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Moda local con ambizione global: guida agli eventi in Italia, dal nord al sud
Moda
Tra nuove iniziative e progetti ormai consolidati, gli eventi moda si diffondono dal nord al sud Italia. Milano e Firenze non bastano forse a coprire la varietà di proposte che partono dal locale, ma vantano spesso un’ambizione nazionale. Nel guardare al panorama italiano stupisce la quantità (a volta a discapito della qualità) dei progetti dedicati al fashion: da quelli più effimeri come Cortina a quelli più strutturati come Trieste con ITS Contest e ITS Arcademy (un vero e proprio museo della moda contemporanea), al più recente Lucca Fashion Weekend. Passando per Roma che vuole risorgere dalle ceneri di Altaroma, fino ad arrivare a Messina e Taormina, dove si premiano le personalità del sistema moda.
Sono davvero numerosi i progetti che si svolgono con tempi, modus e finalità differenti e che spaziano dai premi ai giovani – sia locali sia internazionali – fino alla valorizzazione delle ricchezze creative e artigianali del Made in Italy. Tante le progettualità per cui viene spontaneo chiedersi se abbiano un senso e, soprattutto, che importanza o impatto possano avere rispetto al panorama competitivo di Milano, vera capitale e motore commerciale di questa industria.
A questo si deve aggiungere che, in molti casi, queste iniziative “locali” sono supportate economicamente da istituzioni, comuni, camere di commercio o associazioni varie di piccole-medie imprese fino a una vasta gamma di sponsor privati. Non entrando nel merito di ogni singolo progetto, è importante che città e territori differenti cerchino un proprio dna, dando spazio a creativi di varia natura che, probabilmente, non troverebbero adeguata visibilità a Milano durante una fashion week donna già troppo corta di per sé e già satura di presentazioni ed eventi. Ben vengano quindi progetti alternativi, più o meno indipendenti tra pubblico e privato, che mostrano l’eterogeneità e dinamicità della scena creativa italiana. L’importante è non aspettarsi produzioni come fossimo a Milano o Parigi: bisogna fare uno sforzo per entrare nelle logiche regionali, tenendo conti dei limiti dei budget e delle professionalità coinvolte.
Forse il fil rouge che lega tante di queste progettualità così eterogenee è l’aver compreso che la moda può essere un volano potente capace di puntare i fari su un territorio, generando una comunicazione che può essere sinergica alle attività produttive e al turismo. Uno storytelling che può essere compreso su più livelli, dalla semplice bellezza di una creazione al saper fare che la stessa richiede grazie al lavoro di abili artigiani e industrie produttive.
Qui alcuni recenti eventi moda, che dimostrano la vivacità del fashion italiano lontano dalle logiche milanesi.
Taormina e il Taomoda Week
Questa kermesse che premia fashion designer, giornalisti e addetti ai lavori del settore moda è arrivata alla sua 25esima edizione. Ideata e diretta dalla giornalista Agata Patrizia Saccone, presidente di Taomoda, quest’anno ha premiato sia brand già affermati, sia di nuova generazione: da aziende come Genny, Tombolini fino a creativi indipendenti come Mirco Giovannini, Alberto Zambelli, Alessandro Enriquez. Il finale è stato dedicato alla startup Le Palme fondata dalle giovani designer, le gemelle Chiara ed Elisa Palma. Leo Gassman si è esibito in tre suoi brani ed è stato premiato per la categoria musica, ma anche per la sua interpretazione di Franco Califano nel film tv dedicato al celebre cantautore. A Marco Bizzarri è andato il Tao Award Excellence-Premio alla Carriera. Tao Award per la moda alla maison Roberto Cavalli, ha ritirato il premio il ceo Sergio Azzolari.
Premio anche a Genny e alla sua direttrice creativa Sara Cavazza Facchini che ha rilanciato lo storico brand italiano lavorando su una femminilità espressa attraverso l’eleganza senza tempo. Un riconoscimento anche a due nomi italiani affermati a livello internazionale, come la stilista Elisabetta Franchi e Antonio Marras. Tra le nuove generazioni sono stati premiati anche Alberto Zambelli e lo stilista Alessandro Enriquez con i suoi abiti iper colorati della nuova collezione Resort 25, un vero omaggio all’amore sulle note di Mina.
E ancora focus sulla moda green con il designer Mirco Giovannini, che ha fatto sfilare la sua nuova collezione aggiudicandosi una Menzione Speciale per la Moda Sostenibile, unitamente a Matteo Ward CEO e co-founder WRÅD per il suo impegno e attivismo per una moda responsabile.
Taomoda è un mix and match di nomi (a volte non proprio coerenti) ma che è cresciuto nel tempo e che secondo le parole di Agata Patrizia Saccone giornalista e Presidente di Taomoda vuole «Dare sostegno e valore alla Sicilia con l’obiettivo di esportarne la bella immagine imponendo nell’ambito della rassegna eccellenze di taratura internazionale».
Lucca Fashion Weekend
Lucca è sinonimo di città d’arte e di Lucca Comics & Games, la fiera internazionale dedicata al fumetto e all’animazione: due immaginari letteralmente agli antipodi che convivono in questa città ricca di cultura. La storia di Lucca è però anche legata storicamente produzione di tessuti di lusso in grado di competere a pieno titolo con le tradizionali stoffe orientali e grazie alla migrazione dei suoi mercanti e artigiani nel corso del XIV secolo ha offerto le conoscenze tecniche e organizzative per il decollo della lavorazione serica in altri centri italiani, ponendo le basi di quella che rimase la principale industria della penisola destinata all’ esportazione.
Non sorprende quindi che ripartendo da questa tradizione serica e dall’alta artigianalità si sia voluta riportare anche la moda grazie al progetto Lucca Fashion Weekend, evento dell’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’associazione culturale POP, con la partecipazione della Camera di Commercio e le associazioni di categoria. Un’idea fortemente voluta da Paola Granucci, Assessore alle attività produttive, decoro urbano e innovazione che ha commentato: «Siamo felici per il secondo anno di promuovere una manifestazione a sostegno non solo delle eccellenze artigianali locali, ma che allarga lo sguardo oltre l’orizzonte regionale, accogliendo e avvicinando progetti e realtà accomunate dalla ricerca del bello e dal rispetto per la qualità. Lucca è punto di incontro tra arti, un palcoscenico generoso che illumina e si accende nella condivisione di ideali. Lucca fashion weekend è una occasione straordinaria per far conoscere il territorio, le sue meravigliose realtà artigianali e commerciali, i suoi luoghi e i panorami incredibili, con l’obiettivo di tutelare la nostra tradizione ma con un occhio teso all’innovazione, alla ricerca e alla sperimentazione».
Un programma davvero ricco tra eventi, mostre, installazioni, happening e talk: tutta la manifestazione è stata aperta alla città, creando un incontro sinergico tra gli spazi storici, i fashion designer, gli artisti e gli artigiani per tracciare inusuali percorsi esplorativi e definire un linguaggio locale che guarda al futuro in un continuo rimando tra valorizzazione del territorio e del saper fare. Tradizione artigianale e nuove visioni contemporanee sono le linee su cui è stata impostata la manifestazione, che vuole essere crocevia e punto di incontro tra generazioni.
Tra gli eventi da segnalare, SOTTERRANEA, un concept espositivo che ha visto i sotterranei della città accogliere giovani designer e realtà artigianali con l’obiettivo di presentare brand indipendenti dallo spiccato senso estetico e vocazione alla ricerca come Damiano Marini, Invaerso, Leight Studio, Maison Lamoureux, Maria Patrizia Marra per gli accessori; Saman Loira e Aza Lea per l’abbigliamento. Rovi Lucca, con la collezione Erbarium, è stato protagonista di un’installazione sofisticata nella cornice dell’Orto Botanico; Bottega Bernard con la collezione UNMUTE ha dato vita ad una passerella concettuale e contemporanea nei sotterranei del Baluardo San Regolo. E sempre per conoscere meglio angoli e spazi inusuali della città è stato Artisanal Crossroad, progetto installativo diffuso che ha coinvolto brand indipendenti in altrettanti negozi e spazi iconici di Lucca.
Rome Fashion Show e Romantica
Negli anni passati, Roma ha conosciuto manifestazioni memorabili come Donna sotto le stelle e AltaRoma, che aveva acceso i riflettori su tanti giovani designer e realtà artigianali basate nella città eterna. Di recente un nuovo progetto vuole riportare l’alta moda al centro con la prima edizione di Rome Fashion Show #Haute Couture, firmata da Steven G Torrisi, e la seconda edizione della manifestazione di moda Ensemble, promossa dall’assessore alla Moda, ai Grandi Eventi, al Turismo e allo Sport di Roma Capitale, Alessandro Onorato.
Si è da poco conclusa la prima edizione di Rome Fashion Show #Haute Couture, nuova kermesse che unisce alta moda e cultura con l’ambizioso obiettivo di riconfermare la capitale come uno dei luoghi in cui il fashion system può e deve dire la sua. Due giorni di sfilate in cui si sono alternate sia Maison affermate – i cosiddetti “Ambasciatori” – sia nuovi designer.
Come dichiara lo stesso organizzatore Steven G Torrisi: «Questo nuovo progetto per la moda nasce da una mia ambizione. Dopo tanti anni a Londra, tornai in Italia e realizzai che mancava un contenitore della moda. Chiamai tutti gli amici e realizzammo il Premio Oscar della Moda che ho portato avanti per anni. Quest’anno, invece, ho coinvolto cinque stilisti di domani e otto di oggi dicendo: quest’anno ci ripresentiamo su due piattaforme differenti, gli emergenti e gli ambasciatori, che ritornano a sfilare a Roma con capi iconici di collezioni passate».
Se da un lato Roma sente l’esigenza di ritrovare gli antichi fasti, recuperando vecchie e nuove glorie, dall’altro la presenza di molti giovani e accademie di moda sta spingendo verso una ricerca tutta votata alla contemporaneità. Su questa strada è nata Romantica, che nasce dalla volontà della Camera di Commercio di Roma di creare un deciso cambiamento nella rappresentazione della moda per Roma come città che esprime, ancor di più oggi, l’opportunità di essere luogo simbolo di una creatività capace di rinnovarsi e reinventarsi nel segno dell’innovazione tecnologica e sostenibilità.
Per la prima volta, a Roma, 11 Accademie di moda del territorio si sono unite per questo progetto: Accademia Costume & Moda, Accademia del Lusso, Accademia di Belle Arti di Frosinone, Accademia di Belle Arti di Roma, Accademia Italiana, Accademia Koefia, Ied – Istituto Europeo di Design, Istituto di Moda Burgo, MAM – Maiani Accademia Moda, Naba, Nuova Accademia di Belle Arti e Rufa – Rome University of Fine Arts. Ogni Accademia ha avuto una postazione, dove sono stati esposti abiti e lavori sui temi delle intelligenze artificiali e artigianali, oltre al grande tavolo centrale, il Laboratorio scientifico della Stazione, dove hanno lavorato insieme i ragazzi di tutte le scuole coinvolte, utilizzando sia i metodi tradizionali, che la progettazione digitale, oltre a tecniche grafiche e artistiche sviluppate nei due modi.
La dinamica espositiva-performativa di Romantica con workshop, talk e lavorazioni visibili ha portato a un naturale coinvolgimento di appassionati, ma anche di cittadini e turisti.