Categorie: Mostre

‘Alla Natura. L’azione artistica come ultimo rito magico e salvifico’, a Palazzo San Giacomo, Russi

di - 9 Agosto 2022

Fino al 25 settembre a Russi, in provincia di Ravenna, la mostra collettiva “Alla Natura. L’azione artistica come ultimo rito magico e salvifico”, a cura di Alessandra Carini, con l’assistenza alla curatela di Benedetta Pezzi, porta a Palazzo San Giacomo opere di Andreco (Italia,1978), Borondo (Spagna, 1989), Daniele Cabri (Italia, 1965), DEM (Italia, 1977), Oscar Dominguez (Argentina, 1970), Gola Hundun (Italia, 1982), Monika Grycko (Polonia, 1970), Chiara Lecca (Italia, 1978), Margherita Paoletti (Italia, 1990), Joseph Beuys (Germania, 1921-1985).

«Nel 1975 il Comune di Russi acquista palazzo San Giacomo, che diventa sede di eventi artistici e musicali. Nel 2021 vengono iniziati i lavori di ristrutturazione del piano terra, trasformando le varie stanze in sale espositive. Per celebrare questo nuovo percorso di Palazzo San Giacomo, il Comune di Russi, con l’Assessorato alla Cultura, ha incaricato Alessandra Carini di MAG | Magazzeno Art Gallery di organizzare la mostra inaugurale, in dialogo con il murales che Zed1 ha realizzato nel nuovo spazio di aggregazione giovanile dedicato a skateboard e arte urbana, promosso dal Comune stesso e organizzato da Marco Miccoli di Bonobolabo. L’inaugurazione della mostra avrà luogo sabato 18 giugno. L’intera mostra sarà dedicata all’artista argentina Hyuro, recentemente scomparsa», hanno spiegato gli organizzatori.

Alla Natura. L’azione artistica come ultimo rito magico e salvifico, exhibition view, 2022, Palazzo San Giacomo, Russi (Ravenna)

Il progetto espositivo

«Quella che è stata ideata non è una mostra, o perlomeno non solo: «pensiamo – ha spiegato la curatrice, Alessandra Carini – che non si possa prescindere dagli avvenimenti che tuttora, e sempre di più, attanagliano le nostre vite. Non avendo particolari speranze nei confronti della politica, ma neanche nel singolo individuo, idealmente ci affidiamo a quella che, paradossalmente, potrebbe essere l’unica cosa che ci salverà: una magia. Un ultimo gesto disperato che contiene dentro di sé la speranza più genuina e primordiale», si legge nel comunicato stampa.

«L’opera d’arte e l’azione artistica, diventano così riti propiziatori e atti sciamanici, che richiamano gli Spiriti della Natura a protezione di questo mondo ormai perduto. Sotto l’influenza dell’artista-sciamano per eccellenza Joseph Beuys e prendendo spunto dalla Psicomagia di Alejandro Jodorowsky, è stato selezionato un gruppo di artiste e artisti che per gli organizzatori rappresentano al meglio questi concetti».

«Le artiste e gli artisti selezionati hanno tutti un legame con il territorio, alcuni per aver operato direttamente nel tessuto rurale e urbano attraverso festival o performance, altri per aver preso parte a Equidistanze, residenze artistiche che si svolgono a pochi chilometri da Russi e coordinate dallo stesso team curatoriale. In tutte le loro ricerche ritroviamo quegli elementi alchemici che costituiscono il cuore di questo progetto. Andreco, Borondo, DEM e Gola Hundun sono artisti provenienti dalla street art, molto conosciuti a livello internazionale e impegnati in ricerche di carattere ambientale e storico. Oscar Dominguez, land artist, lavora con materiale organico che reperisce sul territorio; Chiara Lecca, rappresentata dalla galleria Fumagalli di Milano, da anni focalizza la sua ricerca sulla relazione tra uomo e natura per farne emergere le contraddizioni; Grycko porta l’uso della ceramica al suo estremo con le sue creature zoomorfe, mentre Paoletti, con un linguaggio illustrativo estremamente contemporaneo attrae lo spettatore più giovane. Daniele Cabri, allievo di Cristobal Jodorowsky, da anni è impegnato nella ricerca di simboli e riti ancestrali. Joseph Beuys, artista tedesco famoso in tutto il mondo, con la sua Difesa della Natura è il seme dal quale questo percorso espositivo nasce e cresce».

Alla Natura. L’azione artistica come ultimo rito magico e salvifico, exhibition view, 2022, Palazzo San Giacomo, Russi (Ravenna)

«Le opere sono tutte site specific e comprenderanno installazioni indoor, performance (con conseguenti documentazioni video da inserire nel percorso), interventi che agiscono sull’edificio del palazzo, come nel caso di Oscar Dominguez che dialogherà con gli spazi del primo piano nel totale rispetto della storia dello stesso».

«Palazzo San Giacomo rappresenta un luogo di ricordi di infanzia – ha affermato la Sindaca di Russi, Valentina Palli –, è il luogo dei concerti e delle persone festanti. È un luogo di identità e di memoria, di storia. Il Palazzo è un luogo di rifugio, tale fu durante la guerra e porta i segni dei combattenti canadesi. San Giacomo è un atelier d’arte, il ricordo di Mattia Moreni e le sue pennellate ancora oggi lo impreziosiscono. Con questo intento il Palazzo è stato oggetto, negli ultimi tre anni, di un importante progetto di restauro e risanamento di alcune stanze. Un intervento che ha voluto e dovuto essere delicato, armonico, in sintonia con il Palazzo e la Sua storia. Riaprirne le stanze alla cittadinanza, in un progetto che dovrà avere lungimiranza di visione e di respiro, rappresenta per me un momento di gratitudine per il lavoro svolto e di sfida per il futuro. Perché San Giacomo è anche questo, una sfida: nelle sue dimensioni, nella sua storia, nel suo essere intrinsecamente poliedrico. È con questo sguardo, amorevole e curioso, che ci riaffacciamo alle sue stanze. Speranzosi di poterne preservare il valore, intimamente convinti del fatto che San Giacomo saprà stupirci, ancora una volta».

Alla Natura. L’azione artistica come ultimo rito magico e salvifico, exhibition view, 2022, Palazzo San Giacomo, Russi (Ravenna)

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