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Tre iconici fashion moments a Parigi in dialogo con l’arte contemporanea
Moda
La settimana della moda di Parigi si conferma tra le più creative e influenti per il sistema moda. Tra gli eventi più creativi che hanno scatenato insider e appassionati : il debutto di Alessandro Michele da Valentino, la collaborazione tra Dior e SAGG Napoli e la performance di Louboutin diretta da David LaChapelle.
Valentino riparte con Alessandro Michele
È stato il debutto più atteso degli ultimi tempi, Alessandro Michele si conferma uno degli autori più colti e visionari della moda, capace di rileggere il passato con un’estetica e narrazione sempre personale e riconoscibile. Il suo messaggio è arrivato forte e chiaro come si legge dalla sua stessa nota in cui dichiara: «Siamo creature fragili, esposte costantemente al senso del limite. Camminiamo in punta di piedi su specchi che si infrangono sotto il peso del nostro incedere. Non c’è passo che non rischi l’inciampo, la caduta. Non c’è respiro che non porti con sé l’ombra della vulnerabilità̀. Ci muoviamo, instabili, all’interno di un orizzonte transitorio che non consente vie di fuga. Tuttavia, proprio questa condizione ci inizia al vero significato della nostra dimensione temporale. Che senso mai avrebbe, infatti, il nostro transito terrestre se non fosse determinato nel tempo, ma fosse infinito?».
Così all’interno di uno spazio teatrale e crepuscolare su un pavimento di specchi infranti si muovono creature fragili che vogliono essere un inno alla bellezza e alla rinascita. Michele ha rivisitato in modo filologico l’archivio Valentino, partendo dalla metà del decennio 1960, per attraversare gli anni Settanta, fermandosi agli Ottanta. Come ha commentato Michele Ciavarella: «Sono tre periodi fondamentali nella storia di Valentino, la Golden Age che lo ha portato sul trono di “The Last Emperor”. Sono gli anni della declinazione italiana della lezione glamour che Valentino aveva appresa a Parigi e portata in Italia dove il suo approccio resta un unicum della moda italiana. Alessandro Michele lo prende appieno, quel periodo, e lo sviscera al punto da farlo proprio».
Dior sceglie l’artista SAGG Napoli
Continua la collaborazione tra la maison e l’arte contemporanea, mettendo al centro sempre un’interpretazione del concetto di femminilità e di liberazione femminile. Per questa stagione, lo spazio della sfilata è stato concepito da SAGG Napoli, artista napoletana che ha realizzato una performance che restituisce l’idea di una femminilità forte e che contraddice quella negazione della femminilità storicamente legata al mito delle amazzoni. L’ispirazione è arrivata dalla rilettura di un celebre modello di abito monospalla che Christian Dior disegnò nel 1950, dal nome Amazone.
Così Maria Grazia Chiuri insieme a SAGG Napoli ha presentato una nuova interpretazione di questo mito che vuole riflettere sul tema corpo-moda-sport. Inoltre la stessa artista si è esibita dal vivo durante il fashion show, in una sua performance di tiro con l’arco. Del resto l’artista napoletana è da tempo impegnata su temi come la liberazione del corpo e la sessualità femminile.
È nata una collezione sporty-chic dove micro abiti e body si caratterizzano per dettagli asimmetrici, materiali tecnici disegnati come una seconda pelle, tanti accessori tra stivali ibridi metà aperti, metà sneakers, il tutto giocato tra dualismi bianco e nero.
Le piscine di Louboutin con La Chapelle e Blanca Li
Uno show sorprendente e pieno di sense of humour quello di Christian Louboutin, che ha presentato una performance artistica alle leggendarie Piscine Molitor di Parigi. Co-creato con il fotografo David LaChapelle e coreografato da Blanca Li, lo spettacolo ha celebrato la danza in tutte le sue forme. Con un audace colpo di scena, il trio ha invitato la squadra olimpica francese di nuoto artistico a esibirsi per la prima volta con i tacchi.
Christian Louboutin è da sempre affascinato dalla danza e dal mondo acquatico: lo show dal titolo Paris is Louboutining ha voluto unire queste passioni in uno spettacolo di grande impatto, scegliendo per l’occasione uno dei principali monumenti Art Déco di Parigi, progettato da Lucien Pollet nel 1929. Per dare vita alla sua visione ha naturalmente dato carta bianca a David LaChapelle, noto per il suo uso surrealistico dei colori e dell’acqua, e a Blanca Li, il cui lavoro fonde l’eleganza della danza con la forza delle prestazioni atletiche. Il risultato è stato uno spettacolo surreale che ha immerso gli ospiti nell’atmosfera dei balletti acquatici hollywoodiani degli anni Cinquanta, interpretati in una prospettiva dai toni pop.
Lo spazio delle Piscine Molitor è stato reimmaginato con vibranti proiezioni, luci e fontane. Una facciata monumentale con alcove che hanno incorniciato gli artisti, mentre proiezioni colorate danzavano sulle pareti e nell’acqua, avvolgendo il pubblico in un caleidoscopio tra luci e movimenti. In questa atmosfera da sogno, un paio di scarpe giganti di Christian Louboutin si trasformano in uno scivolo, immergendo i nuotatori olimpici nella piscina. Il palcoscenico si è animato con 14 ballerini e 15 nuotatori in piedi su un paio di Miss Z, nuova calzatura che incarna l’essenza delle nuove generazioni dai colori metallici, che è stata abbinata ai costumi da bagno immaginati da Fifi Chachnil, come una strizzata d’occhio nostalgica all’epoca d’oro di Hollywood.
Perfettamente sincronizzate, le figure fluiscono l’una nell’altra, formando motivi geometrici che emergono e si dissolvono intorno alla fontana centrale. Ha commentato lo stesso Christian Louboutin: «Una cosa che noi tre abbiamo chiaramente in comune è il nostro amore per la danza. Blanca ne ha fatto il suo mondo, David alcune delle sue principali opere d’arte e anch’io ho iniziato disegnando scarpe per ballerini».