In occasione della Milano Digital Fashion Week, la CNMI – Camera Nazionale della Moda Italiana ha messo a disposizione una piattaforma online su cui, dal 14 al 17 luglio, sono state di volta in volta caricate, nella sezione Calendar, le collezioni presentate da ciascun brand partecipante. 42 i nomi, tra cui Prada, Magliano, MSGM, M1992, Etro, Dolce&Gabbana, SUNNEI, Versace e Gucci.
Parallelamente al calendario principale, la piattaforma si è arricchita di contenuti speciali tra cui le sezioni Showrooms, International Fashion Hub Market e il progetto Together for Tomorrow. Quest’ultimo è stato presentato dalla CNMI all’interno dell’iniziativa “Italia we are with you”, lanciata in seguito all’emergenza pandemica con l’obbiettivo di raccogliere fondi da devolvere ai designer emergenti del Made in Italy.
Sempre dedicato al supporto e alla promozione di nuovi talenti è il Fashion Hub Market, attivo ormai da 11 edizioni e che, quest’anno, in occasione della prima Milano Digital Fashion Week, è stato caratterizzato da un focus particolare sulla moda uomo, includendo 11 brand internazionali provenienti da Inghilterra, Australia, Marocco, Nigeria, Ghana, Korea Giappone e Cina.
Sicuramente interessante è l’accessibilità che ha caratterizzato questa Milano Digital Fashion Week rispetto alle passate edizioni. La condivisione capillare dei contenuti – solo in minima parte fruibili previo accreditamento – sulle numerose piattaforme digitali ha aperto le porte della Fashion Week a nuove e vaste fette di pubblico. In aggiunta, oltre che sul sito web della CNMI, le collezioni sono state in mostra anche sui profili social della stessa (Instagram, Facebook, Twitter, Youtube, Linkedin, Weibo) e su quelli dei diversi brand partecipanti. Grazie a una partnership fra la CNMI e la media company Urban Vision, i contenuti video e fotografici della Milano Digital Fashion Week sono stati proiettati dal 14 al 17 luglio su maxi schermi led dislocati per la città di Milano, contribuendo a promuovere il legame con il territorio e a rafforzare il tema dell’inclusività.
Fra i risultati presentati dai diversi nomi di questa prima Fashion Week milanese in digitale, c’è chi ha deciso di sperimentare nuovi metodi narrativi scegliendo un’estetica coerente con il linguaggio visivo del digitale e chi invece non ha voluto rischiare e ha optato per mantenersi in linea con scelte più tradizionali e contenuti già visti, cadendo a volte nella noia di una ripetizione anacronistica. Alla prima categoria appartengono marchi emergenti come SUNNEI e Magliano, che hanno presentato, entrambi scegliendo il video come medium, rispettivamente la collezione uomo e la pre-collezione uomo donna per la Primavera/Estate 2021.
Il video realizzato da Magliano e diretto da Tommaso Ottomano, prende la forma di quello che il brand ha definito «un carillon futuristico» ed è accompagnato dalla voce della scrittrice Isabella Santacroce, che ci racconta la collezione attraverso brevi narrazioni immaginifiche dal gusto dark.
Un’altra idea originale è quella di SUNNEI che, per l’occasione, ha creato Canvas, un video di pochi minuti in cui i modelli sono sostituiti da avatar 3D che presentano la collezione a ritmo di Macarena. Anche Versace sceglie un format alternativo alla classica sfilata attraverso una performance trasmessa in diretta da Milano in cui il rapper inglese AJ Tracey si esibisce accompagnato da modelle e modelli vestiti con i capi della nuova Flash Collection in uscita ad agosto.
Per questa prima Milano Digital Fashion Week il designer Dorian Tarantini di M1992 ha presentato la nuova collezione SS21 lanciando Brainwashhh, un corto che esplora il subconscio umano in relazione alla manipolazione quotidiana a cui siamo sottoposti causa social network e fake news.
«Chi ha bisogno di indossare pantaloni a Zoom-land? Gli incontri virtuali faccia a faccia hanno lanciato la stagione del dress code dalla vita in su. Questa potrebbe forse non essere la ragione per cui M1992 ha fatto uscire una seven-look collection per la Primavera/Estate 2021, favorendo la camicia e gioielli a catena. Tuttavia, rimane scontato il fatto che non usare pantaloni può essere liberatorio. Dovremmo forse consigliare Brainwashhh come terapia adatta? O dovremmo considerare i nostri cervelli ormai già sbiaditi da fake news e falsa trasparenza? Siamo davvero ormai così abituati alle bugie e ad essere manipolati che l’intera faccenda delle notizie false e del brainwashing ci ronza attorno in un login permanente?», è con queste riflessioni che Tarantini accompagna, e in parte spiega, Brainwashhh. Il corto include sette look per sette soggetti e a ognuno di essi viene associata una paranoia: Khodi è ossessionato dalla pulizia, Zaccaria ha paura dei fiori, Mariana degli spazi confinati, Jacopo è affetto da narcisismo, Xu è fissato con numeri e anni e Jibril è dipendente da Tik Tok.
Etro e Dolce&Gabbana si allontanano dal contenuto video scelto dalla maggior parte dei marchi mantenendo il formato tradizionale della sfilata, condivisa in live-streaming sulle varie piattaforme digitali. Etro presenta le collezioni Primavera/Estate uomo 2021 e la Resort 2021 donna con un evento informale al Four Season Hotel di Milano accompagnato dall’orchestra Ensemble Testori che suona live in omaggio al grande Ennio Morricone. Il messaggio di Kean e Veronica Etro lanciato in occasione della prima sfilata del brand post lockdown è di speranza: «Finalmente, siamo di nuovo insieme, nel giardino di questo iconico hotel, nel cuore del Quadrilatero della Moda. Con questo evento, vogliamo sottolineare che siamo una famiglia, che Etro è una famiglia che vive in un mondo di joie de vivre, colore e positività. Questa stagione abbiamo voluto portare in scena abiti reali per persone reali, scoprendo insieme una nuova autenticità».
La location scelta da Dolce&Gabbana per la sfilata, trasmessa come Etro in diretta sulle varie piattaforme digitali, è il Campus dell’Humanitas University. La scelta di Domenico e Stefano vuole mostrare sostegno alla ricerca scientifica attraverso un’ingente donazione allo studio coordinato dal Prof. Alberto Mantovani sul Covid-19. L’evento è stato poi accompagnato lungo la sua durata da un’esibizione live del trio di voci Il Volo, a celebrazione dei grandi classici della musica italiana.
Prada adotta invece il formato video e unisce cinque fotografi di fama internazionale per la creazione di “Prada Multiple Views Spring/Summer 2021 – The Show That Never Happened”, una narrazione dalla durata di circa dieci minuti composta da tanti capitoli quanti sono gli autori scelti. Fra questi Willy Vanderperre, Juergen Teller e Martine Syms. Per chi si aspettava un’anteprima della tanto attesa collaborazione Prada-Raf Simons in previsione per settembre, il desiderio non è stato purtroppo esaudito.
Gucci spicca fra tutti per originalità presentando “Gucci Epilogue”: dodici ore di live streaming che svelano in diretta sui canali social del brand i retroscena dietro alla preparazione del lookbook della nuova collezione. La location scelta è Palazzo Sacchetti a Roma e per l’occasione sono stati chiamati Alec Soth alla fotografia e i fratelli D’Innocenzo alla regia. Oltre alle piattaforme digitali, Epilogue è stato trasmesso anche in vari bar storicamente modaioli dislocati in varie città italiane e non, dal Bar Jamaica di Milano al parigino Chez Annette, nel decimo arrondissement della città francese.
La diretta ha avuto inizio venerdì 17 alle 8 di mattina, per poi continuare fino alle 20, con un intermezzo a partire dalle 14 in cui le riprese delle diverse telecamere sono state sostituite dalla presentazione del lookbook e da diversi contenuti speciali. Fra questi, gli interventi del direttore creativo Alessandro Michele, del fotografo Alec Soth e dei fratelli D’Innocenzo, registi e fotografi entrati a far parte ormai da diverso tempo del circolo Gucci. Particolarmente interessante è stato il format del lookbook, in cui, a fare da modelli, sono stati scelti i designers dell’ufficio stile.
Epilogue viene descritta dal direttore creativo come “The final part of a fairytale”, l’epilogo di un racconto che ha avuto inizio con la sua ultima sfilata “An Unrepeatable Ritual” e che allo stesso tempo preannuncia un nuovo inizio. L’inizio di un percorso in cui Alessandro Michele vuole allontanarsi da sigle secondo lui stantie e ormai prive di significato – resort, spring-summer, pre-fall, fall-winter – per dedicarsi ad una ripartenza in cui ci saranno solo due show annuali, presentati di volta in volta come capitoli di una nuova storia firmata Gucci.
«Con l’azienda in cui lavoro, e le persone con cui lavoro, che condividono l’idea che il cambiamento è qualcosa di dovuto, di interessante, non solo ho praticato il coraggio, ma ho capito che non bisognava avere solo coraggio, bisognava che io facessi quello che mi sentivo di fare. Ho sentito che era così bello il mio lavoro, e mi sono detto: devo indagare ancora di più la passione, e quindi quella passione ha prodotto l’idea che io potessi fare realmente quello che volevo da un punto di vista espressivo. Bene, abbiamo rovesciato il budello e abbiamo tirato fuori ancora una volta le interiora della moda. Questo è un esperimento, quindi io non assicuro niente a nessuno, non so che succederà».
«È sicuramente un’esperienza interessante. Mettersi a nudo fa parte di ogni percorso artistico, ma svelarsi durante il processo è qualcosa che non ci era mai capitato, è un moto per abbattere il mitismo della creazione. Sono sempre le persone a realizzare quello che amiamo: sono sensibilità, sono paure, sono scommesse, tentativi, errori e ripartenze. Decidere di mostrare tutto questo è un atto di grande coraggio ma è anche nella filosofia di Alessandro Michele e di Gucci di essere fieri della propria identità, senza rincorrere mai ideali altrui».
È con queste parole che prima Alessandro Michele e poi i fratelli D’Innocenzo esternano le loro riflessioni riguardo alla sperimentazione artistica di Gucci Epilogue concentrata sull’idea di mettere completamente a nudo il lavoro e le tecnicità esistenti dietro alla presentazione di una nuova collezione.
Giorgio Armani decide di non partecipare alla Milano Digital Fashion Week e di presentare le collezioni Giorgio Armani ed Emporio Armani uomo e donna Primavera/Estate 2021 insieme a settembre. Idem per Fendi, che annuncia la presentazione della collezione SS21 il 22 settembre in versione co-ed a Palazzo della Civiltà, sede romana del brand.
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