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L’abbiamo vista occupare i musei di tutto il mondo, guidando le manifestazioni del collettivo PAIN – da lei fondato – contro la filantropia tossica ma Nan Goldin può calcare anche altri tipi di palcoscenici, anzi, di passerelle, pur mantenendo la stessa carica eversiva e fascinosa: è stata infatti proprio la grande fotografa a essere chiamata da Sabato de Sarno per firmare l’ultima campagna di Gucci per il lancio della borsa Blondie, nella collezione Cruise 2025. Protagonista degli scatti non poteva che essere Debbie Harry, l’iconica voce dei Blondie, uno dei gruppi più underground della storia della musica contemporanea.
A unire le due artiste è proprio la vivacissima scena culturale ribelle della New York della metà degli anni ’70. In quel periodo, Goldin e Harry attraversavano la vita bohémien dell’East Village, frequentando locali come il Mudd Club, dove nel 1979, la fotografa presentò per la prima volta quello che sarebbe diventato il suo lavoro capitale, The Ballad of Sexual Dependency, o come il CBGB, la casa del punk e della new wave, luogo di ritrovo abituale di band come i Ramones e i Talking Heads, oltre che i Blondie.
La campagna fotografica di Nan Goldin per Gucci si intitola We Will Always Have London. Dunque un passaggio dall’altra parte dell’oceano ma dovuto, visto che la maison del gruppo Kering, lo scorso maggio, aveva già presentato la Cruise 2025 nella Tate Modern, nel nuovo spazio delle tanks riprogettate dagli archistar Herzog & de Meuron. Ma c’è anche un motivo storico: fu proprio a Londra, più di un secolo fa, che un giovane Guccio Gucci, che lavorava come lift boy al Savoy Hotel, entrò per la prima volta in contatto con l’eleganza internazionale, rimanendo affascinato, in particolare, dagli eleganti bagagli e borse di HJ Cave & Sons. Questa esperienza accese la sua ambizione, portandolo a fondare la sua omonima casa di pelletteria nel 1921, creando un legame indissolubile con Londra, città che sul trinomio arte, musica e moda ha decisamente molto da dire.
Le immagini per Gucci ritraggono la cantante seduta sul sedile posteriore di un taxi, con una borsa Blondie al suo fianco, a rievocare uno degli scatti più famosi di Goldin, Misty and Jimmy Paulette in a Taxi in NYC (1991), parte della collezione permanente della Tate. Altra protagonista dello shooting è Kelsey Lu, cantante e violoncellista americana dallo stile sofisticato. Entrambe vengono immortalate in vari luoghi della città, immerse in una suggestiva atmosfera notturna, cifra stilistica tipica di Goldin, il cui approccio apparentemente freddo, in realtà, infonde alle immagini una intima intensità.
Sabato de Sarno, che recentemente ha anche promosso una mostra al Museo Madre di Napoli, ha voluto proprio questo approccio per comunicare il rilancio di uno dei pezzi più importanti della Maison. Presentata per la prima volta nei primi anni ’70, la borsa con il caratteristico simbolo rotondo, realizzato in pelle o smalto, richiama lo spirito liberato dell’epoca in cui è stato creato, mentre la sua silhouette elegante ma anche spaziosa si adatta all’estetica contemporanea.