Il progetto espositivo Three Books on Memory di Alejandro Cesarco, ospitato presso la galleria Raffaella Cortese di Albisola, è un viaggio concettuale che riflette sulle metodologie di documentazione e narrazione del tempo. Attraverso la memoria, Cesarco ci invita a esplorare il fragile confine tra ciò che ricordiamo e ciò che dimentichiamo, ponendo domande cruciali sulla natura della memoria stessa: è qualcosa che possediamo o qualcosa che inevitabilmente perdiamo nel tempo?
Nato a Montevideo nel 1975, Alejandro Cesarco vive e lavora tra New York e Madrid e ha esposto in sedi come il MoMA, il Guggenheim e la Tate Modern. La sua pratica artistica è caratterizzata da una profonda attenzione verso forme di scrittura frammentarie e minori, come liste, diari e, soprattutto, note a piè di pagina. È proprio con queste ultime che Cesarco ha sviluppato la serie Footnotes, iniziata nel 2006 e al centro del progetto espositivo di Albisola. In questa serie, le pareti della galleria si trasformano in pagine di un libro inesistente, in cui le note a piè di pagina, tratte da libri immaginari, cercano di chiarire un testo che non è mai stato scritto. Questo gioco tra presenza e assenza diventa il fulcro della riflessione di Cesarco, che utilizza queste “assenze” per esplorare il modo in cui la memoria si costruisce e si perde.
La galleria Raffaella Cortese, aperta recentemente in Liguria, fa da cornice ideale a questo progetto site specific di Alejandro Cesarco. Per la gallerista, Albisola rappresenta un luogo profondamente legato alla propria storia personale, rendendo questa esposizione ancora più intima e risonante. Le tre opere esposte, frutto di un dialogo continuo tra l’artista e lo spazio, indagano il ruolo della finzione nel processo di ricostruzione dei ricordi. Cesarco sfida lo spettatore a riflettere: ricordiamo davvero ciò che viviamo o costruiamo una versione romanzata del passato?
Cesarco continua a interrogarsi sulla natura della narrazione e della memoria. Le sue opere non offrono risposte definitive, ma aprono varchi di riflessione, invitando lo spettatore a confrontarsi con l’incertezza del ricordo, con l’illusione della chiarezza e con l’inquietudine della dimenticanza.
Tra progetti ad alta quota e una mostra diffusa di Maurizio Cattelan, il programma del 2025 della Gamec si estenderà…
Lo spazio extra del museo MAXXI di Roma ospita un progetto espositivo che celebra la storia della Nutella, icona del…
Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…
Come non luogo non sono male: Fattoria Vittadini celebra 15 anni con uno spettacolo che intreccia potere, fragilità e condivisione,…
Traffic Gallery ospita, fino al prossimo 22 febbraio, “Middle Way”, una mostra variegata ed emozionale in cui il segno, la…
Tra habitat post-apocalittici e futuri misteriosi: la prima personale di Davide Allieri alla Triennale di Milano fino al 19 gennaio…