La possibilità di essere, l’eventualità di conoscere se stessi, l’occasione di specchiarsi negli occhi dell’altro e una miriade di altri significati sono attribuibili al lavoro presentato, nella sede di Napoli della galleria Lia Rumma, dall’artista americano Gary Hill (Santa Monica, CA,1951). Un lavoro che ibrida i linguaggi delle arti visive e della tecnologia, mostrando un’indagine concreta della propria visione del sé, dell’identificazione personale e dell’identificazione nell’altro.
Varcata la soglia, ecco comparire SELF (2016), serie di sculture eleganti e minimali, capaci di mostrare, attraverso un gioco di specchi e videocamere, un’immagine scomposta di sé stessi. Lo sguardo in questo modo si separa da una realtà già conosciuta, per avvicinarsi a nuove prospettive, visioni e percezioni ancora inesplorate. Questa atmosfera in cui l’idea di se stesso si trova a confronto con l’altro in maniera obbligata, immersiva ed emblematica, accompagna il fruitore in tutto il percorso espositivo.
Nel ambiente successivo è esposto il lavoro che dà il titolo alla mostra, Ghost Chance (2019), un’installazione audiovisiva in sei proiezioni che mostrano contemporaneamente porzioni di dischi in vinile che scorrono in maniera perpetua e uniforme, illuminati da una luce ipnotica. Il suono in sottofondo è quello della puntina che graffia il giradischi, il risultato è di grande impatto sinestetico e questa particolare contaminazione sensoriale prepara il pubblico alla prosecuzione del percorso espositivo.
Lavori video di grandi dimensioni sono installati anche nelle sale successive, realizzati con l’aiuto dell’attrice francese Isabelle Huppert. Si tratta di Is a bell ringing in the empty sky (2005) e Loop Through (2005) in cui le immagini in movimento della protagonista ci invitano a riflettere sulla varietà espressiva dei comportamenti e delle emozioni umane. L’intensità dei sentimenti e degli atteggiamenti mostrata in questi lavori riflette, nel microcosmo della galleria, il macrocosmo dell’animo umano, generando un confronto con l’opera estremamente suggestivo e appassionato.
Quasi a istituire un dialogo serrato con queste opere, sulla parete opposta troviamo Place Holder (2019) video installazione in cui lo stesso artista lancia ripetutamente una monetina finché questa cade fuori dall’inquadratura, accompagnata da un tintinnio che genera una piacevole illusione.
L’ultima sala contiene il lavoro più enigmatico dell’intera selezione, che consiste in una grande installazione in cui dieci piccoli schermi circondano l’osservatore, mostrando volti in primo piano di persone che ascoltano qualcosa in cuffia. Ma, non essendo chiaro il contenuto di ciò che ascoltano, l’unica testimonianza che cerca di rispondere a tale curiosità è visibile nelle variazioni espressive dei personaggi che, durante l’osservazione, generano un senso di empatia o repulsione.
Emanuele Castellano
Mostra visitata il 1 novembre 2019
Dal 20 ottobre 2019 al 20 gennaio 2020
Gary Hill, Ghost Chance
Galleria Lia Rumma
Via Vannella Gaetani, 12, 8012 – Napoli
Orari: dal martedì al sabato, 11.00 – 13.30; 15.30 – 18.30
Info: info@liarumma.it
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