Categorie: Moda

I Fashion Awards 2021 tornano alla Albert Hall, tra TikTok e il ricordo di Virgil Abloh

di - 30 Novembre 2021

Direttore creativo del menswear Dior e del womenswear di Fendi, Kim Jones è stato nominato come Designer of The Year in occasione dei Fashion Awards 2021, gli Oscar della moda in Gran Bretagna. Dopo la scorsa edizione svoltasi online a causa della pandemia, questa volta la cerimonia di premiazione si è svolta in presenza, lunedì, 29 novembre, nei prestigiosi spazi della Royal Albert Hall di Londra. A consegnare i premi, l’attrice Demi Moore e lo sportivo Tom Daley. Presentata dall’attore, compositore, cantante e icona di stile Billy Porter, la serata è iniziata con un tributo a Virgil Abloh, il grande fashion designer fondatore del brand Off-White e direttore creativo di Louis Vuitton, recentemente scomparso a soli 41 anni, a causa di una malattia.

E per la prima volta, i Fashion Awards sono stati sponsorizzati da TikTok e questo la dice lunga su quanto questo social network, sempre più popolare e ormai non solo tra i giovanissimi, possa ricoprire il ruolo di trend setter. «Capire la natura mutevole della moda e fare da apripista nella tecnologia e innovazione è sempre stato al centro dell’operato del BFC – British Fashion Council», ha spiegato Caroline Rush, chief executive del BFC, l’organizzazione senza fini di lucro che promuove la crescita della moda britannica nel mondo e che organizza, tra l’altro, anche la London Fashion Week. «Siamo elettrizzati di espandere con TikTok la portata globale dell’evento e raggiungere così un nuovo pubblico», ha continuato Rush.

Demi Moore ha indossato FENDI Couture Fall/Winter 2021

A Kim Jones, dunque, il premio più ambito dei Fashion Awards 2021, riuscendo a superare concorrenti titolatissimi, come Daniel Lee, direttore creativo uscente di Bottega Veneta, Demna Gvasalia di Balenciaga, Miuccia Prada e Raf Simons di Prada, Jonathan Anderson di JW Anderson e Loewe. Jones ha ricevuto anche il premio come Leader of Change for Creativity Honoursees, dedicato a chi è stato artefice di un cambiamento positivo nell’industria della moda durante lo scorso anno. Nato nel 1979, laureato al Central St Martins College of Art and Design, già OBE dell’Impero Britannico, Jones è stato anche direttore prêt-à-porter maschile di Louis Vuitton. Nel 2018 è stato annunciato come direttore creativo di Dior Homme, mentre nel 2020 ha assunto anche il ruolo di Direttore artistico della collezione donna di Fendi, precedentemente occupato da Karl Lagerfeld.

Ma agli Awards britannici c’è anche altro spazio per l’Italia, nei panni di Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci e anche qualcosa di più e di diverso, in grado di rilanciare l’immagine del brand in maniera super contemporanea. A lui è andato infatti il Trailblazer Award, riconoscimento speciale dedicato ai talenti più innovatori e creativi della moda, dei veri game-changer in grado di orientare non solo le tendenze e i gusti ma anche le strategie del settore verso il futuro. E infatti, Michele non si è smentito. La sua partecipazione alla kermesse è avvenuta sotto forma di avatar, per presentare poi un premio del tutto nuovo, il Fashion Award for Metaverse Design attribuito, in collaborazione con la piattaforma di gioco online Roblox, al designer digitale di moda più innovativo di tutto il metaverso (già perché anche gli avatar hanno necessità à la page). Ma la tradizione ha ancora il suo peso: tra i protagonisti della serata anche Tommy Hilfiger, premiato con l’Oustanding Achievement Award alla carriera.

Designer emergente da tenere d’occhio, Nensi Dojaka ha invece vinto il BFC Foundation Award, imponendosi su altri colleghi molto promettenti come Bethany Williams, Bianca Sanders, Prya Ahluwalia e Richard Quinn. Simone Rocha si è aggiudicato il titolo di miglior Independent British Designer, mentre l’Isabella Blow Award è andato a Ibrahim Kamara, designer e caporedattore di Dazed. Premiati anche brand e personalità di spicco, in grado di portare un cambiamento positivo nell’industria fashion, con un occhio particolare al dialogo tra sostenibilità e creatività: tra gli altri, Stella McCartney, Gabriela Hearst, Samuel Ross e Telfar Clemens.

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