Sabato, 7 dicembre, ore 12:30. Erika Cavallini con le sue Tabi boots passeggia parlando al telefono all’interno di E-Studio, in via Grimelli, Modena. Sulla saracinesca è appeso un abito bianco e i manichini esposti in vetrina fungono da cornice alle due immagini appiccicate con lo scotch. Il perimetro del negozio è tracciato dagli abiti di archivio di Luca ed Erika. Missoni, Dries Van Noten, Yves Saint Laurent ed Erika Cavallini Semicouture, l’autentica.
Quello che può sembrare un semplice negozio di second hand è in realtà un luogo di rinascita. Luca Grillo ed Erika Cavallini (LE EDITION) hanno dato vita a una collezione di pezzi unici pensati per la singola persona e non per la massa, ormai troppo occupata di avere tutto e subito. Solo tre giorni di vendita: 6, 7 e 8 dicembre. Chi ha acquistato uno dei quei capi dovrà avere la pazienza di aspettare che una delle sarte lo realizzi. Come si faceva in passato, d’altronde. «La sarta mi ha detto che non sarebbe riuscita a completare una delle giacche per questo giorno ma l’ho rassicurata dicendole che doveva fare ciò che riusciva», ha raccontato Erika.
Il business, la paura di fallire o di rispettare certi budget annientano la creatività . Giovanni Pascoli credeva nell’esistenza di un fanciullo dentro di noi che vedeva tutto per la prima volta con «maraviglia» e che utilizzava un linguaggio chiamato «profondo». Pochi autori, nel mondo della moda, sono ancora in grado di utilizzare questo linguaggio. Chi ha sempre seguito Erika Cavallini sa che il vintage sta a Erika come il colletto a una camicia. Forse perché lei stessa afferma che «negli anni ’80 se avevi pochi soldi ti dovevi ingegnare con gli abiti usati di tuo papà ».
«Abbiamo fatto tutto noi», ribadiva Luca. Camicie scucite, giacche genderless, gillet in pelle ed etichette riassemblate. Il tutto presentato sulle note di Mi sono innamorato di te, di Luigi Tenco.
In questo fiume bulimico di informazioni il vero lusso è riuscire a farsi offrire un caffè da un fashion designer che ha il piacere di raccontare un nuovo progetto. Occhi negli occhi. Handmade e sinceramente italiano.
Una rassegna di alcuni lotti significativi dell’anno che sta per finire, tra maestri del Novecento e artisti emergenti in giro…
Un ponte tra Italia e Stati Uniti: c'è tempo fino al 30 gennaio 2025 per partecipare alla nuova open call…
Ci lascia uno dei riferimenti dell’astrazione in Campania, con il suo minimalismo, rigorosamente geometrico, potentemente aggettante nella spazialitĂ e nell’oggettualitĂ .…
Una mostra interattiva per scoprire il proprio potenziale e il valore della condivisione: la Casa di The Human Safety Net…
Al Museo Nazionale di Monaco, la mostra dedicata all’artista portoghese Francisco Tropa indaga il desiderio recondito dell’arte, tra sculture, proiezioni…
Alle Gallerie d'Italia di Vicenza, in mostra la scultura del Settecento di Francesco Bertos in dialogo con il capolavoro "Caduta…