Storie di terra come pagine di giornale, Mario Giacomelli, 1977. Photo credit: Archivio Mario Giacomelli
Nel 2021, il Comune di Senigallia, Città della fotografia, omaggerà Mario Giacomelli con l’esposizione permanente “Il realismo magico di Mario Giacomelli – Fotografie dalla Civica Raccolta”. Un’ala del Palazzo del Duca ospiterà una serie di fotografie donate al Comune dall’artista negli anni ’90.
Già nel 2020, anno della ricorrenza del ventennale della scomparsa di Mario Giacomelli, il fotografo senigalliese è stato il protagonista di due importanti eventi espositivi. A Palazzo del Duca e a ONO Arte Contemporanea, con “Sguardi di Novecento. Giacomelli e il suo tempo” e presso Mondolfo Galleria Senza Soffitto, con un percorso di memorie storiche e sociali della città.
Il fotografo senigalliese era intensamente radicato alla sua terra. Si mosse poco da Senigallia ma, attraverso la sua arte, caratterizzata da un forte spirito di sperimentazione e una grande volontà di ricerca, riuscì ad andare oltre i confini della sua amata terra. Proprio da questa e dai suoi abitanti trasse molto e lo restituì attraverso il mezzo fotografico.
«Racconto la conoscenza del mondo in una architettura interiore dove le vibrazioni sono un continuo fluire di attimi, di avventure liberanti come espressione totale dove sento tutta la completezza della mia esistenza».
In una parte riqualificata di Palazzo del Duca saranno esposte circa ottanta fotografie. La selezione e l’allestimento sono avvenuti con la collaborazione dei direttori dei due archivi Giacomelli: Simone Giacomelli e Katiuscia Biondi. Attraverso una lettura innovativa, “Il realismo magico di Mario Giacomelli – Fotografie dalla Civica Raccolta” è un’esposizione che vuole raccontare un universo artistico. Non un’antologica ma una narrazione per temi e suggestioni dell’opera di Giacomelli.
«Giacomelli parte dalla realtà non per documentarla con pretesa oggettività, ma per innalzare il particolare all’universale, per dirigere il tempo verso l’infinito circolare dell’eterno ritorno», scrive Katiuscia Biondi.
Ad accompagnare l’esposizione permanente, ci sarà “Le realtà del sogno – Il Gruppo Misa da Cavalli a Giacomelli”, mostra temporanea a Palazzo Baviera. Un lavoro di documentazione sul Gruppo Misa, gruppo di rilievo per il suo contributo al dibattito teorico di quegli anni sulla fotografia, sulle sue funzioni e le sue estetiche. Il “laboratorio senigalliese”, fondato da Giuseppe Cavalli nel ’54, vide l’adesione di Giacomelli per un breve periodo, insieme a Ferruccio Ferroni.
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