Categorie: Mostre

Chi è l’ors* di Simon Fujiwara?

di - 17 Giugno 2021

Nel Podium della Fondazione Prada a Milano, Simon Fujiwara (Londra, 1982) ha creato un labirinto di cartone e materiali riciclati, un mondo fatto di collage, disegni, sculture e video, il cui protagonista è Who: un* ors*, così descritto poiché Who non ha un’identità definita. Tema centrale della mostra è l’indagine della moltitudine di elementi che costituiscono l’espressione di sé dell’ors*, e per estensione di tutti gli individui.

Simon Fujiwara Sculptures for “Who the Bær”, 2020, Courtesy the artist; Dvir Gallery, Tel Aviv/ Brussels; GioMARCONI, Milan; Taro Nasu, Tokyo; Esther Schipper, Berlin Photos © Jörg von Bruchhausen

Le pareti curve dell’installazione creano, in pianta, la sagoma dell’ors* ed invitano a seguire, curva dopo curva, la storia di Who attraverso una narrazione tridimensionale e multimediale. La mostra si apre con un grande libro di favole che riassume i temi trattati all suo interno, come un trailer di ciò che attende il visitatore lungo tutto il percorso, che ha inizio con la nascita del protagonista: la prima bozza. In questa sezione Who, cartoonesco personaggio per bambini, è ancora un disegno incompiuto, è l’archetipo dell’infanzia e di tutto ciò che ancora deve crescere ed evolvere. Qui Fujiwara sposta la narrazione da favolistica a contemporanea: il personaggio, infatti, non può essere slegato dalle logiche capitalistiche del mondo odierno, non è solo un disegno ma anche creazione di un brand, che ricorda Walt Disney e del suo impero. Quello che sembrava l’inizio felice di una favola è realmente la raffigurazione delle assurde logiche contemporanee e della distopia dell’ipercapitalismo. Questo il dualismo sottotraccia di tutta l’esposizione.

Simon Fujiwara, ph. Andrea Rossetti

Collocata al centro segue la sezione più importante, riguardo l’identità sessuale e di genere. Collage e immagini, in cornici azzurre per il maschile e rosa per il femminile, mischiano elementi infantili e immagini falliche, schizzi a matita colorata e parole stereotipate sui due generi. “Attraverso la lente di Who the Bær gli stereotipi sono al contempo preservati e rovesciati”, l’estetica innocente e spontanea si scontra con immagini esplicite per creare un glitch cognitivo, una riflessione sul bombardamento visivo e mediatico a cui si è sottoposti, soprattutto attraverso i social media. Ed è proprio accanto che si trova la scultura Who’s in the Mirror?, lo specchio, icona delle più note fiabe, è esautorato dalla sua funzione riflettente e, al posto di specchiarvisi, lo spettatore viene accolto dalle domande fondanti sulla sua identità: Who is Who? – tradotto – Chi è chi?
Attorno a questo nucleo centrale ruotano, come satelliti, altre sezioni minori dedicate allo schieramento politico e al credo religioso. Nella prima, come in un universo parallelo, il Whoniverse, viene rappresentata la grottesca campagna elettorale -colori repubblicani e democratici – di Who, candidato a presidente. Nella seconda, una cattedrale in legno, all’interno della quale troneggia un grande punto di domanda, è sovrastata da una riproduzioni di iconografie bibliche dalle sembianze di orso, come la riproduzione della Pietà di Michelangelo, fino a culminare con la crocifissione di Who The Bær.

Simon Fujiwara, Drawing image for “Who the Bær”, 2020, Artwork: Simon Fujiwara / Photo: Bas Princen, Courtesy the artist

Il lavoro di Fujiwara è denso e complesso, tratta una moltitudine di temi che riflettono la capacità odierna di costruire identità e narrazioni. Grazie all’essere essere indefinito e malleabile di Who, è possibile la creazione di un mondo di totale libertà, un universo aristotelico in potenza.

Articoli recenti

  • Attualità

In Turchia, le autorità fanno chiudere una mostra sulla comunità transgender

Depo Istanbul, lo spazio d’arte fondato dal prigioniero politico Osman Kavala, aveva aperto una mostra sulla storia della comunità transgender…

18 Luglio 2024 18:40
  • Mostre

Mike Bongiorno 1924 – 2024: la mostra a Palazzo Reale di Milano

In occasione del centenario della nascita di Mike Bongiorno, a Palazzo Reale di Milano in programma una mostra dedicata al…

18 Luglio 2024 17:34
  • Mostre

Sguardi stratificati. Roma vista con gli occhi del cinema, dell’arte, della letteratura

Passeggiate romane, in corso al MAXXI fino al 10 novembre 2024, è la mostra che vede la capitale sotto la…

18 Luglio 2024 16:30
  • Arti performative

24 ore a Santarcangelo 2024, ovvero la società si mette in scena

Quando le arti performative ci fanno riflettere sull'attualità: cosa abbiamo visto in questa immersione al Santarcangelo Festival 2024, tra cambiamento…

18 Luglio 2024 12:10
  • exibart.prize

“Fuoco Rosa”: la prima mostra personale di Savina Capecci in Austria

L'inaugurazione ufficiale avrà luogo giovedì 8 agosto alle ore 19.

18 Luglio 2024 11:25
  • Arte contemporanea

Sarà Rebecca Moccia l’artista del Padiglione Italia alla Biennale di Gwangju

Rebecca Moccia è l’artista del Padiglione italiano alla 15ma Biennale di Gwangju, in Corea del Sud: presenterà una nuova tappa…

18 Luglio 2024 11:10