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Polimoda presenta Anarchive, l’evoluzione dell’archivio di moda
Moda
Quando guardiamo al concetto di archivio o museo, si pensa a qualcosa legato al passato e statico, che conserva ma non crea interazione con il territorio e i suoi fruitori. Nel pensare fuori dagli schemi e controcorrente, Linda Loppa, Advisor Strategy and Vision di Polimoda, e Massimiliano Giornetti, direttore della scuola di Firenze, hanno sviluppato un nuovo concetto di archivio della moda. È così nato il progetto ANARCHIVE, un ambiente fisico e digitale dedicato allo sviluppo e alla ricerca nell’ambito dei Fashion Studies, una piattaforma dinamica che vuole stimolare il dialogo con gli addetti ai lavori e gli appassionati, un hub creativo in divenire e aperto a tutta la città.
Come ha sottolineato il presidente di Polimoda, Ferruccio Ferragamo: «Polimoda ha compiuto 37 anni, da piccola realtà è cresciuta nel tempo. Questo progetto, unitamente alla città di Firenze dove la moda italiana ha avuto origine, vogliamo diventi un punto di riferimento e sia sinergico alla città e ai saloni di Pitti Immagine». ANARCHIVE ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e culturale della moda per presentare la stessa moda del passato con una prospettiva futura capace di stimolare le nuove generazioni.
Il punto fisico di partenza sarà realizzato a Firenze presso il complesso di Manifattura Tabacchi, già sede della scuola, che incarna una delle caratteristiche principali del progetto: la necessità di utilizzare gli spazi in modo contemporaneo, accessibile, nell’ottica di sostenere una nuova generazione di creativi. E proprio in questa nuova sede sarà trasferita la biblioteca di POLIMODA, che conserva oltre 25mila volumi, tra materiali rari, antichi e preziosi volumi, oltre alla ricca collezione di magazine, tutti consultabili e fruibili in modo diretto. Questo gioiello costituisce un altro tassello fondamentale di ANARCHIVE, uno spazio aperto alla città, pensato per accogliere ricercatori, curatori, archivisti, studenti, designer e aziende interessati allo studio della moda.
Sono 10 le parole chiave e punti ideali di questo archivio che non conserva, ma ricerca e pubblica (come un editore indipendente), non solo custodisce ma acquisice collezioni rendendole accessibili, studiando inoltre l’interazione tra abito e corpo. Un progetto sociologico e culturale, che sarà inaugurato prossimamente con una performance ancora top secret e destinato a ospitare e produrre libri, mostre, conferenze e workshop. Un laboratorio in costante evoluzione che parte dalla curatela dei capi iconici dei grandi designer, per mettere in contatto le diverse realtà creative del sistema moda, utilizzando un lessico universale e un approccio analitico al fashion system.
«Il mondo del fashion è in costante evoluzione e ANARCHIVE rappresenta una risorsa inestimabile per coloro che intendono viverlo con un approccio innovativo» sottolinea il direttore della scuola, Massimiliano Giornetti. «Guardando al passato, possiamo trovare ispirazione per costruire un futuro nuovo, che tenga in considerazione le sfide dell’epoca attuale. Il nostro progetto si articola in quattro azioni: archiviazione, ricerca, formazione e presentazione. Grazie ad ANARCHIVE, Polimoda si propone di creare un luogo fisico e virtuale nel quale accedere a un patrimonio culturale unico, un tesoro prezioso da cui attingere per costruire un futuro sempre più sostenibile e innovativo».
E conclude Linda Loppa: «La moda non è solo business, ma è un universo di potenzialità creative che si espande ben oltre i confini del suo mondo. ANARCHIVE si propone di sfidare le normali assunzioni nella moda, creando un centro di ricerca che la connette ad altre discipline come arte, scienza, design, musica, fotografia o cinema. Questo progetto ambizioso vuole creare un linguaggio universale comune, che superi le barriere culturali e geografiche, dando vita a nuove forme di espressione artistica. ANARCHIVE ci invita quindi a riconsiderare la moda, a guardare oltre le apparenze e a scoprire tutto il suo potenziale creativo».
Un’iniziativa che rimette la moda al centro come oggetto di studio, oltre che uno spazio fisico/digitale pensato per esplorare tutte le forme di creatività. Con ANARCHIVE si sottolinea ulteriormente il ruolo della Manifattura Tabacchi come elemento di rigenerazione urbana, sede ideale del progetto, che saprà creare un polo culturale alternativo per la città di Firenze rivolto soprattutto ai giovani.