Categorie: Mostre

Arturo Martini e Alessandro Teoldi in dialogo per Savona capitale della cultura 2027

di - 30 Marzo 2024

In occasione della candidatura della città di Savona a Capitale italiana della Cultura 2027, Fondazione Museo della Ceramica di Savona, dal 22 marzo al 19 luglio 2024, ospiterà due esposizioni che si legano per tematica e tecnica. Apre al pubblico Arturo Martini. La trama dei sogni. Tessuti, ceramiche, dipinti, un progetto espositivo promosso dall’associazione Lino Benzoni e da Fondazione Museo della Ceramica di Savona, a cura di Carla Bracco, con la collaborazione di Magda Tassinari e Donatella Ventura. In contemporanea, nei medesimi spazi, la mostra Essere uno. Tessuti e ceramiche di Alessandro Teoldi, a cura di Luca Bochicchio e Daniele Panucci. Il tutto diviene un viaggio materico, un dialogo costante tra le opere e i due autori che legano la loro produzione artistica con le ceramiche di Savona, i laboratori artigianali di Albissola e le lavorazioni tessili. Tessuti, sculture e sogni si mescolano con l’identità, l’identità di un territorio che punta sul suo passato storico, le personalità in transito e le nuove contaminazioni.

Arturo Martini. La trama dei sogni. Tessuti, ceramiche, dipinti, veduta della mostra, Savona, 2024, Ph. Jorge Felix Diaz Urquiza
Arturo Martini. La trama dei sogni. Tessuti, ceramiche, dipinti, veduta della mostra, Savona, 2024, Ph. Jorge Felix Diaz Urquiza

«Tutte le opere d’arte hanno lo stesso diritto di mettersi al poggiolo dell’universo. La loro grandezza è perché sono arrivate a sporgersi dal poggiolo dell’infinito», scrive Arturo Martini nel 1944. Questa frase, apripista della mostra, forse non è mai stata così tanto attuale come lo è adesso. La trama dei sogni è un progetto espositivo che nasce da un inatteso e alquanto eccezionale ritrovamento di alcune opere tessili, dei tappeti decorati di Martini, in cui segni, colori e storie si intrecciano per generare nuovi sogni.

Arturo Martini. La trama dei sogni. Tessuti, ceramiche, dipinti, veduta della mostra, Savona, 2024, Ph. Jorge Felix Diaz Urquiza
Arturo Martini. La trama dei sogni. Tessuti, ceramiche, dipinti, veduta della mostra, Savona, 2024, Ph. Jorge Felix Diaz Urquiza

La riscoperta, avvenuta proprio a Savona, di queste opere tessili inedite di Arturo Martini, conosciute finora solo tramite disegni preparatori e testimonianze scritte, mostra una nuova giocosità, dove il colore e la trama tessile diventano un tutt’uno. Centrale è l’opera Il Veglione (1929-1930) per comprendere le vibrazioni fiabesche e ludiche dell’intera mostra. Sebbene la mostra, La trama dei sogni, sia un progetto espositivo del ritrovamento, essa è anche una retrospettiva fiabesca e onirica. I concetti del sogno, dell’attesa, dell’infanzia e del gioco si possono ritrovare nell’intero percorso espositivo. Ecco allora che si accostano opere animalesche, tappeti in lana dai colori tenui, innumerevoli opere a tema bagnanti e quelle a tema giochi d’infanzia e spettacolo. Il tutto si conclude con una grande scultura in bronzo, Il sonno, che ritrae una donna distesa, rilassata, persa tra ricordi e sogni.

Arturo Martini. La trama dei sogni. Tessuti, ceramiche, dipinti, veduta della mostra, Savona, 2024, Ph. Jorge Felix Diaz Urquiza
Arturo Martini. La trama dei sogni. Tessuti, ceramiche, dipinti, veduta della mostra, Savona, 2024, Ph. Jorge Felix Diaz Urquiza

Martini sosteneva che «La forma ha esistenza nella materia» e dunque sceglie la forma più aspra e solida per i grandi temi sulla società, mentre usa quella più tenera e flessibile per le favole e i sogni, questi ultimi spesso affidati alla ceramica, ma anche, come dimostrano le scoperte savonesi, al tessuto di lana a nodi.

Si accostano alle opere di Martini quelle contemporanee di Alessandro Teoldi. Dal titolo Essere uno si racconta l’intimità, l’essere soli e polimorfi. La connessione materica tra le due mostre è evidente, anche in quest’ultima le opere tessili e in terracotta invadono lo spazio, lo riempiono e lo dispongono. Ma sono realmente in dialogo con le opere di Martini? Teoldi racconta di un sogno identitario, in cui l’essere si perde, si mischia e si disperde. Si mostrano opere altre, che sfuggono alla narrativa visiva e si gettano in quella espressiva.

Essere uno. Tessuti e ceramiche di Alessandro Teoldi, veduta della mostra, Savona, 2024, Ph. Jorge Felix Diaz Urquiza
Essere uno. Tessuti e ceramiche di Alessandro Teoldi, veduta della mostra, Savona, 2024, Ph. Jorge Felix Diaz Urquiza

Le piccole opere in terracotta raccontano di momenti intimi, di solitudine e di sussistenza. Con forme monumentali ma dalle dimensioni ridotte, si mostrano uomini che si baciano, soggetti ripiegati su sé stessi, coricati, messi in disparte e isolati. Si mostrano scorci di vita, di tempo passato che si mischiano a ricordi.

Essere uno. Tessuti e ceramiche di Alessandro Teoldi, veduta della mostra, Savona, 2024, Ph. Jorge Felix Diaz Urquiza
Essere uno. Tessuti e ceramiche di Alessandro Teoldi, veduta della mostra, Savona, 2024, Ph. Jorge Felix Diaz Urquiza

Le opere tessili, invece, diventano un intreccio di esperienze, un luogo dove corpi altri si cuciono e i giudizi si sospendono. Corpi su corpi si fondono e i colori delle pitture senza pittura, dei collage tessili, diventano altro e moltiplicano i significati. C’è un’opera, Talking in bed (2022), che mostra quei significati, li svela e sottolinea i silenzi. Se in Martini il sogno sembra essere centrale, qui vi è la sottrazione del sogno, un’evasione dall’effimero dove tutto diviene concreto, vicino a noi, estremamente tangibile.

Essere uno. Tessuti e ceramiche di Alessandro Teoldi, veduta della mostra, Savona, 2024, Ph. Jorge Felix Diaz Urquiza
Essere uno. Tessuti e ceramiche di Alessandro Teoldi, veduta della mostra, Savona, 2024, Ph. Jorge Felix Diaz Urquiza

Essere uno e La trama dei sogni sono più di due mostre in dialogo, sono due momenti intimi che si giustappongono e che evidenziano discrepanze. Entrambe le mostre appaiono come sospese nello spazio e nel tempo, divise per poetica e tematica; tuttavia, rimangono in un costante dialogo tecnico e formale dove la materia è il loro punto di giunzione.

Essere uno. Tessuti e ceramiche di Alessandro Teoldi, veduta della mostra, Savona, 2024, Ph. Jorge Felix Diaz Urquiza

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