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Informale e spray su tela: Alessandro Borgonovo in mostra da Lampo, Milano
Mostre
Alle spalle dell’imponente Cimitero Monumentale di Milano sorge, in una vasta area, Scalo Farini, uno degli scali ferroviari dismessi più imponenti e grandi del capoluogo lombardo. Oggi, grazie a un processo di riqualificazione urbana, è diventato la sede di Lampo, progetto innovativo che si pone l’obiettivo di accogliere, all’interno dei suoi 9mila metri quadrati, creativi e artisti e di organizzare mostre, concerti, workshop ed eventi. Questa suggestiva location è stata scelta dalla Bianchizardin Contemporary Art, giovane galleria milanese fondata da Gaia Bianchi e Andrea Zardin, per presentare il lavoro di Alessandro Borgonovo, in un’ottica di collaborazione tra realtà differenti. La mostra personale – in corso fino al 3 febbraio 2024 – è stata concepita e realizzata appositamente per questo spazio, rendendo l’intera esperienza ancora più coinvolgente.
![Alessandro Borgonovo. Photo by Apostolos Diamantis, Courtesy Bianchizardin](https://www.exibart.com/repository/media/2024/01/2.-jpg.jpeg)
Nato nel 1980, Borgonovo inizia il suo percorso nel mondo dell’arte come assistente per una galleria milanese. L’interazione costante con gli artisti e con il loro lavoro lo spingono a sperimentare e a realizzare le prime opere che spaziano dal collage fino alla rielaborazione digitale delle immagini. A partire dal 2015, però, l’artista compie una significativa transizione abbracciando esclusivamente la pittura come mezzo espressivo. Questo cambio radicale rappresenta un distacco totale dal suo passato, avvicinandosi a una forma d’arte più libera e istintiva. Attraverso l’uso di smalti ampiamente diluiti e spray, abbandona la precisione delle linee grafiche, sostituendo i colori vivaci con tonalità più smorzate e prive di spessore materico.
![Alessandro Borgonovo, BRGNV Cruda Astrazione, veduta della mostra, Milano, 2024. Ph. Apostolos Diamantis, Courtesy Bianchizardin](https://www.exibart.com/repository/media/2024/01/3-2.jpg)
La mostra riunisce 20 quadri di diverso formato in cui l’astrazione, suo linguaggio emblematico, diviene manifesto di spontaneità e crudo istinto, andando così a richiamare l’essenza del movimento urbano. Le linee, tracciate con la vernice spray nera, si muovono attraverso lo spazio della tela con una libertà e un dinamismo che catturano lo sguardo dello spettatore. La gestualità che permea i suoi lavori è palpabile: il gesto artistico è evidente, tangibile, ma vi è una particolare attenzione anche per il supporto utilizzato. Infatti, la tela non è semplicemente un supporto, essa diventa un elemento intrinseco dell’opera d’arte stessa. Borgonovo, dunque, enfatizza la struttura, come è visibile in alcuni dei suoi quadri dove le frange del tessuto vengono poste in primo piano.
![](https://www.exibart.com/repository/media/2024/01/04-1.jpg)
In questo contesto artistico, colore e forma si fondono in una suggestiva danza visiva o, meglio, in una melodia. Non a caso, tra i principali stimoli che possono essere rintracciati nel suo lavoro, la musica ricopre un ruolo importante. Il rock and roll e la psichedelia britannica divengono uno spunto da cui poter partire per creare tali composizioni astratte. Inoltre, a livello estetico i suoi lavori richiamano il graffitismo e l’arte informale. In particolare vi è una similitudine con il lavoro di Martin Barré, uno dei massimi protagonisti dell’arte astratta del secondo Novecento, caratterizzato dall’attenzione per le linee e la gestualità.
![](https://www.exibart.com/repository/media/2024/01/05.jpg)
In conclusione, come espresso da Mariaelena Maieron, a cui si deve la stesura del testo critico che accompagna la mostra: «BRGNV Cruda Astrazione è un viaggio attraverso la creatività senza confini che abbraccia l’astrazione come forma vitale e in continua evoluzione. L’arte di Borgonovo diventa così un sentiero senza fine, una ricerca in evoluzione di connessioni profonde tra il creatore, l’opera e chi si ferma ad osservare pronto a cogliere le sfumature inespresse di un linguaggio che supera (come in musica) il potere delle parole».
![Alessandro Borgonovo, BRGNV Cruda Astrazione, veduta della mostra, Milano, 2024. Ph. Apostolos Diamantis, Courtesy Bianchizardin](https://www.exibart.com/repository/media/2024/01/6.jpg)