Categorie: milano

fino al 9.V.2009 | Richard Clements | Milano, Room

di - 4 Maggio 2009
Non sono un alchimista”, afferma Richard Clements (Londra, 1983), “ma sono attratto da alcuni aspetti della storia dell’alchimia. Le nozioni correnti di materiale e del ‘sé’ contrastano con il termine alchimia. Attualmente, questo si riferisce a un nostalgico richiamo di una spiritualità dimenticata; un ritorno a metodologie del passato volte a consolidare l’oggetto/soggetto, oppure a una sorta di generalizzato evento epifanico. Due realtà al fine di esistere come tali devono essere riconosciute sia come separate che in unione; per essere osservate devono diventare una sola, qualsiasi cosa e dovunque sia la loro ‘sostanza’”.
In Untitled (2009), Richard Clements è un mesto impilatore, un accatastatore che dispone la materia utilizzata, come legname carbonizzato, seguendo la dimensione del grande falò, alto circa un piede (30 centimetri circa), largo due metri e lungo cinque piedi (1 metro e mezzo circa). Le assi sono geometria e striatura, impostazioni di qualcosa d’antico inscritto nel legno. Il materiale, caldo e sempre vivo, evoca la costruzione e la vicinanza costretta della legna accumulata per fare il fuoco. Questa “architettura della distanza” è presagio di distruzione e ordinata premeditazione (idea di un incendio doloso).
Untitled assomiglia a un gigantesco gioco in cui si devono raccogliere e ri-assemblare le assi di una staccionata dismessa, oppure al crollo di un cavalcavia dell’autostrada, a cui mancano solo i modelli riprodotti in scala di automobiline giocattolo pronte a schiantarsi. Le inclinazioni diagonali delle ombre che interrompono gli elementi sono luoghi felici di visioni allungate; sembrano persone che passeggiano, frange informali, espressioni rettilinee di tensioni sommerse. Eppure queste immagini paiono non solo fantasmi, ma vere e proprie simulazioni fumose, che si dissolvono non appena, dietro la cornea, si verificano.

Le nove aste marroni, cerate sulla superficie, sono poste a terra in apparente disordine; sono fissate, in posizione casuale, da piccoli supporti angolari fusi in bronzo, somiglianti alle cerniere con le quali s’incardinano le finestre alle cornici. Se le tavole sono poste su binari e i supporti sono sulle assi, la composizione – secondo schemi culturali noti ai principi della Gestalt – ricordano l’equilibrio sacro delle architetture megalitiche. Solitamente, la “vera scultura” è in bronzo, una sorta di sicuro anacronismo. Ma la storia della composizione tridimensionale abbonda di marrone e verde, patina di quello stesso bronzo.
Si potrebbe quasi affermare che la storia è marrone e la scultura di Clements è parte di essa. Sarebbe dunque possibile costruire altre variazioni con lo stesso principio.

Ma, come ribadisce Clements, “vorrei sperare che nello scambio/dialogo tra l’osservatore e l’opera avvengano dei cambiamenti, sia nell’oggetto che nello spettatore. Per me, quando ciò avviene, ha luogo un riconoscimento, come quando si guarda in un nuovo tipo di specchio che espone o tira fuori qualcosa d’insolito e mai visto prima”.

articoli correlati
Con Jacopo Miliani da Brown

ginevra bria
mostra visitata il 18 aprile 2009


dal 9 aprile al 9 maggio 2009
Richard Clements – Not Nature Near
Room Arte Contemporanea
Via Stoppani, 15/c (zona Porta Venezia) – 20129 Milano
Orario: da lunedì a sabato ore 11-19 e su appuntamento
Ingresso libero
Testo di Robin Peck e intervista di Marco Tagliafierro all’artista
Info: mob. +39 3398228783; info@roomarte.com; www.roomarte.com

[exibart]

Articoli recenti

  • Personaggi

Londra, Victoria Siddall è la prima direttrice della National Portrait Gallery

La National Portrait Gallery di Londra accoglie la sua prima direttrice donna, segnando un nuovo capitolo dopo la riapertura, sotto…

28 Agosto 2024 17:17
  • Libri ed editoria

Un libro al giorno. Noi senza mondo di Laura Pugno

Torna la rubrica "Un libro al giorno", per presentare romanzi e saggi, ultime pubblicazioni e grandi classici. Non solo arte…

28 Agosto 2024 12:43
  • Viaggi

Viaggi straordinari. Tarin a Filicudi

Nella rubrica Viaggi straordinari di exibart gli artisti raccontano esperienze fuori dal comune che li hanno portati a riflettere in…

28 Agosto 2024 12:30
  • Beni culturali

Maria Lai e Grazia Deledda: il monumento a Nuoro abbandonato al degrado

L'ultima opera pubblica di Maria Lai a Nuoro, dedicata a Grazia Deledda, versa in uno stato di abbandono, ignorata da…

28 Agosto 2024 11:49
  • Formazione

Young Professionals Forum 2024: la sfida dell’accessibilità culturale

Il programma formativo dello Young Professionals Forum 2024 offre a studenti e professionisti gli strumenti per favorire l'inclusione e la…

28 Agosto 2024 10:44
  • Mercato
  • Senza categoria

Non solo Oasis. Tutta la popular culture all’asta da Sotheby’s

La major Sotheby’s lancia una nuova vendita interamente dedicata alle superstar della musica (e del cinema). Da Noel Gallagher a…

28 Agosto 2024 10:15