Fragilità e precarietà, vulnerabilità e riflessione. La mostra Marks and Whispers inaugurata presso la galleria Gagosian di Roma e fruibile fino al 15 giugno 2024, presenta una selezione di dipinti e opere su carta dell’artista Oscar Murillo. Nato in Colombia nel 1986 l’artista è noto per le sue tele monumentali, composte da elementi cuciti insieme che incorporano componenti gestuali, testuali e scarti materici provenienti dal suo studio. La sua pratica artistica abbraccia anche libri, disegni, installazioni scultoree e video, tutti focalizzati sull’analisi e la mappatura dei movimenti delle popolazioni, del potere e delle risorse nei flussi della globalizzazione e degli scambi culturali.
Attraverso una varietà di medium artistici e una forte presenza materica, Murillo esplora i concetti di collettività e di cultura condivisa. La mostra da Gagosian si apre con i dipinti Catalyst, una serie ancora in divenire cui Oscar Murillo ha iniziato a lavorare da studente nel 2011. Ciascuna opera esposta è il risultato di un lavoro di saturazione di una prima tela con il pigmento e la stesura di una seconda tela in modo che – attraverso uno stilo – i segni si trasferiscano da una superficie all’altra. Il primo supporto dipinto viene successivamente utilizzato per la creazione di nuove opere.
I dipinti, fissati a pareti indipendenti, attivano lo spazio espositivo in guisa di complesse linee visive e superfici stratificate. Dove le tinte scarlatte alludono all’angoscia che soggiace ai “mondi privilegiati”. Questi riferimenti riflettono il processo dialettico della pittura di Murillo, che coinvolge spesso l’intuitivo stratificarsi della pittura e la successiva cicatrizzazione della tela. In Marks and Whispers, questo intenso trasferimento di energia emerge progressivamente nel passaggio da un’opera all’altra.
I lavori più recenti sono quelli del ciclo Scarred Spirits, presentati per la prima volta in questa sede. Una riflessione sul disegno in scala monumentale, insieme custode della pratica di studio pregressa e testimone di un’evoluzione del processo creativo dell’artista. I disegni Flight, nei quali abbondano parole e numeri, lettere e tracce di inchiostro, disegnati dall’artista durante i suoi viaggi, sono una nuova riflessione intorno alla concezione del segno.
In concomitanza con la mostra romana, la produzione di Murillo è esposta anche al Museu Serralves a Porto, al WIELS Contemporary Art Centre di Bruxelles e alla Kunsthalle Wien di Vienna. Mentre dal 20 luglio al 26 agosto, l’artista presenterà alla Tate Modern di Londra The Flooded Garden, una nuova installazione commissionata in occasione del programma UNIQLO Tate Play.
Oltre 265 mercanti e gallerie provenienti da 21 Paesi in giro per il mondo. Sguardo in anteprima alla maxi fiera delle meraviglie…
A Thiene (in provincia di Vicenza), Fondazione Bonollo inaugura due personali, dedicate alle giovani artiste Chiara Enzo e Cecilia De…
Si è spento a 89 anni Gian Paolo Barbieri: nel corso della sua lunga carriera, ha trasformato la fotografia di…
La prima volta che Rivoli aprì i battenti, il Muro di Berlino non era ancora caduto. Molti i fatti, le…
John Galliano lascia Martin Margiela: ripercorriamo un rapporto decennale, costellato di successi e rivoluzioni nella moda, in attesa dell’asta di…
In occasione della sua mostra al Contemporary Cluster di Roma, abbiamo raggiunto Maurizio Mochetti per farci raccontare la sua idea…