È tra gli appuntamenti più attesi, unitamente al MET gala, che celebra il meglio della moda americana: sono i CFDA awards, veri e propri oscar della moda, organizzati dall’associazione no profit Council of Fashion Designers of America, che si sono svolti nel suggestivo scenario dell’American Museum of Natural History di New York con una parata di celebrities accanto ai più e meno famosi fashion designer americani.
La premiazione annuale celebra stilisti, modelli e fashion icon o personaggi che si sono distinti per talento nel fashion system. I fondi raccolti durante la serata sono poi utilizzati per finanziare lo CFDA Scholarship Fund, fondo per supportare in modo concreto la nuova generazione di designer. Come tutti gli eventi made in Usa, oltre alla moda vince la spettacolarizzazione grazie ai red carpet ad alto tasso di personaggi che indossano le creazioni più stravaganti.
Tra i premi più importanti è l’International Design of the Year che è andato a Daniel Roseberry per il lavoro di rilancio della Maison Schiaparelli, che ha fa sempre parlare di sé a ogni collezione. Creazioni funamboliche che dividono la critica ma di sicuro hanno il merito di aver riportato nella fashion map contemporanea questo nome illustre della moda francese.
Il premio American Womenswear Designer of the Year è stato conferito a Rachel Scott, fondatrice e designer del marchio Diotima, in cui si fondono una narrazione culturale personale e globale con abiti che raccontano la storia della diaspora caraibica e al contempo trasmettono un’idea di femminilità universale e inclusiva. La sua vittoria vuole lanciare un segnale importante che la moda americana sta abbracciando nuove storie e nuove radici, specie in un momento politicamente complesso come questo.
Accanto a lei, Willy Chavarria ha ricevuto il premio American Menswear Designer of the Year per il suo marchio concepito come una piattaforma di identità e appartenenza, celebrando la cultura latina e proponendo capi che parlano di inclusione e dignità. Sempre nel segno del melting pot culturale la vincita di Raul Lopez di Luar, che si è aggiudicato il titolo di American Accessories Designer of the Year. I suoi accessori, amati da una clientela giovane e globalizzata, riescono a mescolare provocazione e raffinatezza, dimostrando come anche il più piccolo dettaglio possa trasformarsi in simbolo di identità e ribellione.
Il premio American Emerging Designer of the Year è andato a Henry Zankov di Zankov, un giovane talento che sta conquistando il mondo della moda con il suo approccio innovativo al colore e alla texture. Le sue creazioni giocano con contrasti e volumi, esplorando una gamma di possibilità visive che spingono la moda verso una nuova dimensione espressiva. E poi tante fashion icon di spessore come Erykah Badu che ha ricevuto il Fashion Icon Award che ha saputo trasmettere un’idea di moda come forza spirituale, capace di attraversare generazioni e culture; Michael Kors con il Positive Change Award, premiato per il suo impegno nella lotta alla fame attraverso Watch Hunger Stop, la campagna a sostegno del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite.
E ancora il Media Award in onore di Eugenia Sheppard è stato assegnato alla fotografa Annie Leibovitz, mentre il vincitore del Founder’s Award in onore di Eleanor Lambert è Hamish Bowles, uno degli editor più influenti del settore noto per il suo amore per le tradizioni e il suo impegno nel preservare e reinterpretare il passato della moda, ma anche per il suo occhio acuto verso il futuro.
Un grande evento che ha voluto rendere omaggio alla creatività americana, un meelting pot di culture e generazioni diverse.
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