Categorie: Moda

More ethic (b)less aesthetic

di - 7 Febbraio 2005

Che cos’è la moda?
Entrare in ogni stile. Vale più per chi indossa che per chi guarda.

Quando e perché avete deciso di diventare stiliste?
Quando ci siamo incontrate, dopo il diploma, abbiamo cercato di immaginare cosa significasse esattamente lavorare come stiliste, giorno dopo giorno. E abbiamo deciso che non era questo il nostro obbiettivo. Il nostro piccolo manifesto dice che i desideri di entrambe sono la cosa più importante. Siamo passate attraverso un sacco di differenti campi (arte, design, moda, fotografia, styling, manifattura), dal 2002 presentiamo regolarmente le nostre collezioni di abiti… E ancora non riusciamo a chiamarci stiliste…

Una cosa che avreste voluto disegnare e che è già stato fatto da qualcun altro?
Lo skateboard, sicuramente.

In un certo modo, Bless lavora tra arte e design…
La cosa più interessante è forse che il confine tra arte contemporanea e design non è poi così definito. Noi siamo molto contente di non lavorare con una specifica etichetta. Questo significa potersi prendere la libertà di avere interessi che cambiano e non dover lavorare sentendo il peso delle aspettative dall’esterno. Un altro aspetto importante è che entriamo in contatto con persone differenti e con diversi punti di vista.

Un creativo che sta facendo un lavoro interessante adesso?
Martì Guixè. Uno che considera sé stesso un ex designer

A volte sembrate criticare alcuni aspetti del fashion system…
Accade sempre su un confine tra serio ed ironico. Ci piacciono titoli come Living room conquerors, Uncool, oppure la nostra etichetta Bless e poi “nothing else than another additional something”. Ecco questa frase è un po’ il credo e il contesto in ci muoviamo.

Siete interessate alle reazioni della gente, mi pare sia qualcosa che assomiglia ad un esperimento.
Il problema è a monte. Sta tutto nell’interrogativo su cosa effettivamente sia Bless, se è arte o design. La forza dei nostri prodotti è che sembrano a prima vista oggetti ignoti, ma in realtà sono nati e sono stati pensati in e per un contesto reale. Come un’alternativa a quello che esiste sul mercato. Spesso sembrano non finiti o neutri. È chi li compra a personalizzarli in base alle proprie esigenze. Ed è interessante osservare come la gente reagisce davanti ad una cosa che si rivela funzionale e che a prima vista sembrava tutto l’opposto…

A proposito di reazioni e di persone: ho trovato molto interessante il vostro progetto O.Kayers…
È un tentativo di rispondere all’eterno problema del viaggiatore, che è quello del bagaglio pesante. Ed insieme di estendere ulteriormente e in modo inedito il servizio offerto da un albergo. L’ospite trova nel guardaroba una piccola collezione basic: biancheria intima, una tuta, un vestito, degli occhiali da sole, una borsa e altri oggetti. Sono lì, a sua disposizione per la durata del soggiorno.

Parliamo di Bless n° 23, the Bringer
Molti tedeschi usano questo termine in un momento di spontaneo entusiasmo per descrivere qualcosa che considerano personalmente piuttosto notevole. Agli occhi di chi indossa Bless ogni look è divisibile in 1-6 pezzi che possono essere utilizzati separatamente (una giacca, una sciarpa, un cappuccio, scarpe…) o tutti insieme. Il look finale include diverse concezioni dell’abbigliamento. Dal dettaglio elegante (seta e pelle), all’articolo speciale (le expander shoes), agli elementi rubati allo sport (giacche di cotone, cappuccio).

A cosa state lavorando?
Sul museum shop per Galerie für zeitgenössische Kunst a Lipsia. Sarà interamente sospeso. Il progetto si basa sui mobiles che abbiamo sviluppato nel nostro Bless n°22 Perpetual Homemotionmachienes collection. Poi c’è Bless n°24,vestiti di lana a forma di scatola . Ora sono in mostra al Moderna Muset di Stoccolma.

bio Più che un’etichetta, Bless –al secolo Desiree Heiss e Ines Kaag- è uno stile. Pochi pezzi facili, ma mai scontati. Un’inedita semplicità condita di ironia. E un’attitudine naturale a sovvertire le regole. Tutto questo diventa abiti, accessori, oggetti, interni. Tutti rigorosamente catalogati con un numero. Da 1 a 24, per ora. Ma è solo l’inizio.

link correlati
www.bless-service.de

intervista a cura di mariacristina bastante

[exibart]

Articoli recenti

  • Progetti e iniziative

RespirArt: a quota 2200 metri, si apre a Pampeago la 16^ edizione

Alberto Timossi, Anelo1997, Miscele d’Aria Factory, Daniele Rielli e Sergio Camin: con loro e le loro opere, inaugura oggi la…

27 Luglio 2024 0:02
  • Attualità

Il Qatar dona 50 milioni a Venezia e potrebbe avere un suo Padiglione ai Giardini

Il Qatar ha donato 50 milioni di euro a Venezia, per supportare la salvaguardia del patrimonio culturale della città: lo…

26 Luglio 2024 17:03
  • Mercato

Sotheby’s inaugura un nuovo flagship a Hong Kong

Un piano dedicato alle mostre e alle preview, un altro destinato alla vendita di collectibles di ogni genere, dai dipinti…

26 Luglio 2024 16:50
  • Personaggi

Olimpiadi 2024: intervista alla curatrice di Casa Italia, che mette al centro il tema della fratellanza

Con l’apertura dei Giochi Olimpici si è inaugurata ufficialmente anche la sede in cui l’Italia espone le proprie eccellenze creative:…

26 Luglio 2024 16:48
  • Arte contemporanea

Attesa in autunno alla Bourse de Commerce di Parigi una grande mostra sull’Arte Povera

Alla Bourse de Commerce Pinault Collection di Parigi, una mostra dedicata all’Arte Povera: dai maestri storici del movimento fino agli…

26 Luglio 2024 15:57
  • Premi

Sensing Beyond Human: il Premio Lydia 2024 va alla ricerca di Giulia Deval

Promosso dalla Fondazione Lazzaretto di Milano, il Premio Lydia 2024 è stato vinto da Giulia Deval, per la sua ricerca…

26 Luglio 2024 14:35