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Da martedì 24 febbraio fino a venerdì 11 marzo sarà possibile visitare presso i bellissimi spazi della galleria Viasaterna, al civico 32 di via Leopardi a Milano, l’esposizione dedicata a Theo Drebbel: “project room #1”. Questo è il primo capitolo di una serie di eventi collaterali ideati da Viasaterna, che dà così modo di far conoscere all’esterno anche giovani talenti, nei quali vede un potenziale da nutrire e in cui credere.
L’artista è una giovane ragazza di origini napoletane; nessun errore, Theo Drebbel è il suo pseudonimo maschile, tratto da Theologhia – disciplina da lei molto amata e studiata – e dall’inventore del sottomarino, l’olandese Cornelius Drebbel. L’artista è qui chiamata a dialogare con le opere di Luca Andreoni e Zhou Siwei all’interno della mostra “Your Silent Face” curata dal collettivo Fantom, costituito da Selva Barni, Massimo Torrigiani, Francesco Zanot. Theo, recentemente laureata in architettura, si dedica alla creazione di diorami, ovvero delle riproduzioni in miniatura di un ambiente. Ma come fare se si vuole riprodurre un ricordo? In maniera quasi terapeutica, Theo trova il modo di trasformarlo in tre dimensioni, utilizzando come base una piattaforma lignea, sulla quale i protagonisti sono tutta una serie di oggettini, da lei collezionati da diverso tempo, come conchiglie, fiori secchi, chiodi, mini-ceramiche, vetri e animaletti di plastica.
Ognuno dei diorami qui proposti, tutti ideati e realizzati nell’ultimo anno, vanno a evocare un momento emotivamente importante per la ragazza sotto svariati livelli, positivi o negativi, con la volontà di osservarli e liberarsene. In uno studio morfologico di non scontata applicazione, i suoi lavori sono costituiti da due fasi: quella applicativa e la trasposizione del diorama su carta, al cui interno sono riproposti costantemente quattro passaggi denominati in latino – Centrum, Culpa, Congruentia, Dormiens – identificati come delle stanze nella sua mente, nelle quali si calcolano distanze ed equilibri tra gli elementi presenti. In ogni diorama il custode innocente della memoria è un animale, che assume il ruolo di osservatore super partes, innocente e buono. Vediamo un pinguino, un rinoceronte, una tartaruga, un lama, e molte altre specie in un ricco bestiario che, a partire dall’universo di significati a cui ognuno di loro rimanda, si riallaccia alla vita dell’artista, che rimane celata e quasi irriconoscibile, per trasformarsi in story-telling che non utilizza il verbo per esistere. L’equilibrio di questi lavori è percepibile nella sua stessa precarietà e fragilità, rinforzata però dai numerosi e approfonditi studi condotti da Theo, che abbracciano diverse discipline, come la già citata architettura, l’urbanistica, la miniaturistica, la pittura, la scultura, la morfologia, le scienze naturali, la linguistica e l’alchimia; una conoscenza poliedrica che rende ancora più ricchi di sfaccettature questi delicati mondi in miniatura.
Micol Balaban
mostra visitata il 24 febbraio
Dal 23 febbraio all’11 marzo 2016
Theo Drebbel, Project room #1
VIASATERNA
Via Giacomo Leopardi 32, Milano
Orari: da lunedì a venerdì dalle 12:00 alle 19:00
Info:02.36725378, www.viasaterna.com