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“Abisso” è una esperienza espositiva site specific che l’artista campano Christian Leperino ha realizzato sul e per il Castello Aragonese di Ischia a cura di Davide Sarchioni, in collaborazione con l’Associazione “Amici di Gabriele Mattera”, sotto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, La DI Art e Terramedia. Rimandi tra presente e passato, tracce fossili del passaggio della storia umana, impronte che restano a imperitura testimonianza di vite che hanno incrociato luoghi e che da essi sono state caratterizzate e in essi hanno lasciato le loro memorie.
L’antico maniero si staglia all’ingresso dell’isola di Ischia, offrendo a tutti i segni di un passato che affonda le sue radici nei primi secoli del cristianesimo, di cui l’antica cripta medioevale e il cimitero delle monache, così come la Cattedrale dell’Assunta, la chiesa settecentesca dell’Immacolata con la sua terrazza e gli spazi del convento di Santa Maria della Consolazione sono stati teatro. Christian Leperino, docente di scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e l’Accademia di Belle Arti di Frosinone, ha realizzato una esperienza espositiva in situ, ripercorrendo idealmente tracce del passato per deporne di nuove: 80 sculture in gesso bianco di varia statura e un intervento specifico costituito da tele biaccate di bianco a significare vele a significare mura nella chiesa dell’Immacolata, in una tensione continua tra passato e presente.
Una ideale ritorno ad Itaca è ciò che anima il viaggio di tutti noi e Leperino ha espresso l’idea del viaggio- ricerca con l’istallazione principale nella Chiesa dell’Immacolata in cui una zattera composta di travi bruciate e corde idealmente salpata, dopo aver solcato antichi mari, giace sul fondo della chiesa incoronata da tra gigantesche vele. L’abisso può essere quel contesto creato dall’istallazione nella chiesa dell’Immacolata in cui abbiamo improvvisamente la sensazione di sentirci immersi, ma anche quello da cui i reperti di una antica Itaca riaffiorano sparsi tra le mura del Castello, come riemersi dal mare che è sia il mare del naufragio che il mare del ricordo. Sulle terrazze del Castello Leperino ha raggiunto il culmine poetico del percorso espositivo, ricreando antichi richiami alla terra ellenica mediante l’istallazione di statue totemiche che poste sulla terrazza a picco sul mare di fronte al Golfo di Napoli echeggiano alla Grecia, madre dei primi colonizzatori dell’isola d’Ischia, gli Eubei. Istallazione dedicata alla divinità lunare è un grande disco bianco eretto in cielo, richiamo al contrappunto tra maschile e femminile, che sul far del tramonto si incrocia con il sole quando, calando, cede il passo alla notte. Di naufraghi sono i volti impressi in calchi di gesso, monito sul pericolo scampato di chi ha avuto il coraggio di attraversare i nostri mari restando miracolosamente vivo.
“Abisso” è un inno ai sommersi e ai salvati per parafrasare l’opera di Primo Levi al cui pensiero l’artista ha dichiarato di rifarsi anche quando si è dedicato al recupero della antica Chiesa della Misericordiella nel Quartiere Sanità a Napoli dove ha dato vita all’Associazione Culturale SMMAVE.
Anna Di Corcia
Mostra visitata il 13 luglio
Dal 13 luglio all’8 settembre 2019
Christian Leperino, Abisso
Castello Aragonese Di Ischia
Orari: tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 19
Info: +39081991959, www.amicidigabrielemattera.com