Dopo New York è la volta di Milano: il riflettore si punta oggi, con le dovute proporzioni, sulla città lombarda dove – da Finarte – passeranno all’incanto i nostri artisti contemporanei. Nella Grande Mela, giusto per riepilogare un poco, si è brancolato tra una incipiente crisi (si sa che il mercato dell’arte segue di pari passo il mercato economico reale che, almeno negli Usa, segnerà brutto tempo per qualche trimestre) ed un’euforia da nuovi record che ha visto il nostro padovano Maurizio Cattelan fare la prima donna.
Oggi dunque è il turno di Milano che sarà capace di darci un’idea di come il mercato della giovane arte italiana sia in grado di subire un benefico traino da parte di supercampioni (Maurizio Cattelan, Vanessa Beecroft, quest’ultima presente in asta) e di grandi squadre già affermate (Arte Povera).
Alle ore nove allora è appuntamento alle Cartiere Vannucci di Milano per apprezzare la nostra migliore arte giovane e magari per spuntare qualche buon affare. Tra parentesi vi riportiamo le quotazioni massime e minime previste.
In rigoroso ordine alfabetico scorriamo il catalogo soffermandoci su qualche nome presente in asta. Si partirà con Matteo Basilè, pioniere romano del quadro digitale, che presenta uno dei suoi lavori di grandissima cura formale che coniuga due dei temi principali dell’artista: gli oggetti tribali e la figura femminile (€ 2000/2250).
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Massimiliano Tonelli
[exibart]
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Mi sarebbe piaciuto essere presente alle Cartiere Vannucci di Milano per conoscere gli artisti ed apprezzare la nostra arte giovane, in particolare "l'Arte Povera"
Cara Titti Scarpe Lunghe,l'arte di Alberto Burri rientra nell' "Informale materico" che si sviluppa specialmente nel decennio 1950-1960 in Europa e negli Stati Uniti . L'informale non è un movimento unitario, maun insieme di linguaggi tutti tendenti verso l'assoluta dissoluzione della forma. L' arte sviluppa una funzione critica verso la società che ha portato alla guerra. Nell'arte del dopo guerra abbiamo Jackson Pollock che attua questo dissenso nel fare senza progetto, per cui l'ideazione coincide con l'esecuzione, materiale dell'opera. Come vedi siamo in un periodo non certamente antico mi sembra che faccia parte dell'arte contemporanea, moderna e quindi si può anche dire giovane. Ti ringrazio del tuo commento e spero risentirti. Cari saluti Maria
Grande successo per i giovani artisti
nell’asta Young Art di Finarte alle ex-Cartiere Vannucci
Fuori sede, in un’atmosfera da party, con gli artisti presenti in sala ed un numeroso pubblico di giovani, di galleristi e di collezionisti, si è svolta ieri sera l’asta Finarte dedicata alla Young Art. Le valutazioni, quasi tutte sotto i 10 milioni di Lire, hanno contribuito fortemente al successo dell’asta, in poche parole un’asta “per tutte le tasche”: alcuni artisti hanno raggiunto aggiudicazioni oltre le stime massime in catalogo. Il prezzo più alto è stato pagato per l’olio su tavola Acqua di Alessandro Papetti che ha raggiunto L. 20,0 milioni, mentre La famiglia di Ryan Mendoza ha raddoppiato la stima raggiungendo la cifra di 12,3 milioni di Lire. Ottimi risultati per Margherita Manzelli che con il suo olio su tavola Quello che ho visto la montagna è stato pagato L. 16,5 milioni e per Jonathan Guaitamacchi che con Bovisa III ha raggiunto la cifra di 14,1 milioni di Lire. Da segnalare gli ottimi risultati ottenuti dalle opere di: Giovanni La Cognata con Comiso per L. 11,2 milioni, Paolo Consorti con Idolo per L. 8,4 milioni, Dany Vescovi con Senza titolo per L. 6,1 milioni di Lire, Davide Nido con Visioni imballate per L. 4,2 milioni e infine Federica Perazzoli con Testa per L. 1,4 milioni.
La vendita ha registrato un giro d’affari complessivo di oltre trecento milioni di lire, con una percentuale dell’84% di venduto per lotto e del 107% per valore.
Segnaliamo alcune aggiudicazioni di rilievo (in milioni di lire):
N. Descrizione Stima Esito
4 Paul Beel, Waching Sam Waching, 1998, olio su lino, cm 100x120 9/10 9,4
7 Alessandro Busci, Lampo, 1998, olio e acrilico su carta intelata, cm 90x140 4/5 4,4
11 Mario Consiglio, Penta-pet-000, 2000, compensato, gommapiuma, lycra, cm 32x42x8 1,8/2,2 2,4
12 Paolo Consorti, Idolo, 2001, tecnica mista su tela, cm 100x100 4/5 8,4
19 Fulvio Di Piazza, Ice, 2001, olio su tela, cm 80x120 4/5 4,6
23 Andrea Giovannini, Paesaggio padano, 2000, olio su tavola, cm 44,5x112 3/4 5,1
24 Jonathan Guaitamacchi, Bovisa III, 2000, olio su carta intelata, cm 196x140 11/13 14,1
29 Giovanni La Cognata, Comiso, 2001, tecnica mista su tela, cm 100x105 8,5/9,5 11,2
30 Gabriele Lamberti, Biancaneve addormentata, 1992, olio su tela, cm 180x135 7,5/8,5 7,6
32 Marco Lodola, Ballerini, 1990, smalto su perspex sagomato, cm 100x85 4/5 4,6
33 Enrico Lombardi, Anima doppia, olio su tavola, cm 75x50 4/5 4,7
36 Margherita Manzelli, Quello che ho visto…, 1995/96, olio su tela, cm 110x110 12/14 16,5
37 Luca Matti, Senza titolo, acrilico su tela, cm 130x170 7/8 8,2
39 Ryan Mendoza, La famiglia, 1997, olio su tela, cm 90x30 5,5/6 12,3
41 Davide Nido, Visioni imballate, 2001, acrilico, colla siliconata su tela, cm 90x100 2,8/3,3 4,2
42 Daniela Papadia, Senza titolo, 1998, olio su tela, cm 116x100 4/4,5 5,1
43 Alessandro Papetti, Acqua, 1999, olio su tela, cm 200x140 16/19 20,0
44 Federica Perazzoli, Testa 1 2 3, 2001, trittico, acrilico su tela, cm 20x60 1/1,2 1,4
46 Luca Pignatelli, Ricognizione….., 2000, tecnica mista su canapa, cm 60x80 5,5/6 8,8
48 Plumcake, Terra acqua, 1996, scultura in vetroresina, h. cm 60 1,6/1,8 3,3
50 Alfredo Rapetti, Lavagna…, 2001, tecnica mista, cm 90x130 3,5/4,5 4,2
51 Max Rohr, La situazione si precisò in un attimo, 2000, olio su tela, cm 100x140 5/6 5,9
55 Bernardo Siciliano, Tramonto, 2001, olio su tela, cm 28,5x50,5 4,5/5 4,6
56 Pierantonio Tanzola, Visione di un provinciale, 2001, olio su tavola, cm 40x100 3/4 3,7
57 Dany Vescovi, Senza titolo, 1997, olio su tela, cm 130x130 4/5 6,1
58 Velasco, Biagio Pace, 2001, olio su tela, cm 86,85 6/7 8,4
59 Bruno Zanichelli, Senza titolo, 1987, olio su tela, cm 23,5x120 8/9 10,0
L'ARTE POVERA giovane arte???? Ma quando mai?
ma scherziamo
e dov'erano quelli bravi ( a parte la manzelli e mendoza)
affr?
tutti artisti di serie c
e a prezzi da pazzi!
povera italia.