Per l’ultima mostra del ciclo Radical, messo a punto dal duo artistico Penzo+Fiore, Fondazione Berengo accoglie, presso la sede di Palazzo Cavalli-Franchetti a Venezia, una mostra personale di Giovanna Repetto, “Atmosfera”, proposta dal curatore Lorenzo Balbi.
La ricerca di Giovanna Repetto riguarda il rapporto tra l’uomo e lo spazio, nel caso specifico del paesaggio. «Sono molto affascinata da come l’uomo tenda ad avvicinare tutto a sé, anche la natura, decontestualizzandola», confessa l’artista mentre ci scorrono di fronte le immagini del video Atmosfera n.1, fulcro della mostra. È proprio questa idea di decontestualizzazione che interessa all’artista, non solo nella mostra in questione, ma anche in altri lavori di cui si sta occupando, come il progetto HotHouse dedicato alla serra intesa come architettura creata dall’uomo per mantenere le piante isolate dal loro contesto originario.
Lo scopo di raccontare un paesaggio nuovo, quello dei fiori recisi che ogni giorno vengono trasportati da ogni parte del mondo all’interno di navi, tir e aerei in cui convivono specie che in natura mai si troverebbero vicine, si traduce in una mostra che viene intesa dalla stessa artista come una fotografia. L’idea è quella di raccontare questo paesaggio così effimero, veloce e fatto di azioni non visibili da tutti, cercando di mostrarlo attraverso un ritratto delle persone che se ne prendono cura. Ecco allora che il video presenta una documentazione sulla vita e sul viaggio dei fiori recisi, in particolare tra mercati e fiorerie di Venezia e all’interno dei luoghi chiusi al pubblico come magazzini e frighi.
L’indagine su questo caso specifico di decontestualizzazione continua nella seconda sala, dove il percorso viene abbracciato dalla ricostruzione della barena veneta attraverso fiori recisi tipici del territorio lagunare, i Limonium, ma fatti arrivare dal Kenia proprio per metterne in risalto il loro destino contraddittorio.
Nell’ultima sala l’azione del prendersi cura dei fiori mostrato dal video, prende forma attraverso l’agopuntura, un sistema di cura non ancora scientificamente riconosciuto, che ha lo scopo di sciogliere i nodi che ostacolano lo scorrimento del flusso all’interno del corpo. L’artista ha voluto riproporre questa pratica su dei fiori tropicali recisi che hanno dovuto subire lunghi trasporti all’interno di plastiche che ne ritardassero la fioritura. Il prendersi cura comprende anche il cambio dell’acqua da parte dell’artista e la sostituzione dei fiori una volta sfioriti.
Atmosfera può essere intesa come documento che testimonia il modo in cui l’azione dell’uomo interferisce e modifica i tempi dei processi naturali, ponendosi da una parte come lente nascosta che osserva realtà e atmosfere a noi oscurate nel contesto dei fiori recisi e dall’altra mettendo in primo piano la cura di questi soggetti in una sorta di invito alla riflessione sullo spazio contemporaneo.
Ilaria Zampieri
Mostra visitata il 19 dicembre 2019
Dal 6 dicembre 2019 al 18 gennaio 2020
Giovanna Repetto – Atmosfera
Fondazione Berengo
Palazzo Cavalli-Franchetti
San Marco 2847, 30124 Venezia
Orari: da giovedì a sabato dalle 14.00 alle 18.00
O su appuntamento
Info: www.berengo.com, +39 041739453
Alle Gallerie d'Italia di Vicenza, in mostra la scultura del Settecento di Francesco Bertos in dialogo con il capolavoro "Caduta…
La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…
Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…
Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…
Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…
La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…