Ă al Camec â Centro Arte Moderna e Contemporanea di La Spezia, fino al 23 febbraio del 2023, la mostra âIL PICCOLO GRANDE CUORE DI GIOSETTAâ: Giosetta Fioroni opere anni Sessanta â Duemila. Mostra evento che ripercorre lâintera carriera di questa artista, dalle esperienze degli anni Sessanta legate alla Scuola di Piazza del Popolo fino al presente. Curata da Eleonora Acerbi e Cinzia Compalati con gli interventi narrativi di Cristina Ghisolfi per la Galleria Marco Rossi Arte Contemporanea e di Gemma Gulisano, curatrice della Fondazione Goffredo Parise e Giosetta Fioroni, questa mostra è lâomaggio, alla vigilia dei suoi novanta anni, a una artista e una donna che ha segnato e segna lâarte contemporanea italiana.
Importante proprio in questo contesto la cura, organizzazione e presentazione fatte dalle quattro donne protagoniste del mondo dellâarte sopra citate, omaggio significativo a una artista che è riuscita a imporre la straordinarietĂ di una presenza femminile unica e inconsueta in un mondo dellâarte declinato, allâepoca, decisamente al maschile. Presenza di grande carattere e temperamento oltre che di capacitĂ infinita di creazione artistica innovativa, eclettica e sempre di inconfondibile grande valore intellettuale.
âEssere diventata una artista è stata una conquista per Giosetta Fioroni, unica artista donna del gruppo di Piazza del Popoloâ, ci racconta Cinzia Compalati, una delle due curatrici. âUna affermazione sicuramente individuale ma anche di un indubbio ruolo in Italia stante il contesto difficile in cui ha iniziato popolato solo al maschile. Ruolo che, allora, non dava credibilitĂ a una artista donna immaginandola a temine perchĂŠ certamente presto relegabile solo come moglie e madre e che ha reso, invece, Giosetta Fioroni   sicuramente una anticipatrice importante per tante giovani artiste che oggi possono fare questo lavoro liberamenteâ.
âIl titolo della mostra Il Piccolo Grande Cuore Di Giosetta, aggiunge lâaltra curatrice Elisabetta Acerbi  âè tratto da un prezioso volumetto della Autrice stessa edito da Corradini nel 2013. Un racconto autobiografico della genesi del suo approccio allâarte fin da bambina quando vide le opere della madre, marionettista e da sempre, anche per questo, legato allâarte del teatro. Mostra che si apre con il ciclo degli argenti, in cui emergono molti personaggi cari allâimmaginario collettivo mentre gli altri spazi sono dedicati al suo eclettismo virtuoso che arriva fino alla terza dimensione, la commistione con la pittura e la scultura, al loro matrimonio come Giosetta stessa ama definire il suo lavoro con la ceramicaâ.
âQuattro  donne che si sono occupate di raccontarla â prosegue Eleonora Acerbi â Di lei che  ha trasformato la presenza femminile nellâarte attraverso il suo temperamento e con un approccio al  Pop italiano assolutamente peculiare come esperienza. Unica donna del gruppo che poi la critica ha deciso di unire sotto il nome di Scuola di Piazza del Popolo. Dallâinizio con gli esordi informali traditi da cifre, lettere, simboli per arrivare, dopo lâesperienza a Parigi nel â58, ad una ricerca che la identificherĂ e con la quale arriverĂ agli argentiâ.
Argenti che caratterizzano la prima sala della mostra, con un allestimento di grande raffinatezza e poetica eleganza. âUna serie di volti di donna evanescenti che affiorano dalle tele â prosegue Acerbi â esplicito riferimento alla fotografia .Inizio di una esplorazione della realtĂ filtrata attraverso i nuovi mezzi di comunicazione che erano la fotografia ed il cinema,ricerca che si svilupperĂ in tutta una serie di esperienze anche teatrali che raccontano un vissuto straordinarioâ.
Cristina Ghisolfi della Galleria Marco Rossi, forte di un legame professionale ed amicale con la Fioroni che dura con la Galleria da 25 anni, ci parla di Giosetta Fioroni come donna di grandissimo fascino e amatissima  per il parterre intellettuale che lâha sempre circondata.
âUna donna â racconta Ghisolfi â che ha attraversato il â900, tuttora con grandissima voglia di lavorare e che va ancora in studio ogni giorno. Noi tutti, come galleria Marco Rossi, siamo molto affezionati a Giosetta perchĂŠ con lei abbiamo inaugurato lo spazio di Milano con un rapporto che, appunto, dura da venticinque anniâ.
La Fioroni, che nasce nel 1932 a Roma e festeggerĂ a breve i suoi 90 anni, vive e lavora a Roma ancora nello spazio che in tanti hanno definito âspazio della memoriaâ. âUna Wunderkammer â per Gemma Gulisano, curatrice della Fondazione Goffredo Parise e Giosetta Fioroni â di un vissuto fatto di viaggi sentimentali in compagnia degli amici pittori, registi, fotografi, scrittori e di uno in particolare, il grande amore, Goffredo Parise. Studio in Trastevere dove ancora oggi quasi novantenne, continua a tracciare sulla carta i simboli tipici della propria visionarietĂ ; simboli che sono echi di un tempo lontano colto nella sua dissolvenza ma mai perduto; simboli che continuano a intrecciarsi alle vecchie visioni e alle nuoveâ.
Lâesposizione si articola in quattro grandi sale al primo piano del Museo. Tra i lavori principali, si segnalano, oltre a Ramo dâoro, alcune carte dâargento (Venere, 1968; Il Cappello, 1966; Liberty nelle stelle, 1970), Nudo di Rossana (1965), Il colle dei sette venti (1997) e il nucleo di ceramiche provenienti dalla Bottega Gatti di Faenza, tra cui i Vestiti ispirati alle eroine di Jane Austen (esposti alla GNAM nel 2013) e le maioliche smaltate dedicate a racconti di fate e reami lontani. Le opere esposte provengono principalmente dalla Fondazione Parise â Fioroni, presieduta da Francesco Adornato, dalla Bottega Gatti di Davide Servadei e dai collezionisti della MARCOROSSI Arte contemporanea, storica galleria di riferimento dellâartista.
Una mostra in cui ogni opera è immergersi in un racconto, ritrovarsi fra simboli, cuori, parole che suggeriscono ricordi o sottolineano assenze amate e commoventi ma ancora dense di sentita presenza. Vivendo dellâempatia creata in chi osserva, legando sentimentalmente il visitatore col filo sottile, ciclico ed eterno che il piccolo grande cuore di Giosetta Fioroni racconta, ancora, delle umane relazioni.
Fino al 24 marzo 2025, la Casa di The Human Safety Net ospiterĂ le opere di Tracey Snelling, in dialogo…
Vile e inaccettabile sequestrare le mia nave di salvataggio: Banksy risponde alle critiche dei Conservatori, dopo la performance sui migranti…
Lugano Dance Project si conferma preziosa vetrina della danza internazionale: nel programma 2024 dedicato al binomio corpo e architettura, spiccano…
A Pitti Filati, lo show del Master in Creative Knitwear Design di Accademia Costume & Moda e Modateca Deanna, tra…
Non solo Pride: a New York, sulla Quinta Avenue, si svolge dal 1993 un corteo di protesta non autorizzato, per…
Negli spazi della Galleria Umberto Di Marino, a Napoli, Francesco Jodice presenta una serie di estratti della sua lunga ricerca…