Lâindustria della moda ha sempre rispecchiato il gusto delle epoche, i movimenti sociali e i cambiamenti economici. Dâaltra parte, in un mondo in cui i social media ricoprono un ruolo cosĂŹ importante nelle nostra quotidianitĂ , è fondamentale proporre unâimmagine del proprio marchio al passo con i tempi. Per questo motivo, il futuro della moda è sbarcato nel presente e ha un proprio nome: genderless. In linea con i cambiamenti sociali legati alle lotte per la paritĂ di genere, la moda risponde con una nuova estetica negli armadi, che non comporta lâincrocio di uomini e donne ma lâidentificazione del punto in cui entrambi i generi convergono, promovendo, cosĂŹ, uno spazio estetico in cui tutti possano sentirsi liberi.
Tuttavia, il termine genderless (o unisex) non è una novitĂ . Il suo boom ha avuto luogo negli anni â60 e â70. Era una tendenza che mirava a diluire le differenze di genere nellâaspetto, nella moda e nei comportamenti. Due simboli di quel movimento erano i capelli lunghi sugli uomini e i pantaloni sulle donne. Ă curioso pensare come questo capo, cosĂŹ genderless oggi, fosse esclusivo per il genere maschile, un certo punto della storia.
I completi sartoriali di Coco Chanel sono stati la prima espressione di abbigliamento a potenziare lâimmagine delle donne e a combattere gli stereotipi di genere. Altri grandi stilisti, come Yves Saint Laurent negli anni â60 o Calvin Klein negli anni â90, sono stati i pionieri di un guardaroba unisex.
Analizzando questa crescente domanda del mercato, possiamo affermare che la nostra generazione sta facendo grandi passi avanti verso una moda senza genere, portando con sĂŠ anche la produzione dellâindustria. Qui proponiamo cinque brand genderless emergenti e affermati, che dimostrano di riuscire a identificarsi a pieno solo con la forza dello stile.
La nostra prima proposta è un brand Made in Italy. Il designer, triestino dâorigine e veneziano dâadozione, ha deciso di improntare la sua estetica su unâimmagine unica e precisa. Riesce a coniugare in maniera impeccabile i due generi, sottolineando lâimportanza di abbracciare la proprio individualitĂ lasciandosi alle spalle la conformitĂ e la convenzione.
I suoi capi si possono identificare in uno stile che si potrebbe definire retro avant garde, ispirati a unâepoca sospesa tra la fine dellâOttocento e lâinizio del Novecento. Elemento di punta è lâattenzione ai dettagli, dai tagli ai colori, fino ai tessuti. Questi ultimi vengono creati in esclusiva o scoperti attraverso unâattenta ricerca.
Frutto sempre della creativitĂ del designer triestino, è la seconda linea piĂš casual denominata MarcandcraM. Questa nuova linea è progettata per immergersi nel massimo comfort e stile durante lo sport, il lavoro e le attivitĂ del tempo libero. Insomma, è lâideale per chi ama la semplicitĂ e la sostanza e per chi crede fermamente nel detto âless is moreâ.
La neutralità di genere è al primo posto tra le priorità anche per questo brand. Huge Jpg è un brand italiano nato durante il primo lockdown ed è il frutto della creatività delle menti di Alberto e Daniele. Il loro stile, definibile come street couture, è molto contemporaneo e, soprattutto, genderless. Infatti, le collezioni donna e uomo sono indistinguibili, con dettagli di design condivisi come le stampe e i volumi.
A un concept di collezione fortemente grafico e dâispirazione eighties, declinato nella contemporaneitĂ dellâathleisure genderless, Huge Jpg abbina un nuovo modello di business che consiste nel creare quattro capsule allâanno. Questo permette al brand di utilizzare una filiera corta, concentrando tutte le attivitĂ produttive tra Como, Gallarate e Varese. Una scelta che, oltre a puntare sul rilancio del made in Italy, sottolinea lâalto posizionamento della proposta nei termini concreti e decisivi della qualitĂ del prodotto.
Artista, fotografo, cineasta e designer, Rad Hourani celebra la neutralitĂ sotto forma di moda genderless. A partire da una visione radicale, Hourani affronta il tema da molteplici prospettive ed esprime i suoi concetti in look strutturati e su misura. Hourani è stato anche il primo designer che ha presentato una collezione unisex couture e ha fatto parte della Chambre Syndicale de la Haute Couture. Gli appassionati delle sue silhouette dark ne apprezzano la filosofia, ovvero quella di creare pezzi che trasudano lâessenza dello stile senza tempo per gli individui anticonformisti.
Unâottima opzione per gli amanti della moda genderless sono le collezioni artistiche di Jacqueline Loekito. Loekito decide di concentrarsi sulla condivisione di abbigliamento tra un guardaroba maschile e uno femminile. Il rosa è il colore principale della sua collezione, poichĂŠ vuole legittimarne lâutilizzo per entrambi i sessi, annullando cosĂŹ lâimposizione della societĂ per una identificazione prettamente rivolta al genere femminile.
Questo marchio londinese offre abbigliamento unisex e resistente, creato con materiali riciclati. In termini di stile, la proposta di Riley Studio è molto semplice ma con pezzi di ottima qualità . Ad esempio, la Collezione 04, di ispirazione mediterranea, è realizzata interamente con rifiuti tessili e cotone biologico. Insomma, un brand che riesce a unire perfettamente la moda genderless con la volontà di essere sostenibile.
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