Categorie: Mostre

Alphonse Mucha torna a Firenze

di - 4 Dicembre 2023

Venuto in visita a Firenze nel 1885, Alphonse Mucha rimase così colpito dalla Cupola del Brunelleschi, al punto da scriverne al proprio mecenate dicendo che non l’avrebbe mai più dimenticata. Oggi l’artista ceco torna idealmente a Firenze con una mostra celebrativa della sua grandezza che offre anche interessanti spunti di riflessione sulla grafica e la cartellonistica e sul ruolo della donna nella società di fine Ottocento e inizio Novecento. Peraltro, l’arte rinascimentale non dovette essere indifferente a Mucha, nelle opere del quale non è difficile scorgere rimandi alle donne dipinte dal Botticelli, ovviamente con una rielaborazione senza precedenti che emoziona per originalità, eleganza, riconoscibilità.

Alphonse Mucha, Autoritratto in camicia slava nel suo studio di Parigi, c.1898. Stampa digitale su carta,18×13 cm. © Mucha Trust 2023

Non a caso, Sara Bernhardt, grande attrice teatrale e musa di Mucha, scrisse all’artista:«Mio caro Mucha, mi chiedete di presentarvi al pubblico parigino. Bene, caro amico, seguite il mio consiglio: esponete le vostre opere ed esse parleranno per voi, io conosco il mio caro pubblico francese. La delicatezza del vostro disegno, l’originalità delle vostre composizioni, i bei colori dei vostri quadri e manifesti – tutto questo li sedurrà, e dopo la vostra esposizione predico la vostra fama. […]». Questa lettera, riportata su uno dei pannelli della mostra, fu indubbiamente profetica e l’allestimento espositivo ripercorre le tappe dei successi di Mucha a Parigi, delle sue opere sia come cartellonista teatrale, sia come grafico pubblicitario per lo Champagne Moët & Chandon, per la Nestlè o per marchi di sigarette, biscotti e profumi, tutti accomunati (in etichette, scatole e poster) dal suo inconfondibile stile.

Alphonse Mucha, Chocolat Idéal, 1897. Litografia a colori, 117×78 cm. © Mucha Trust 2023

E ancora, di sala in sala, si prosegue osservando gli studi per il capolavoro dell’Epopea slava, realizzato lungo quasi venti anni, dopo il suo ritorno a Praga nel 1910; poi le sculture e alcune delle illustrazioni per Le Pater, il libro a tema religioso, uscito a Parigi il 20 dicembre 1899, anch’esso esposto insieme ai disegni preparatori e a molte delle opere di Mucha durante l’Esposizione Internazionale di Parigi del 1900 che divenne ulteriore occasione di celebrazione del suo genio. Particolare curioso è il fatto che all’Exposition Universelle d’inizio Novecento partecipò anche l’Istituto degli Innocenti, sede attuale della mostra, grazie a una campagna fotografica affidata allo studio Brogi che valse all’istituzione fiorentina il Gran Prix della giuria e la medaglia d’ordo come miglior brefotrofio d’Europa.

Alphonse Mucha, Disegno tessile. Donna che tiene in mano una margherita, 1900. Tessuto, 60×78,5 cm. © Mucha Trust 2023

Nel percorso espositivo, risulta indubbiamente affascinante il raffronto tra le fotografie realizzate dall’artista e le opere ad esse collegate: è possibile cogliere sia la rielaborazione di paesaggi marini, sia il modo in cui, partendo dalla posa della modella, l’immagine veniva riletta e modificata per poi diventare una delle indimenticabili figure femminili di Alphonse Mucha. Ancora: all’interno della mostra, una sezione è dedicata al raffronto tra i lavori dell’artista ceco e quelli di Galileo Chini, artista toscano e protagonista dell’Art Nouveau in Italia, di cui è possibile ammirare disegni, ceramiche e dipinti.

In esposizione sono presenti centosettanta opere tra manifesti, libri, disegni, dipinti, fotografie, decorazioni tra cui si trovano anche autentiche perle come i due ventagli disegnati da Mucha o le foto d’epoca e i disegni preparatori della boutique Fouquet a Parigi.

La mostra è realizzata con il patrocinio del Comune di Firenze e dell’Ambasciata della Repubblica Ceca e organizzata in collaborazione con Mucha Foundation e In Your Event by Cristoforo ed è curata da Tomoko Sato con la collaborazione di Francesca Villanti.

Alphonse Mucha, Langage des Fleurs – Plate 35 Album de la Decoration, c.1900. Litografia a colori, 47×57 cm. © Mucha Trust 2023

Condividi
Tag: Alphonse Mucha Comune di Firenze Fondazione Mucha Francesca Villanti Museo degli Innocenti di Firenze Tomoko Sato

Articoli recenti

  • Attualità

Arte, cultura e sorprese fuori dal comune per Natale: 10 idee regalo da exibart

Esperienze, cataloghi, libri, alberi: le idee per i regali di Natale 2024 a tema arte e cultura, scelti dalla redazione…

19 Dicembre 2024 16:40
  • Musei

Più grande e più accogliente: il nuovo Museo dell’Opera del Duomo a Firenze

Via libera al progetto per il nuovo Museo dell’Opera del Duomo, commissionato dall’Opera di Santa Maria del Fiore a Guicciardini…

19 Dicembre 2024 16:30
  • Progetti e iniziative

Kora Day, una giornata di arte contemporanea e musica nel cuore della Puglia

A Castrignano de’ Greci, lo spazio KORA promuove una giornata dedicata alla creatività contemporanea, con le installazioni di Ludovica Carbotta,…

19 Dicembre 2024 15:51
  • Mercato

Sotheby’s ha venduto una tavola dei Dieci Comandamenti per oltre $ 5 milioni

Ha circa 1500 anni e per decenni è stata usata come pavimentazione all'ingresso di una casa, con l'iscrizione rivolta verso…

19 Dicembre 2024 13:46
  • Teatro

Individualità in chiaroscuro, nel Macbeth di Jacopo Gassmann a Napoli

Al Teatro Mercadante di Napoli, debutta la rilettura di Jacopo Gassmann del Macbeth shakespeariano: un ritratto in chiaroscuro di un’individualità…

19 Dicembre 2024 13:20
  • Progetti e iniziative

Il 2024 della cultura in numeri: una difficile risalita post-pandemica

MiC, “Partecipazione 2023 ai livelli pre-Covid”. Presentato il volume Minicifre della cultura 2024: dati e analisi su domanda, offerta e…

19 Dicembre 2024 12:11