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‘Anatomia Umana’ di Salvatore Astore: l’omaggio di Mazzoleni a Torino
Mostre
di redazione
Mazzoleni ha donato il gruppo scultoreo di Salvatore Astore Anatomia Umana alla Città di Torino. «Le opere – ha spiegato la galleria – appositamente studiate e realizzate per instaurare un dialogo con lo spazio urbano circostante» e sono collocate in modo permanente nel cuore della città di Torino, in corso Galileo Ferraris, all’incrocio con via Cernaia.
«Questo intervento artistico site-specific – ha proseguito la galleria – partecipa alla rivalutazione di uno spazio pubblico e si erge a modello di sinergia tra pubblico e privato. Grazie alla collaborazione tra la galleria Mazzoleni e le istituzioni pubbliche, il sito riqualificato si presenta come nuovo punto di riferimento e felice esempio di arte pubblica a beneficio dei cittadini e dei visitatori del capoluogo piemontese».
Il progetto espositivo, ideato come omaggio a Leonardo da Vinci in occasione del quinto Centenario della sua morte, è realizzato in collaborazione con la Città di Torino, sotto il coordinamento dell’Ufficio Arte Pubblica e con i patrocini della Regione Piemonte e della Città Metropolitana di Torino.
Anatomia Umana
L’artista, ha ricordato la galleria, «profondamente affascinato fin dall’inizio della sua carriera dai disegni anatomici di Leonardo da Vinci, a partire dal 1985 incentra il suo lavoro sulla produzione di sculture antropomorfe in ferro saldato verniciato e successivamente in acciaio inox».
«Anatomia Umana, – ha raccontato Salvatore Astore – questo recente mio lavoro scultoreo in cui volutamente risaltano due enormi fori sagomati a forma di calotta cranica, è – a mio modo di vedere – la traduzione plastica di concetti come materia, peso, forma, vuoto che ho sempre indagato nel mio fare scultura».
«Il gruppo scultoreo Anatomia Umana – ha proseguito la galleria – è composto da una coppia di sculture verticali in acciaio inox satinato di oltre cinque metri di altezza. La dimensione degli spazi concavi interni delle sculture, in contrapposizione alle superfici convesse esterne) si impone come protagonista e si inserisce all’interno di una dinamica dove l’alternanza tra vuoto e pieno viene scandita dal nostro immaginario. L’artista, in una sapiente retorica concettuale, sperimenta geometrismo e volumi, giungendo a una frontiera labile dove svanisce l’intervento umano e prosegue quello della natura, dando nascita a nuove forme, nuove anatomie».
Le parole di Davide Mazzoleni
Come è nato il progetto per la città di Torino?
«Il progetto per la Città di Torino Anatomia Umana di Salvatore Astore è frutto di una progettualità pluriennale, che nelle circostanze recenti ha rappresentato una vera e propria sfida, che finalmente prende forma. Abbiamo fin dal principio pensato ad Astore, con il quale il nostro viaggio è iniziato molti anni fa. Si tratta per la galleria di un primo intervento di arte pubblica e dopo il grande successo riscontrato sia da parte delle Istituzioni sia da parte dei cittadini stessi, auspichiamo che questo grande progetto possa rappresentare la prima tappa di una serie proficua di interventi significativi per la Città e per la nostra galleria, in una sinergia vincente tra privato e pubblico».
Qual è il rapporto tra la galleria e gli interventi di arte pubblica?
«La galleria ha sempre avuto un’attenzione particolare verso l’arte pubblica. Anatomia Umana è il risultato di un progetto ideato qualche anno fa e siamo molto grati alla Città di Torino di essere stata ricettiva a tale proposta. Ci auguriamo che la nostra galleria, attraverso questi progetti, possa diventare punto di riferimento di fruizione artistica e culturale all’interno della città, in grado di offrire un significativo sostegno al servizio dell’arte contemporanea. A questo proposito segnaliamo la partecipazione della galleria al convegno sul tema “Arte urbana a Torino” che si terrà martedì 14 dicembre alle ore 16.30 presso Palazzo Madama a Torino e in occasione del quale sarà presentato il libro d’artista Anatomia Umana di Salvatore Astore».
Nel comunicato stampa si legge che il gruppo scultoreo di Salvatore Astore “Anatomia Umana” è stato «appositamente studiato e realizzato per instaurare un dialogo con lo spazio urbano circostante». Attraverso quali caratteristiche favorisce questo dialogo?
«Il progetto site-specific è stato appositamente studiato dall’artista in sinergia con l’ambiente circostante: le sculture diventano dei segni plastici che valorizzano esteticamente l’inizio della lunga prospettiva dove svetta sullo sfondo il monumento a Vittorio Emanuele II. La monumentalità e l’essenzialità organica della materia instaurano un rapporto dialettico con il paesaggio urbano e naturale che le circonda, divenendo per i cittadini un nuovo punto di riferimento all’interno del panorama urbano della città».
Quali sono i vostri prossimi progetti espositivi?
«Attualmente è in corso dal mese di novembre presso la galleria di Torino la mostra “Marinella Senatore: Make it Shine” che sta ricevendo un notevole successo presso pubblico e critica. Il progetto espositivo sarà trasferito in primavera presso la sede di Londra. Stiamo dedicando uno spazio sempre più ampio all’arte contemporanea e in tale prospettiva non mancheranno prossimamente mostre dedicate ai nostri artisti contemporanei – italiani e stranieri -, oltre alla proposta dedicata ai Maestri del Novecento che da sempre caratterizza la nostra galleria».