11 gennaio 2024

Orsi: alla Galleria dell’Incisione di Brescia, una mostra sull’amore per gli animali

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Alla Galleria dell’Incisione di Brescia, una mostra delicata e spiazzante sul tema degli animali, compagni di vita e soggetti nell’arte e nella letteratura, da Dino Buzzati a Bruno Munari

Lorenzo Mattotti

Orsi: una mostra “spiazzante”, delicata ed elegante, sul filo dell’amore della gallerista – e della Galleria dell’Incisione, a Brescia – per il tema degli animali, compagni di vita e soggetti nell’arte. Non ci sono infatti “ismi” da evocare per catalogare le opere così esposte, perché la sensazione è di essere coinvolti nel gioco, nella libertà di un processo, non di ritorno all’infanzia ma di scioglimento dai preconcetti attraverso l’infanzia che si porta sempre nel cuore.

E qui giocano il loro ruolo le opere nella sala al primo piano, degli artisti storici della galleria dal ‘900 a oggi, con figure che sembrano essere sempre aleggiate nei nostri pensieri: orsi che giocano, vivono e si (ci) guardano, in disegni, grafiche, dipinti di Giorgio Maria Griffa, Max Klinger, Franco Matticchio, Richard Muller, Bruno Munari, Guido Scarabottolo, Elena Tognoli, Pia Valentinis; di grande qualità, o meglio, come direbbe il bambino inquilino della nostra testa, molto belle.

Dino Buzzati

Il cuore della mostra si svolge nelle sale al piano terra dove il contatto visivo con il giardino fa da sfondo al tema della natura dell’evento. È il racconto di due genesi: quella che portò Dino Buzzati al racconto de La famosa invasione degli orsi in Sicilia e quella dell’omonimo film di animazione di Lorenzo Mattotti. Sono i disegni a pastello “parlanti” con cui Buzzati sviluppa la favola, che prima aveva narrato a voce ai nipoti, dove scrive di pugno i testi, come didascalie, sotto alle scene animate da orsi, animali, uomini, colti nell’azione in paesaggi “metafisici” e fantastici.

Il tratto quasi geometrico dei personaggi disegnati da Buzzati prende volume nei disegni preparatori di Mattotti, pronti a muoversi poi nel film. Le figure degli orsi nascono qui come bozzetti di sculture, con tratti immediati e poi con l’aggiunta di giochi d’ombra, che parlano dello sviluppo verso l’animazione; le ombre studiano l’autorevolezza del protagonista orso, ma subito dopo lui…balla, assieme ai compagni, anzi ai fratelli. I disegni delle danze della comunità degli orsi diventano poi il leitmotiv del film, che è visibile in galleria su computer, ma che è proprio il caso di vedere per intero, essendo rintracciabile ad esempio su una piattaforma TV.

Lorenzo Mattotti

È una favola non volta a reprimere e spaventare il bambino che alberga in noi (come nei fratelli Grimm) ma a farlo vivere, parlando di tolleranza, libertà, condivisione, pace e, diciamolo pure, di bontà. Il lavoro di Mattotti, già nei disegni preparatori, è fedele seguace dei contenuti etici e al tempo stesso ironici di Buzzati: orsi che scendono fra gli uomini, ne vengono contaminati in termini di difetti e cupidigia ma ristabiliscono l’ordine “naturale” e solidale, redimendo sé stessi e gli uomini per tornare alle loro montagne, in paesaggi dai colori saturi modellati nell’aria dal volume delle ombre e dalla grafica immaginifica. Lavori “garbatamente geniali”, che richiamano e trasmettono la libertà intellettuale degli artisti nell’invitare ad una ricerca di valore e sentimento.

A cura di Chiara Padova e Lorenzo Viganò, la mostra Orsi sarà visitabile alla Galleria dell’Incisione di Brescia fino all’11 febbraio 2024.

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