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Ai Weiwei, artista cinese da sempre impegnato nella difesa dei diritti umani, si presenta a San Gimignano per una mostra alla Galleria Continua, dove torna dopo 12 anni dal suo debutto in Toscana. Gli spazi della “casa madre” della prestigiosa galleria, con otto sedi ai quattro angoli del mondo, propongono un allestimento di impianto museale, che attraversa il suo percorso artistico dal 1995 fino a oggi.
Il titolo della mostra, Neither Nor, riflette sull’idea di superare le dicotomie binarie e abbracciare uno stato di ambiguità che permette maggiori possibilità e dibattiti. Negli spazi dell’ex cinema-teatro troviamo esposte 35 opere realizzate tra il 2019 e il 2023 utilizzando i Lego come mezzo espressivo principale. Ai Weiwei rivisita alcuni classici della pittura (di Giorgione, Leonardo, Rubens, Van Gogh e altri maestri), invitandoci a una “caccia all’intruso”, laddove dettagli anomali creano un cortocircuito di significato. Le opere esposte affrontano così tematiche contemporanee, come l’aborto clandestino e il potere statale cinese, insieme a eventi recenti come l’abbattimento di un pallone aerostatico accusato di spionaggio negli Stati Uniti e l’esplosione sottomarina degli impianti Nord Stream. Ai Weiwei difende la libertà di critica e di espressione, lamentando la polarizzazione del dibattito pubblico e sostenendo la salvaguardia delle sfumature contro la deriva delle verità assolute.
La pièce maestra è una maxi riproduzione del Cenacolo di Leonardo, in cui il volto di Ai Weiwei sostituisce quello di Giuda, riflettendo sul destino di suo padre, vittima di delazione durante il regime di Mao. L’opera si staglia di fronte alla platea deserta, dove circa 3mila sgabelli vuoti (risalenti alle dinastie Ming, Qing e all’epoca repubblicana) evocano un’inquietante assenza.
La mostra include anche sue opere storiche realizzate con altri materiali, come porcellana, legno e marmo. Ai Weiwei si sente spesso fuori posto nel mondo dell’arte – in conferenza stampa si definisce «Un fake» – e riflette sulla sua fiducia nella poesia perché «La vita non è riducibile a schemi logici, razionali, ci sono dimensioni inafferrabili». Critica i politici e le grandi figure pubbliche, tranne il pontefice Francesco, a proposito del quale afferma: «Mi piace, si comporta in modo molto rispettoso…Mi sorprende e mi fa pensare».
Nonostante il suo impegno per il cambiamento, Ai Weiwei si chiede se sia davvero possibile cambiare il mondo, considerando la persistenza della violenza e delle ingiustizie nella società contemporanea. La mostra rappresenta un’occasione per esplorare le tappe e i temi della sua carriera artistica, suscitando interrogativi sul ruolo dell’arte nel mondo di oggi e sul futuro dell’umanità.
La mostra di Ai Weiwei alla Galleria Continua di San Gimignano sarà visitabile fino all’1 settembre 2024.
ho incontrato a Roma AI Weiwei impegnato in un Mostra alle Terme di Diocleziano, ed al Teatro dell’Opera come regista della TURANDOT, ospite d’onore l’Ambasciatore Cinese in forma ufficiale con la moglie
abbiamo parlato del padre AI QING una figura importante ai tempi della rivoluzione al fianco di MAO-più tardi incarcerato ha letto il vangelo e si è convertito-Nascono così alcune sue poesie come la Morte del NAZARENO pubblicate e tradotte in ITALIANO in un raro volumetto che ho domato al figlio AI Weiwei nell’incontro romano, come il padre AI ama molto la poesia-