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Radicale, provocatorio e antinarrativo, lo stile di Harmony Korine è immediatamente riconoscibile e i suoi tantissimi fan saranno in visibilio per la rassegna dedicata alla sua filmografia e ai registi a lui affini. Pensata dal direttore creativo di Gucci, Alessandro Michele, in collaborazione con kaleidoscope magazine, la kermesse prevede dieci proiezioni, dal 13 al 16 giugno, presso l’hub della maison di Milano, in occasione la settimana della moda maschile.
Il 13 giugno abbiamo visto Gummo, lungometraggio del 1997 con il quale Korine ha debuttato alla regia e che racconta le vite degli abitanti di Xenia, cittadina dell’Ohio colpita da un tornado. Ma il suo esordio come sceneggiatore risale a due anni prima, nel 1995, quando aveva 19 anni, con Kids, diretto da Larry Clark, film che segue le storie di alcuni adolescenti di New York alle prese con droga, promiscuità sessuale e AIDS. Il 14 giugno è stato proiettato Stroszek, di Werner Herzog, in dialogo con Julien: Donkey Boy, film in cui Harmony aderisce al manifesto del movimento cinematografico Dogma 95.
Oggi, 15 giugno, sarà la volta di Heat, di Dick Richards, Pixote del regista argentino Hector Babenco, e Fletch, del regista statunitense Michael Ritchie. A chiudere la giornata sarà Mister Lonely, film del 2007 diretto da Korine e scritto con la collaborazione del fratello, Avi Korine, che racconta la storia di un giovane che lavora come un sosia di Michael Jackson a Parigi. Il 16 giugno si inizierà con un’intervista a Korine, per poi dare spazio a Murmur Of The Heart, per la regia di Louis Malle e, a chiudere la rassegna, Trash Humpers, una commedia nera sperimentale che racconta le vite di un piccolo gruppo di anziani sociopatici a Nashville, in Texas.
Sempre domenica, ad Artifact, la nuova area ibrida di Spazio Maiocchi, si presenterà Yung Palm, il nuovo libro di Korine, coprodotto con Gucci e allegato a ogni copia di Kaleidoscope n. 34.