È di recente apparsa su Vogue un’intervista nella quale l’eclettico Jean Paul Gaultier, l’enfant terrible della moda, ha dichiarato la sua intenzioni di abbandonare questo mondo, subito dopo le celebrazioni del suo cinquantesimo anno di carriera. L’artista ha da poco presentato il suo Fashion Freak Show, un variopinto cabaret autobiografico che toccherà anche l’Italia. I quasi 200 look sfilati in passerella, infatti, sono il testamento spirituale dell’artista, portavoce, tramite le sue collezioni, della fluidità dei generi, abbattitore di stereotipi, propulsore di una femminilità libera e trasgressiva.
La sua ultima sfilata a Parigi era stata animata dalle modelle a lui più care, Gigi e Bella Hadid, Karlie Kloss, Irina Shayk, Coco Rocha, Amanda Lear, Dita von Teese, Beatrice Dalle, Rossy de Palma e Fanny Ardant e si era conclusa con la colorata esibizione di Boy George. Alla domanda se questo sarà un addio o piuttosto un arrivederci lo stilista ha risposto: «è un addio perché non voglio più fare collezioni. È un arrivederci perché non so star fermo. Anche se domani fossi da solo, senza collaboratori né un marchio, continuerei a disegnare come quando ero bambino, è più forte di me. Le ispirazioni sono dappertutto, nessuno può fermarmi».
L’Haute Couture non si fermerà qui, continuando in una nuova forma, affidando a designer selezionati e sempre nuovi, il flusso creativo della maison. «Sono lieto di annunciare che la Haute Couture continuerà in una nuova forma. L’idea di diversi designer che interpretano un marchio di alta moda mi è venuta in mente negli anni 90 per una casa parigina di alta moda che si era trovata senza uno stilista. Sono lieto che questo concetto diventi realtà ora, con Chitose Abe di Sacai come prima designer ospite. Ammiro il suo lavoro, abbiamo molte cose in comune e condividiamo una visione simile della moda. Sono felice di darle la completa libertà», ha dichiarato lo stilista, lo scorso 4 marzo.
Chitose Abe, la giovanissima designer dallo stile punk, promotrice del ready-to-wear ha dichiarato: «Ho una lunga ammirazione per la visione unica di Jean Paul Gaultier della femminilità sovversiva e per la sua originalità, verso cui ho cercato di tendere nel mio lavoro fin dall’inizio. È un vero onore avere l’opportunità di essere custode della sua casa come primo progettista di questo progetto».
La sua prima collezione debutterà durante la settimana del Haute Couture a luglio 2020. Non ci resta che aspettare trepidanti l’esito di questo interessante esperimento.
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