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Cavalli, volpi, aquile e poi elefanti, antilopi e pantere. Non possono mancare i gatti ma anche gufi in tunica e altri volatili vestiti da serata al teatro. Sono gli animali che hanno letteralmente scritto la storia dell’arte, attraverso le interpretazioni personali dei grandi Maestri, dalla figurazione all’astrazione. E proprio a questo legame indissolubile, tra rappresentazione e mondo naturale, è dedicata la “Animalia, disegni su carta dal XVIII al XXI secolo”, mostra in apertura a Roma, il 26 maggio 2023, in occasione dei 25 anni di attività della galleria di Paolo Antonacci, in via Alibert 16.
La prima galleria era in via del Babuino e aprì nel 1998. Proveniente da una lunga tradizione di antiquari romani, Paolo Antonacci ha lavorato per oltre 20 anni nelle gallerie di Roma e Londra appartenenti a suo padre Giuseppe, antiquario internazionale. La sua attività di gallerista si è sempre concentrata, in particolare, sul genere del Vedutismo italiano, con una predilezione per i paesaggi romani, ponendo attenzione anche agli artisti dell’epoca Simbolista, alle sculture in marmo e alle opere su carta prodotte nel XIX secolo.
In occasione della mostra di prossima apertura, saranno esposti 60 disegni raffiguranti animali, «Provenienti dalla collezione privata di un gentiluomo romano», che riportano il tratto ancora fresco, prezioso e sempre libero, di artisti quali Eugène Delacroix, Paul Gauguin, Henri de Toulouse-Lautrec, Paul Klee, René Magritte, Man Ray. E poi degli italiani Duilio Cambellotti, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Filippo de Pisis, Antonio Ligabue, Afro Basaldella, Domenico Gnoli, Colette Rosselli – nota illustratrice che fu moglie di Indro Montanelli – fino al contemporaneo Pietro Ruffo e molti altri ancora. Disegni tutti rigorosamente con cornici in legno di ciliegio di gusto Biedermeier, mai esposti al pubblico fino a oggi nella loro totalità.