Categorie: milano

fino all’8.XI.2008 | Vladimir Kupriyanov | Milano, Impronte

di - 4 Novembre 2008
Lo spaesamento, la stasi emotiva, in ultimo la deterritorializzazione dell’individuo contemporaneo sembrano il vero soggetto delle opere di Vladimir Kupriyanov (Mosca, 1954). Poco importa se l’individuo provenga da regimi totalitari o dal calderone liberal-consumista che si autodefinisce Occidente. Ciò che può mettere in collegamento empatico artista e spettatore è la capacità del primo di astrarsi da se stesso, anche quando fa ricorso alla propria storia personale.
Nessun particolarismo, dunque, nell’arte semipolitica e semiconcettuale dell’artista russo, anche se la personale elaborazione del suo contesto storico e politico non può essere ignorata. Salta agli occhi, nel misto di distacco e sensibilità che dà forma alle sue “composizioni fotografiche”. Trattate con materiali poveri ma caldi emotivamente e formalmente, le sue fotografie toccano punti sensibili della storia sovietica e di quella personale dell’artista. La carta colorata che astrattizza gli scatti, i pezzi di vetro sovrapposti, le iterazioni frammentate congelano parzialmente tali immagini.
Ma, allo stesso tempo, questi espedienti tecnici universalizzano la valenza delle scene raffigurate: lo sradicamento, la trasformazione della memoria personale in forzato archivio collettivo, la sensazione che i ricordi sbiadiscano dopo pochi istanti dall’evento simboleggiano anche la situazione della Russia post-sovietica e quella del mondo occidentale.

La strategia di Kupriyanov contempla l’utilizzo delle armi estetiche del regime oppressivo, anche se svisate: l’eloquenza della propaganda viene calmierata e volta verso un progressismo nostalgico ma non collaborazionista. Il pezzo esemplare di questo atteggiamento è il trittico Metrò Taganskaya, che riprende il gigantismo iconografico del regime stalinista, ma lo mette in discussione tramite il taglio dell’inquadratura e la perizia estetica. La foto assume proprietà plastiche, simulando la tridimensione con la sensualità delle superfici riprodotte e il trattamento dell’immagine.
La tensione scultorea e installativa con cui sono trattate le altre fotografie può essere letta come un’“impaginazione”, simbolo del lavorio della memoria che riorganizza i ricordi, e soprattutto simbolo della vita sociale delle immagini, che ne altera i connotati originari. Tra questi lavori spiccano Festival ’57, che racconta il disgelo sotto Krushev; Non respingermi dalla tua presenza, sulla speranza post-1989; e Tipi del volga, che afferma e nega contemporaneamente la sussistenza delle tradizioni.

La galleria Impronte inaugura così, con Kupriyanov, la propria attività. Risulta sin d’ora evidente il taglio mirato della sua linea, concentrata sull’arte di ricerca proveniente dalle repubbliche post-sovietiche o da altri Paesi “alla periferia dell’impero”. Il testo in catalogo di Viktor Misiano, uno dei principali esperti d’arte russa, è un biglietto da visita promettente, così come la conformazione dello spazio espositivo, articolata e stimolante.

articoli correlati
Guarda alla Russia la nuova galleria milanese Impronte contemporary art
L’arte russa al Pecci

stefano castelli
mostra visitata il 29 ottobre 2008


dal 2 ottobre all’otto novembre 2008
Vladimir Kupriyanov – Cast me not away from your presence
a cura di Viktor Misiano
Impronte Contemporary Art
Via Montevideo, 11 (zona Porta Genova) – 20144 Milano
Orario: da martedì a sabato ore 15-19
Ingresso libero
Catalogo disponibile
Info: tel. +39 0248008983; info@impronteart.com; www.impronteart.com

[exibart]

Articoli recenti

  • Design

A Roma si racconta una fiaba attraverso una mostra collettiva di design

Caterina Frongia, Millim Studio, Flaminia Veronesi e Anastasiya Parvanova sono le protagoniste della narrazione al femminile in corso presso Spazio…

26 Dicembre 2024 12:48
  • Libri ed editoria

I migliori manga usciti nel 2024, da rileggere durante le feste

Sei consigli (+1) di letture manga da recuperare prima della fine dell'anno, tra storie d'azione, d'amore, intimità e crescita personale.…

26 Dicembre 2024 12:00
  • Arti performative

Marcella Vanzo ha riaperto a Milano un laboratorio intensivo sulla performance

Aperte fino al 2 febbraio 2025 le iscrizioni per la sesta edizione di TMN, la scuola di performance diretta dall’artista…

26 Dicembre 2024 8:22
  • Mostre

Emilio Vedova. Questa è pittura, la grande mostra al Forte di Bard

Fino al 2 giugno 2025 il Forte di Bard dedica una mostra a Emilio Vedova, maestro indiscusso della pittura italiana…

26 Dicembre 2024 0:02
  • Musei

Riapre il Corridoio Vasariano: ecco com’è la passeggiata segreta tra i palazzi di Firenze

Dopo otto anni di lavori, quel percorso lungo un chilometro che collega gli Uffizi a Palazzo Pitti torna ad essere…

25 Dicembre 2024 23:34
  • Teatro

Teatro: i migliori spettacoli del 2024 e qualche riflessione sulla sua accessibilità

Re Lear è morto a Mosca, Re Chicchinella, Lo cunto de li cunti: tanti gli spettacoli che hanno spiccato per…

25 Dicembre 2024 13:09