Categorie: Mostre

Egger-Lienz e Otto Dix. Immagini di un mondo tra le due guerre | Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum

di - 18 Ottobre 2019

“Egger-Lienz e Otto Dix. Immagini di un mondo tra le due guerre” mette a confronto per la prima volta i due artisti in un percorso attraverso oltre duecento opere, nella più vasta presentazione dei lavori di Otto Dix in Austria. La guerra è il tema intorno a cui ruota la produzione artistica di Otto Dix (Gera, 1891- Singen 1969) e Albin Egger-Lienz (Dölsach 1968- Bolzano, 1926) negli anni venti. E con immagini di guerra si apre la mostra: guerra combattuta sul campo di battaglia, guerra subita con composto dolore nei volti delle vedove, nelle Stuben tirolesi; e ancora guerra da cui riposarsi sulle brandine nel giorno di Natale, quella rappresentata da Albin Egger-Lienz.

Nessuno e tutti i destini sono racchiusi nei grandi dipinti a olio del pittore austriaco: figure plastiche, monumentali, con le spalle sempre chine sotto un peso – se non della battaglia, del lavoro, del dolore, della vita. Svuotate di ogni individualità e quindi universali, capaci di rappresentare l’umanità. Decomposizione, strazio, visioni da incubo e odore di morte e ogni inimmaginabile miseria umana è raccontata invece nella serie di incisioni di Otto Dix, “Der Krieg“ (1924).

Egger-Lienz e Otto Dix. Immagini di un mondo tra le due guerre

La guerra finisce, ma non gli orrori: lascia vedove, malati, invalidi. La seconda parte della mostra è dedicata a loro, ed è concepita, nell’ottimo allestimento di Juliette Israël, come uno spazio urbano, un incrocio di strade e vie, che i quadri di Dix popolano di figure sinistre e inquietanti. Come i veterani nei disegni “Kriegskrüppel”, 1920, (storpi di guerra): una sfilata di moncherini plurimedagliati, la cui iconografia predice sinistramente quella del regime nazionalsocialista. O come il capolavoro “Die Irrsinnige”, la pazza, dipinto nel 1925.

Le figure femminili sono ambivalenti nell’arte di Dix, che le rappresenta vedove, ma costrette a prostituirsi per disperazione: donne inquietanti, sgargianti e sguaiate, pervase più da Thanatos che da Eros. Rassegnate, il viso composto in un asciutto dolore: così sono invece le contadine rappresentate da Albin Egger Lienz („Kriegsfrauen“, 1918–22). Da segnalare però che il percorso labirintico proposto dalla mostra apre prospettive inusuali e “cornici” inaspettate sui dipinti di grande formato di Egger-Lienz, che ne rivelano costruzioni e tagli compositivi arditi. Merito della curatrice della mostra, nonché curatrice capo del Ferdinandeum, la trentottenne spagnola Helena Pereña.
C’è spazio anche per il tema dell’infanzia nei dipinti di quegli anni: la realistica delicatezza negli studi di teste di lattante di Egger-Lienz è spazzata via dalle smorfie distorte dei neonati nei dipinti di Dix, più agglomerati umani doloranti che tenere creature. Tra i pezzi particolari della mostra, la serie di acquerelli con scene bibliche, che Dix realizza nel 1925 per la figliastra Hana, solo recentemente riscoperti.
Albin Egger-Lienz muore nel 1926. La sua arte è apprezzata post mortem dal regime, che lo rivendica come il Bauernmaler, pittore dei contadini. Com’è noto, l’arte “degenerata” di Otto Dix non è invece gradita al regime (“Zum kotzten” – fa vomitare), che lo priva della cattedra alla Kunsthoschule di Dresda nel 1933, e arriverà addirittura a imprigionarlo per un presunto attentato a Hitler. In questo senso, la mostra riporta alcuni dipinti dell’artista a partire dalla fine degli anni ’30 dopo la sua forzata uscita di scena dalla vita artistica ufficiale. Il registro cambia, la rappresentazione delle miserie umane lascia il posto a innocui paesaggi e motivi di religiosi, che alcuni critici hanno definito come una “emigrazione interiore”. Otto Dix muore nel 1969. Aveva affermato “konservativ war ich immer, aber wie!“: io sono sempre stato conservatore, eccome.

Simone Wild

mostra visitata il 5 ottobre

Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum

Museumstraße 15, Innsbruck, Austria

Da martedì a domenica, ore 9 – 17

Visualizza commenti

  • Nessuno può pretendere di imporre i propri criteri agli altri, può solo suggerirli quando sono richiesti, per poi continuare a viaggiare con il proprio vagone di esperienze e cultura, tanto più se quelli suggeriti da altri sono accademici , scolastici , saputi , cioè acquisiti e consolidati, perché ognuno respira coi propri polmoni e vede la realtà di tutte le cose che sono e che non sono con i propri occhi, perché da sempre e soprattutto oggi, nel contemporaneo l’arte è libera , spontanea .
    Il genio, se è veramente tale, sente di essere gravido della propria immagine, senza sapere come, e sente avvinarsi il parto senza poter più rimandare: come ha sostenuto B. Croce, il più eminente e insuperabile critico della storia dell’estetica moderna e contemporanea.

  • L’artista intuisce soltanto, e l’intuizione è la prima forma della coscienza-conoscenza teoretica pura. Il filosofo invece riflette, e la riflessione o filosofia è la seconda forma teoretica della conoscenza, conoscenza per concetti.
    Dapprima davanti alle opere artistiche si sono soffermati curiosi, commercianti, collezionisti incapaci di intendere con serietà l’arte, ora devono essere i filosofi.
    L’arte non è effetto, estensione, ma manifestazione, rappresentazione dell’intuizione.

Articoli recenti

  • Mostre

La quadratura del cerchio: una mostra impossibile a Civitanova Marche

La geometria incontra l'arte e la filosofia nella mostra presentata nell’ambito del festival Popsophia a Civitanova Marche: un viaggio alla…

23 Luglio 2024 9:09
  • Arte contemporanea

Luogo Pensiero – Luce. Alfredo Pirri a Pescara

Fino al prossimo 10 agosto il Museolaboratorio d’Arte Contemporanea di Città Sant’Angelo ospita il progetto "Alfredo Pirri. Luogo Pensiero Luce",…

23 Luglio 2024 0:02
  • Arte contemporanea

Arte della resistenza femminile: Mònica de Miranda al Mattatoio di Roma

Tra documentario e sogno, alla Pelanda del Mattatoio di Roma va in scena la video installazione di Mònica de Miranda,…

22 Luglio 2024 19:02
  • Mostre

Olimpiadi 2024: le mostre a tema sport da vedere a Parigi

In occasione della 33ma edizione dei Giochi delle Olimpiadi e della Paralimpiadi, Parigi si riempie d’arte, ancora più del solito:…

22 Luglio 2024 18:35
  • Cinema

Dal Mago di Oz a Matrix: l’Academy Museum di Los Angeles celebra il cinema con due grandi mostre

L’Academy Museum of Motion Pictures di Los Angeles presenta due nuove mostre che celebrano la grande storia del cinema, con…

22 Luglio 2024 17:02
  • Mercato

Bonhams mette in vendita la collezione di arte e design di Jim Carrey

Star del cinema, ma anche appassionato collezionista. Questa settimana, Jim Carrey offre all'asta a Los Angeles parte della sua raccolta,…

22 Luglio 2024 13:07