Categorie: Moda

Matthieu Blazy: chi è il creativo chiamato a rinnovare la moda di Chanel

di - 13 Dicembre 2024

Sono mesi molto intensi per il fashion business, che vede importanti cambiamenti con le nomine dei direttori creativi, oggi considerati i veri deus ex machina del successo e rinnovamento dei grandi brand moda. Dopo la notizia della separazione tra John Galliano e Maison Margiela al termine di dieci anni di collaborazione, è ora ufficiale che il designer franco-belga Matthieu Blazy passa alla direzione creativa di Chanel, la posizione più ambita e chiacchierata della moda. Basti pensare che Blazy è solo il terzo stilista a succedere alla fondatrice Coco Chanel dalla sua morte, avvenuta nel 1971, nei 114 anni di storia della maison francese. Prima di lui, a parte Mademoiselle Coco, a guidarla sono stati solamente lo stilista tedesco Karl Lagerfeld, scomparso nel 2019, e poi Virginie Viard, storico braccio destro di Kaiser Karl.

Matthieu Blazy nuovo direttore creativo di Chanel

Blazy entra a far parte di Chanel dopo tre anni gloriosi da Bottega Veneta, dove le sue collezioni hanno celebrato la fusione tra la tradizione artigianale italiana, arte e innovazione dei materiali, un caleidoscopio di riferimenti culturali e progettualità che hanno riportato il brand al centro della scena internazionale. La visione modernista di Blazy ha convinto tutti, dagli addetti ai lavori al pubblico, facendo capire quanto sia importante mantenere una visione personale e precisa rispetti all’heritage di queste maison.

«Matthieu è diventato una scelta ovvia per il marchio, in quanto abbiamo capito il suo talento, la sua personalità, la sua solidità e la sua cultura», ha dichiarato il presidente della moda di Chanel, Bruno Pavlovsky, che prosegue: «Ci ha colpito la sua visione, la sua modernità, il suo rispetto e il suo impegno nei confronti dei prodotti e delle donne che lo circondano e lo ispirano. Non abbiamo scelto Matthieu solo per “fare Chanel”, ma perché potesse spingere i confini di ciò che Chanel è, per il futuro. Porterà la sua modernità, il suo modo di lavorare e Chanel è pronta a lasciarsi trasportare».

Louise Trotter credit Bottega Veneta

Allo stesso tempo, contestualmente alla nomina di Blazy, Louise Trotter ha lasciato Carven per prendere la direzione creativa di Bottega Veneta per aprire un nuovo capitolo nell’evoluzione del marchio. La scelta di Louise Trotter è stata presa pensando alla sua nota capacità di trarre ispirazione dalla vita reale e per il suo rigoroso approccio artigianale. Il suo rilancio di una maison storica come Carven ha suscitato consensi e la stilista inizierà il proprio percorso in Bottega Veneta da fine gennaio 2025.

Leo Rongone, CEO di Bottega Veneta, ha dichiarato: «Sono felice di dare il benvenuto a Louise in qualità di nostra nuova Direttrice Creativa. La sua estetica combina perfettamente design raffinato e sublime artigianalità, e il suo impegno culturale è perfettamente allineato con la visione del nostro marchio. Attraverso l’approccio sofisticato di Louise, Bottega Veneta continuerà a celebrare la propria tradizione, e ad esaltarne l’importanza che riveste ancora oggi. Desidero inoltre esprimere il mio profondo apprezzamento per Matthieu, che è stato un partner straordinario nell’infondere al nostro marchio desiderabilità, rilevanza emotiva e identità intellettuale».

Fashion moments di Matthew Blazy da Bottega Veneta

Il designer, laureatosi alla scuola di moda La Cambre di Bruxelles, approda da Chanel dopo un periodo di oltre tre anni alla guida dello stile di Bottega Veneta, dal novembre 2021 (quando succedette al britannico Daniel Lee, di cui era il braccio destro dal 2020) al dicembre 2024. Da Bottega Veneta Blazy ha sempre sviluppato progetti dove i riferimenti all’arte e al design si integrano nella visione moda.

Basti pensare ai set delle sue sfilate che vanno ben oltre la semplice cornice in cui vengono presentati i capi. Gli allestimenti scelti e sviluppati con artisti e interior designer rappresentano un elemento fondamentale per comunicare la propria essenza, il proprio dna. Ogni passerella è stata concepita come un’esperienza immersiva, dove il design dello spazio è un’estensione del linguaggio visivo che viene messo in scena.

Per la presentazione della collezione ss25, Bottega Veneta aveva portato sul set delle speciali sedute: le poltrone Sacco di Zanotta caratterizzate dalla loro particolare forma ad animaletto. Conigli, pulcini, gatti, elefanti, volpi, orsetti sono diventati i seat per far accomodare gli ospiti.

Per la collezione ai23 il set dello show fu circondato da una serie di sculture e opere di designer italiani in modo da rafforzare il concept di Made in Italy la maison è fedele. Pur suscitando polemiche, all’interno dello show erano collocate opere d’arte come il bronzo futuristico Forme uniche della continuità nello spazio di Umberto Boccioni del 1913, le sedie Superleggera di Gio Ponti e lampade da terra Luminator di Achille e Pier Giacomo Castiglioni.  E va ricordata anche la scenografia della sfilata ss23 dove fu lo stesso Gaetano Pesce a curare il set design. Protagoniste indiscusse dello spazio furono le 400 sedute coloratissime, playfull e, ovviamente, da collezione. Le sedie, di linea uguale ma allo stesso tempo tutte diverse e pezzi unici, volevano riflettere il tema della diversity.

l set di Gaetano Pesce per la sfilata Bottega Veneta Spring/Summer 23

Altri progetti artistici di Blazy

Tra gli altri progetti da ricordare: la capsule collection ispirata al lavoro dell’amato autore e illustratore americano Richard Scarry. Rinomato per la sua prolifica linea di libri per bambini, tra cui la raccolta Best Ever, Scarry si è distinto per le sue ricche illustrazioni dettagliate, i suoi affascinanti personaggi antropomorfi e le storie accessibili intessute di un senso di comunità. Per il Direttore Creativo Matthieu Blazy, i libri di Scarry sono stati un’amata fonte di immaginazione infantile e rimangono un pozzo di ispirazione e gioia. Seguendo lo spirito di scoperta e meraviglia che ha animato la sua collezione Summer 25, questa capsule collection ha reso un omaggio speciale a Scarry e alla gioia universale che i suoi personaggi e mondi immaginari suscitano.

Nel design invece la collaborazione con Flos per creare un’edizione speciale dell’iconica lampada da tavolo Modello 600 di Gino Sarfatti. Nato a Venezia nel 1912, Gino Sarfatti è uno dei designer più celebri d’Italia nel settore della luce. Nel corso della sua carriera, ha progettato oltre 600 lampade, rivoluzionando le tradizionali tipologie degli apparecchi d’illuminazione con un approccio innovativo e sperimentale all’uso dei materiali, delle forme e delle nuove tecnologie di illuminazione.

La lampada da tavolo Modello 600 di Sarfatti fu progettata nel 1966, lo stesso anno in cui fu fondata Bottega Veneta a Vicenza. Proprio come i primi modelli di Bottega Veneta, che si distinguevano per le forme morbide e pelle liscia, il Modello 600 proponeva una nuova tipologia di malleabilità, con un ammorbidimento delle parti e forme che lo compongono. Spingendosi oltre la rigidità di una lampada convenzionale, Sarfatti progettò una base flessibile costituita da pallini di piombo racchiusi in pelle liscia. Questa innovazione permetteva di appoggiare la lampada su un tavolo con facilità, consentendo al contempo di orientare l’angolo di illuminazione.

Nella reinterpretazione del Modello 600 da parte di Flos e Bottega Veneta, la base in pelle è sviluppata in Intrecciato e in Intrecciato Foulard, tecniche caratteristiche di Bottega Veneta. Riflettendo l’innovativa maestria artigianale che sta al centro di entrambe le aziende, la lampada è dotata della più recente tecnologia LED, mantenendo la forma della lampadina originale.

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