Ci sono il Balloon Dog in colorazione orange e il Rabbit in acciaio inossidabile ma non è una super asta delle opere più costose di Jeff Koons, rispettivamente 58.4 e 91 milioni di dollari: in questo caso, il range di prezzi è decisamente più abbordabile, perché stiamo parlando della nuova incursione di UNIQLO nell’arte contemporanea. Il famosissimo brand giapponese fondato nel 1949 ha infatti presentato una nuova collezione di felpe e t-shirt ispirate alle opere più iconiche dell’artista statunitense, maestro indiscusso del kitsch più splendente ma sempre con un certo gusto.
Ma quella con Jeff Koons è solo l’ultima di una lunga serie di collaborazioni artistiche promosse da UNIQLO. Negli store del brand infatti abbiamo visto capi con opere licenziate dalle estate di alcuni dei più influenti nomi del contemporaneo, come Keith Haring, Jean-Michel Basquiat, Roy Lichtenstein, Daido Moriyama, Andy Warhol. Ma ci sono anche linee ispirate ai temi e agli stili del maestro Hokusai oppure del creative director Kashiwa Sato. Per non parlare delle capsule dedicate ai Minions, ai personaggi Disney, ai Peanuts, a One Piece, a LOL – League of Legends e, ovviamente, ai Pokemon.
«Mi piace molto il modo in cui UNIQLO è in contatto con la mia generazione, ma anche con la generazione più giovane», ha detto Jeff Koons. «Tutti apprezzano molto il loro abbigliamento e io amo questo senso di unità. Spero che questa collaborazione aiuterà le persone di tutto il mondo a connettersi tra loro e che l’arte arricchirà la loro vita quotidiana», ha aggiunto l’artista. Ma cosa voleva dire?
Quel che è certo è che le opere selezionate per questa collaborazione sono quelle meno discusse di Koons: oltre al Balloon Dog e al Rabbit, ci sono anche Gazing Ball, Seated Ballerina e Play-Doh. D’altra parte potrebbe creare qualche imbarazzo fare la fila al supermercato con una immagine tratta dalla serie Made in Heaven stampata sulla felpa, per quanto anche Ilona Staller sia una icona accettata ormai da diversi anni. Insomma, contando le infinite diatribe sulla “pornografia” di Koons, si tratta di soggetti piuttosto accessibili per un abbigliamento quotidiano che non dia poi troppo nell’occhio. Ma il valore dell’estetica di Koons – e di una certa ricerca artistica contemporanea – non risiede proprio in questa dissolvenza tra gli ambiti di ciò che è comunemente accettato e di ciò che di osceno comunque attrae in maniera irresistibile? In questo modo, non si rischia di dissolvere la potenza di un linguaggio visivo sviluppato proprio per essere controverso?
Le domande sembrano legittime e in effetti potrebbero anche esserlo se non fosse che si tratta di Jeff Koons, un artista che non ha mai mostrato il minimo interesse per polemiche di questo genere e che ha sempre seguito la sua strada, qualunque essa sia, con una coerenza di ferro e tutta individuale. «L’arte di Koons ha sempre parlato al grande pubblico. È sempre stato aperto all’idea che l’arte non sia solo per le persone nei musei e nelle gallerie ma per tutti», spiega Massimiliano Gioni, nel video che accompagna la promozione di Jeff Koons x UNIQLO. Ed è esattamente così, visto che le magliette e le felpe saranno in vendita, dal 27 settembre, a un prezzo che va dai 20 ai 30 dollari.
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