Nella Milano attiva e frenetica del secondo dopoguerra Lamberto Vitali fu sicuramente una delle figure più stimolanti: partito da semplice autodidatta, spinto dall’amore per l’arte divenne ben presto (sin dal 1928 inizia a collaborare con la prestigiosa rivista Domus) uno dei critici artistici più influenti e preparati della scena meneghina, attento conoscitore dei movimenti di avanguardia del Novecento e dell’Ottocento italiano e francese. Tuttavia la conoscenza delle correnti a lui contemporanee non fu mai disgiunta da una preparazione classica che gli permise di meglio comprendere le tematiche proprie della Avanguardia.
Articoli correlati:
La collezione Brandi Rubiu
La collezione ottocentesca del Museo della Scienza e della Tecnica di Milano
Link correlati:
Beni Culturali
Luca Scalco
A Bologna ODIO IL DECORO! Piero Fornasetti: l’amore per l’oggetto, il rapporto con lo spazio, il decoro come identità e…
L’opera fu presentata per la prima volta nel 1997, nello storico edificio dell’Accademia Mogila di Kiev, in un'Ucraina post sovietica:…
Negli spazi della Andrea Nuovo Home Gallery di Napoli, l’artista giapponese Miho Tanaka lascia dispiegare frammenti e ritrovamenti che abitano…
Chiara Calore si è aggiudicata l’ottava edizione del Premio Giovanarte dedicato agli Under 35. Assegnati anche secondo e terzo posto…
Il ritorno del blu egizio: negli Stati Uniti, un team di scienziati riscopre la formula del primo pigmento sintetico della…
Una selezione degli spettacoli e dei festival più interessanti della settimana, dal 9 al 15 giugno, in scena nei teatri…