Ha inaugurato ieri, 28 febbraio, e sarà visitabile fino all’11 marzo, negli spazi della Galleria Malinpensa, a Torino, la mostra Le donne dell’arte, con Federica Caprioglio, Luisa Piccoli, Sèline e Anna Maria Terracini.
Quattro artiste, di diversa generazione e provenienza, dialogano nella galleria, con la curatela di Monia Malinpensa, presentandosi per ciò che sono: donne nell’arte.
Federica Caprioglio, classe 1973 e originaria di Torino, presenta un acquerello e china su carta, Incontro Silvano (2015). Laureata in Scienza Naturali e specializzata nell’illustrazione, esprime i suoi soggetti con valenza poetica. Sempre caratteristiche con una particolare interazione fantastica, nelle sue opere il tratto sicuro ed il colore incisivo trasmettono un’espressione di notevole stesura e di conoscenza dei mezzi.
Luisa Piccoli, nata a Bari nel 1953, è pittrice, scultrice, poeta e scenografa. Piccoli, in mostra con un collage a tecnica mista su carta – Nel cuore per sempre (2022) – concepisce opere sulla condizione umana e sociale con profonda essenza emotiva, offrendo così al fruitore vari e importanti spunti di riflessione e significativi messaggi sempre con rispettabilità, sentimento e linguaggio comprensibile.
Sèline, nata a Foggia (1976) e residente in Toscana, fa della natura – trasformata per via della manipolazione umana, dei problemi ambientali e dello squilibrio ecologico – una chiave di lettura di valida narrazione attraverso una metafora ricca di vulnerabilità ma anche di forza. Emblematica è l’opera in mostra, a tecnica mista su carta fotografica – The Tempest (2022).
Anna Maria Terracini nata ad Algeri nel 1943 e scomparsa a Roma nel 2012, è in mostra con un’opera degli anni Novanta, un olio su tela intitolato La non esistenza. In Terracini la rappresentazione sull’esistenza umana approda mirabilmente con un lirismo magico e misterioso. Il linguaggio pittorico conferisce alle opere una dimensione pregna di forte personalità e di immediatezza di sentimento.
Poesia, fantasia, condizione umana, rispetto, sentimento, natura, vulnerabilità, forza, lirismo: ognuna di queste donne, di queste artiste, ha tradotto l’essenza femminile che le ha guidate e le guida nell’arte, trasformando la mostra in un’autentica occasione di riflessione.
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