Categorie: milano

fino all’11.III.2005 | Alan Charlton / David Tremlett | Milano, Galleria A Arte Studio Invernizzi

di - 7 Marzo 2005

Metti due artisti, due amici. Si frequentano per molti anni, espongono per le stesse gallerie, l’uno a fianco dell’altro. Poi ad un certo punto, decidono di fondere i propri interessi in un lavoro unico e ne nascono tre mostre. La prima a Parigi, nel 2000, alla galleria Durand-Dessert. La seconda a Berlino, da Markus Raetz, nel 2004. La terza da A Arte Studio Invernizzi.
Alan Charlton (Shieffield, 1948) e David Tremlett (Sticker, Cornovaglia, 1942) sono una coppia assolutamente atipica. Un’esperienza artistica che nasce in luoghi e situazioni differenti, negli anni ’70, seguendo percorsi individuali, sviluppando istanze progettuali proprie e difformi che permangono in questi occasionali incontri europei, privi di qualunque desiderio di sfida o confronto, bensì concepiti come jam session creative, dialoghi costruttivi attorno la pittura. “Questo lavorare insieme” spiega Charlton “è quasi come fare del jazz, non nell’aspetto dell’improvvisazione”, che tuttavia non manca, “ma in quello di suonare l’uno con l’altro, come un sassofono contro una tromba e si crea un tipo di armonia e orchestrazione musicali”, in cui non esistono prevaricazioni, né interferenze, nel rispetto reciproco delle rispettive individualità e interventi.

Così, quando Alan installa i propri monocromi, non sa come evolverà il lavoro, affidato alla pittura di David, che ne integra le composizioni con tarsie colorate dipinte con le mani direttamente sulle pareti della galleria. Entrambi studiano e rielaborano lo spazio, lo animano d’inserimenti organici, operati nel tentativo di raggiungere un alto grado d’integrazione tra opera d’arte e spazio vissuto, con soluzioni quasi architettoniche. Quest’omogeneità, auspicata dagli artisti, non sempre riesce a raggiungere le vette desiderate. Le grandi composizioni -puzzles concettuali di due mentalità dissimili, ma combinabili- pur guadagnando suggestioni di un livello notevole non riescono a coinvolgere-avvolgere, a essere all-over, ma rimangono intrappolate nei confini del quadro. Le pareti, chiamate a vibrare, trattengono vigoria, concedendosi ad una contemplazione statica, puramente mentale, straniata, ma non commossa dalla stesura del colore volutamente grezza di Tremlett, né dalla loro disperata relazione con le frigide monocromie di Charlton. Lo scontro-incontro di due realtà, uguali e contrarie, porta ad una dispersione vana d’energia. Ma lo spettatore, assopito, non soffre.

santa nastro
mostra visitata il 26 febbraio 2005


Alan Charlton – David Tremlett Opposti simili, adattando spazi
Opposti simili, adattando spazi
20.01.2005-11.03.2005
A cura di Francesca Pola
A Arte Studio Invernizzi
Via Scarlatti 12, (MM Lima)
20124 Milano Italy
TF 02.29402855
info@aarteinvernizzi.it
www.aarteinvernizzi.it


[exibart]





Visualizza commenti

  • cara santa nastro, non esiste nessuna galleria markus raetz a berlino, semmai si chiama markus richter. Il buon raetz fa l'artista, a meno che non cambi mestiere e passi dall'altra parte delle barricate...

  • caro lettore, ti ringrazio della precisazione. E'stata una svista, comunque. Amo molto Raetz, al punto che lo vedo ovunque. Cmq si dice castroneria non castronata...svista per svista...

Articoli recenti

  • Attualità

Il Qatar dona 50 milioni a Venezia e potrebbe avere un suo Padiglione ai Giardini

Il Qatar ha donato 50 milioni di euro a Venezia, per supportare la salvaguardia del patrimonio culturale della città: lo…

26 Luglio 2024 17:03
  • Mercato

Sotheby’s inaugura un nuovo flagship a Hong Kong

Un piano dedicato alle mostre e alle preview, un altro destinato alla vendita di collectibles di ogni genere, dai dipinti…

26 Luglio 2024 16:50
  • Personaggi

Olimpiadi 2024: intervista alla curatrice di Casa Italia, che mette al centro il tema della fratellanza

Con l’apertura dei Giochi Olimpici si è inaugurata ufficialmente anche la sede in cui l’Italia espone le proprie eccellenze creative:…

26 Luglio 2024 16:48
  • Arte contemporanea

L’Arte Povera celebrata con una grande mostra alla Bourse de Commerce di Parigi

Alla Bourse de Commerce Pinault Collection di Parigi, una mostra dedicata all’Arte Povera: dai maestri storici del movimento fino agli…

26 Luglio 2024 15:57
  • Premi

Sensing Beyond Human: il Premio Lydia 2024 va alla ricerca di Giulia Deval

Promosso dalla Fondazione Lazzaretto di Milano, il Premio Lydia 2024 è stato vinto da Giulia Deval, per la sua ricerca…

26 Luglio 2024 14:35
  • Progetti e iniziative

Caloma Festival porta l’arte contemporanea in un borgo del Salento

Partendo dalla tradizione della tessitura, il festival Caloma rilegge il territorio di Casamassella e del Salento attraverso i linguaggi della…

26 Luglio 2024 11:25