La cornice è di certo suggestiva, il borgo di Montepulciano, dove l’arte dinamica e audace di Giacomo Balla torna a risplendere con la mostra “Futuristi. Avanguardia italiana. Giacomo Balla e l’idea futurista, un ‘ritorno’ a Montepulciano.” Il Museo Civico Pinacoteca Crociani, celebra l’eredità del fondatore del movimento futurista attraverso la presentazione di 32 opere, eseguite dai principali esponenti del movimento artistico dell’inizio del XX° secolo.
La mostra si sviluppa attorno ad un capolavoro, Dinamismo di un cane al guinzaglio, dipinto da Giacomo Balla nel maggio del 1912 durante il suo soggiorno a Montepulciano. Quest’opera iconica è stata il punto di partenza per l’approfondimento del movimento partendo dall’artista, che oggi, dopo 111 anni, ritorna nella città poliziana per ispirare una nuova generazione.
L’arte dei Futuristi è conosciuta per quell’enfasi sulla velocità, sulla tecnologia, l’energia e la modernità, che ha scosso le fondamenta dell’arte tradizionale all’inizio del XX secolo. La mostra a Montepulciano è una rara opportunità per gli abitanti della città e per i visitatori di immergersi in questo straordinario movimento, di scoprire l’energia e l’innovazione dei Futuristi e di esplorare le opere iconiche custodite nella Pinacoteca Crociani.
I 32 quadri esposti riflettono le caratteristiche distintive del movimento futurista, linee dinamiche, forme geometriche audaci e colori vivaci, e creano un senso di movimento e di energia che avvolge il visitatore. Sono dipinti che, in linea con le avanguardie europee dell’epoca, sfidano le tradizioni accademiche e si confrontano con l’era industriale, proponendo una visione innovativa dell’arte e della società che ancora oggi ci stupisce e ci ispira.
Lucia Musso, assessore alla Cultura del Comune di Montepulciano, sottolinea poi l’importanza di promuovere l’arte e la cultura anche in una piccola comunità; infatti, questa mostra è il risultato di un impegno, portato avanti da tempo, nell’organizzare eventi di qualità e di rilievo al pubblico nel borgo toscano. Il direttore del Museo, Roberto Longi, commenta la scelta di focalizzarsi sul Futurismo per questa iniziativa, sottolineando come questo movimento sia stato di rottura nella scena culturale italiana, rinnovando a suo modo l’arte del paese attraverso rappresentazioni audaci e dinamiche.
Una mostra che offre ai visitatori la possibilità di immergersi in un caleidoscopio di colori dinamici e sognatori che caratterizzano il Futurismo italiano ammirando opere che spaziano dagli anni ’10 agli anni ’30 del Novecento, in una continua evoluzione di energia e movimento.
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