Eugenio Tibaldi The lost message 2023 watercolor, 95x90cm Courtesy l'artista e Fondazione La Rocca; foto Lorenzo Morandi
Unâindagine sulle dinamiche sociali e culturali, mettendo in luce storie e realtĂ spesso trascurate o invisibili. Da questa attitudine prende le mosse la pratica artistica di Eugenio Tibaldi, che ha concentrato il suo lavoro sulla rielaborazione di esperienze situate ai limiti della societĂ , riflettendo sulle tensioni tra inclusione ed esclusione, individuo e collettivitĂ , utilizzando lâimmagine e il concetto di margine come risorse creative. Alla Fondazione La Rocca di Pescara, unâampia mostra personale ripercorre le tappe di questo percorso, focalizzandosi in particolare sulla produzione degli ultimi cinque anni. Lâesposizione, a cura di Francesca Guerisoli, è scandita da un progetto site-specific al Tempietto Santa Maria del Tricalle di Chieti e da diversi nuclei installativi, rappresentativi di alcuni concetti cardine nella ricerca dellâartista nato ad Alba nel 1977.
Il percorso espositivo parte idealmente dal Tempietto del Tricalle, dove lâinstallazione Informal Inclusion invita il pubblico a unâesperienza immersiva che si sviluppa in un dialogo tra luce e suono, elementi ricorrenti in molte delle opere di Tibaldi. In questo spazio storico, risalente al XIV secolo, il buio e i canti degli uccelli creano un ambiente evocativo, che stimola lâesplorazione sensoriale. Lâopera è stata presentata anche per il Padiglione Italia alla prima edizione della Biennale di Malta
.
Lâinstallazione Informal Inclusion, realizzata in collaborazione con lâAssociazione Il Giardino delle Pubbliche Letture e la Soprintendenza, è il culmine di una riflessione che, partita dal periodo pandemico, ha visto Tibaldi confrontarsi con il concetto di margine, esaminandone la dimensione intima e personale. Le due tavole progettuali Informal Inclusion Project V.P. e Informal Inclusion Project T.T., che aprono la mostra in Fondazione La Rocca, fungono da mappe visive per esplorare le dinamiche di inclusione e il complesso legame tra economia e cultura.
Lâesposizione alla Fondazione La Rocca include anche quattro nuclei di opere, scelti da Eugenio Tibaldi come punti cardinali per comprendere il suo percorso di ricerca. La presenza degli uccelli come simbolo di libertĂ e follia emerge in un contesto pandemico, attraverso lâopera Simposio 07 (2022) e due lavori inediti, Human attitude e The lost message. Il mondo degli uccelli diventa un simbolo per raccontare la fragilitĂ e la meraviglia dellâesistenza umana, intrecciando disastri e bellezze.
Atopos (2022) e La forma spezzata (2023) offrono uno spaccato della provincia italiana, esplorando il sogno capitalistico attraverso immagini di uccelli e dipinti âfallitiâ. La forma spezzata, in particolare, si presenta come unâopera visiva in forma di libro, che racconta storie atemporali del territorio, arricchendo il discorso sullâidentitĂ culturale.
Inoltre, la serie DEMOCRATIZATION OF THE HUMAN DEFECT (2021) riflette sul complesso rapporto tra umanitĂ e potere, mentre Architetture dellâisolamento (2021) mette in luce la potenza attrattiva di un rifugio nella propria interioritĂ . Attraverso lâanalisi della propria esistenza, Tibaldi esplora la possibilitĂ di costruire un mondo alternativo, un tema particolarmente rilevante nel contesto attuale.
Nel corso della mostra, che rimarrĂ visitabile fino al 12 ottobre 2024, si terranno anche vari appuntamenti. Il 27 settembre 2024, alle 18, la Fondazione La Rocca ospiterĂ lâincontro Il tempo dellâaperitivo, talk multidisciplinare ispirato alla mostra personale di Eugenio Tibaldi. Protagonisti lâartista, la curatrice Francesca Guerisoli e lâeconomista della cultura Alessandro Crociata, in un confronto critico sul potenziale trasformativo del margine, spesso visto come uno spazio escluso. Durante lâevento sarĂ presentato il volume Eugenio Tibaldi, ET2020/24, edito da Cura.Books, che documenta cinque anni di ricerca dellâartista attraverso saggi e immagini.Sono previsti interventi dei giornalisti Jolanda Ferrara, Nino Germano e Oscar Buonamano, moderati da Licia Caprara.
In occasione della chiusura della mostra, sabato, 12 ottobre 2024, in concomitanza con la XX Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, lo spazio espositivo sarĂ trasformato in una sala cinematografica per la proiezione di tre video di Tibaldi, realizzati con Lorenzo Morandi, che esplorano isolamento e inclusione nei luoghi marginali. Un talk con Francesca Guerisoli e lâantropologo Ivan Bargna accompagnerĂ la serata, approfondendo il dialogo tra lâopera di Tibaldi e il contesto contemporaneo.
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