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Correggio 500 anni dopo: Parma celebra Antonio Allegri
Mostre
«Nessuno meglio di lui toccò colori tanta era la morbidezza delle carni ch’egli faceva, e la grazia con che e’ finiva i suoi lavori». Così Giorgio Vasari scrive di Antonio Allegri, il Correggio, e non c’è un modo migliore per presentare uno dei massimi protagonisti della maniera moderna e che ha cambiato il volto e la storia artista di Parma e non solo.
Il progetto Correggio 500 è un percorso che unisce i grandi capolavori del maestro del Rinascimento emiliano nella città dei Farnese partendo dalla Camera della Badessa, nel Convento di San Paolo verso la cupola cupola dell’Assunzione in Cattedrale e arrivando infine al Monastero di San Giovanni con l’ascesa in Paradiso dell’Apostolo. Per celebrare il mezzo millennio della cupola di San Giovanni, il monastero benedettino ospita nell’antico refettorio un’installazione del fotografo parmense Lucio Rossi intitolata Il Cielo per un istante in terra che consente al pubblico di ammirare l’opera dell’Allegri ad altezza occhi in tutta la sua straordinaria bellezza ed eleganza permettendo, inoltre, di poter osservare dei dettagli che normalmente sono difficilmente visibili. Lucio Rossi è riuscito a ricreare il perfetto fotopiano dell’intera cupola e riproporla nella sua interezza stampando le sue fotografie su carta acquarello, una particolare materiale che permette di poter guardare le fotografie da ogni angolazione, senza alcun fastidioso riflesso, restituendo così quella grazia che caratterizza il Correggio.
Rossi ha avuto l’ispirazione di questa installazione nel 2008 quando, in occasione di Mostra Correggio, era possibile salire sulla cupola di San Giovanni grazie alle impalcature e poter ammirare, così, gli affreschi da vicino. Il Cielo per un istante in terra è un’opportunità per vedere vis a vis il Paradiso immaginato dal Correggio con Cristo e gli Apostoli che aspettano Giovanni, stupito da questa visione che gli appare davanti agli occhi. Gli Apostoli del Correggio hanno volti di pescatori, mani callose e ruvide di lavoratori, piedi che hanno camminato scalzi per una vita. Questi sono solo alcuni dei particolari “veri” dei personaggi del Correggio, persone che in vita hanno sofferto e che ora possono riposarsi nella gloria del Paradiso. Grazie a un sottofondo musicale immersivo, realizzato da artisti anch’essi di Parma, l’installazione di Lucio Rossi diventa un’esperienza coinvolgente ed emozionante, al punto che il sindaco, Michele Guerra, non esclude che possa diventare un’installazione permanente.
Correggio 500 unisce la cupola di San Giovanni con la splendida Camera della Badessa nel convento di San Paolo, presso il quale sarà offerta agli spettatori l’esperienza di Hortus Conclusus: storia e sviluppo del Monastero di San Paolo, un viaggio nel tempo che parte dalla Parma di epoca romana sino alla nascita del convento e alla realizzazione del, celebre affresco di Antonio Allegri, grazie alla realtà aumentata e alle nuove tecnologie. Infatti, con dei visori VR e dei joystick, i turisti e non solo potranno navigare all’interno dei particolari dell’affresco scoprendo dettagli e caratteristiche altrimenti invisibili.
Il Sindaco di Parma Michele Guerra, alla presentazione di Correggio 500, pone l’accento proprio sul dialogo tra gli affreschi dell’Allegri e le nuove tecnologie che enfatizzano i capolavori rinascimentali del Correggio, rinnovando l’ormai secolare dibattito sull’opera d’arte e la sua riproducibilità tecnica inaugurato da Walter Benjamin. Anche l’Assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori, incoraggia il dialogo tra arte antica e nuove tecnologie, poiché «Il digitale in cultura serve per rispettare il diritto costituzionale alla conservazione e promozione dell’arte» e ringrazia l’Amministrazione di Parma, perché in questi ultimi anni ha sempre presentato alla Regione progetti artistici e culturali sempre più interessanti e di livello nazionale. Il percorso per festeggiare il mezzo millennio dell’opera in San Giovanni è un modo anche per «valorizzare i luoghi d’arte della città e generare partecipazione perché permette ai cittadini di conoscere la propria comunità, in quanto non tutti i parmigiani conoscono gli spazi del monastero». Così l’Assessore alla Cultura e Vicesindaco Lorenzo Lavagetto.
Correggio, pittore “buono e di grazia”, ha cambiato per sempre il volto di Parma, della Val Padana e dell’Italia intera. Con la sua pittura luminosa, elegante e atmosferica ha sviluppato in Emilia un suo personale sviluppo di quella che Vasari chiamerà la maniera moderna. I suoi affreschi a Parma riprendono l’antico e lo rendono moderno. Le sue cupole aprono al Paradiso sfondando le pareti anticipando di un secolo le lezioni del barocco. Grazie a Correggio 500 e all’installazione di Lucio Rossi è possibile ammirare tutto questo e di fronte alle pitture di Antonio Allegri non si può non rimanere in silenzio per ammirare la loro bellezza.