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A Roma Galleria Lombardi ha deciso di riunire un corpus di venti lavori per dare forma alla nuova mostra “Divagazioni Materiche e Informali”, visitabile fino al prossimo 6 maggio.
Carla Accardi, Piero Dorazio, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo e Giulio Turcato sono gli artisti scelti per sviluppare un percorso articolato, che copre un ampio arco temporale, illustrativo – in maniera esaustiva – delle specificità degli artisti. Muovendo dalla formazione degli artisti, i curatori Lorenzo e Enrico Lombardi hanno saputo raccontare un percorso calandolo nel tempo odierno e enfatizzandone l’assoluta e imprescindibile attualità
Le opere esposte sono state scelte secondo la volontà di essere fedeli alla qualità pittorica e di accompagnare lo spettatore dandogli tutti gli strumenti per calarsi, approfonditamente nella ricerca artistica di ognuno di loro.
La mostra è accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo che conserva, al suo interno, un importante testo di Guglielmo Gigliotti. «Accardi e Sanfilippo hanno inventato scritture arcane, con cui vergare alfabeti segnici, monumentali nella prima, a fitte nebulose il secondo, che si distendono sul piano in architetture di pieni e vuoti. Dorazio, ha tessuto rigorose maglie grafiche e cromatiche, con cui sondare la natura felice della geometria. Perilli è giunto a mettere in scena, mediante labirinti costruttivi, quelle contraddizioni prospettiche che rendevano le sue immagini, come amava dire lui stesso, «folli». Il più bonariamente «folle» era tuttavia Turcato, che giocava con linee, punti e masse materiche, come lo faceva con la vita, senza regole precostituite, nel godimento della libertà. Ecco il nome vero della battaglia dei giovani del ’47: una battaglia per la libertà», scrive Gigliotti.
Con questa premessa, che è al contempo valido strumento per apprendere e comprendere, è innegabile che l’eco del Gruppo Forma Uno sia quantomai vivo nella produzione artistica contemporanea. Il contributo che Carla Accardi, Piero Dorazio, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo e Giulio Turcato hanno donato alla storia dell’arte si ripercuote senza soluzione di continuità fino ai giorni nostri. Afferma a tal proposito Lorenzo Lombardi: «La pittura di rottura del Gruppo Forma Uno produce ancora vibrazioni, che al momento non presentano criticità nel loro sviluppo futuro».