-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
fino al 9.VII.2006 Gianni Bertini Gallarate, Civica Galleria d’Arte Moderna
milano
Uno sguardo al panorama artistico degli anni Cinquanta. Gianni Bertini come portatore della bandiera del Movimento dell’Arte Concreta. Una pittura fatta di pochi colori e un attento studio della forma...
Una retrospettiva che fa onore ad un movimento, il MAC (Movimento dell’Arte Concreta), e alla bellezza di una collezione, quella appartenente all’archivio della Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate. Ma soprattutto una mostra per apprezzare l’opera di un artista: Gianni Bertini (Pisa, 1921). L’esposizione, a cura di Luciano Caramel e della direttrice della galleria Emma Zanella, accompagna il visitatore in un percorso composto da un centinaio di opere, che documentano i momenti creativi dell’artista dal 1947 al 1953. Significativi i lavori degli esordi, i Segnali e i Gridi, contrassegnati dall’uso della tecnica mista del collage, di gusto prossimo al New Dada e alla Pop Art, dove su superfici rubate, carte da parati e di giornale, campeggiano pitture e oggetti, parole, chiodi e borchie. Nel 1948 si apre il periodo di appartenenza al movimento MAC, che si forma a Milano insieme a grandi nomi come Dorfles, Munari e Soldati, portatori della bandiera della “ forma colore, sintesi dell’arte”.
Un’ossequiosa attenzione è stata riservata all’approfondimento, nella sala dedicata alle opere di proprietà della Galleria, della ricerca di alcuni artisti appartenenti al movimento. Opere caratterizzate dall’uso di una ridotta tavolozza di colori -una pittura calibrata-, dall’uso della china e da uno stile grafico fatto di linee e forme geometriche, cerchi concentrici, composizioni astratte. Sono le Composizioni le Scomposizioni, sospese tra spazialismo e decoro. All’inizio degli anni Cinquanta l’approccio di Gianni Bertini cambia. Abbandonato il movimento si converte all’informale, ad una pittura fatta di colori in libertà, schizzati, lasciati colare.
Negli anni seguenti il suo stile sarà oggetto di varie evoluzioni, al passo con i tempi che cambiano, con le idee e le tecniche che si evolvono. Negli anni Sessanta la ricerca dell’immagine muterà in funzione dei nuovi mezzi. Oggi Bertini continua infatti il suo lavoro con l’ausilio di tecniche digitali. Una mostra che è un’occasione per apprezzare l’interessante patrimonio della Galleria Civica, oltre che per conoscere l’opera di un artista contestualizzata all’interno del suo tempo.
francesca tollardo
mostra visitata l’11 giugno 2006
Gianni Bertini
Gallarate, Civica galleria d’Arte Moderna, Via Milano 21 (21013)
orario di visita: da martedì a domenica dalle 10.00-12.30 e dalle 14.30-18.30
(verificare sempre via telefono) – ingresso libero
catalogo Silvana Editoriale – per informazioni: 0331.791266
a cura di Luciano Caramel ed Emma Zanella
www.gam.gallarate.va.it – info@gam.gallarate.va.it
[exibart]