A Milano, da oggi, negli spazi della Galleria Bianconi è aperta al pubblico “For You”, la prima personale in Italia di Jonas Lund (Svezia 1984).
«Il titolo FOR YOU – ha spiegato la galleria – è una precisa e chiara dichiarazione d’intenti, infatti la mostra dà vita ad un’esperienza di realtà migliorata digitalmente costruita FOR YOU (PER TE), ma anche da te. Dipinti, luci, piante, ventilatori e schermi sono stati programmati dall’artista in modo da suscitare una sensazione di piacere nel visitatore attraverso un’esperienza curata e diretta algoritmicamente in assoluta corrispondenza con il livello di coinvolgimento nell’arte provato in quell’esatto istante dal visitatore stesso. Facendo eco alla sempre maggiore personalizzazione dei contenuti sui nostri social preferiti, volta a farci sorri- dere e rimanere online un po’ più a lungo di quanto ci potessimo aspettare, la mostra sarà in costante aggiornamento, offrendo una composizione in continua evoluzione per adattarsi al meglio al gusto di ciascun osservatore.
I dipinti riflettono, nella loro stessa struttura compositiva, intorno al concetto, tanto caro a Lund, di opera d’arte di successo. Infatti sono realizzati come abili mosaici di altri dipinti venduti alle aste per somme notevoli. […] Ogni dipinto esposto registrerà i propri indicatori di performance e condividerà questi dati con il visitatore nel momento in cui si avvicinerà all’opera. La Comunicazione di Prossimità (anche chiamata Near Field Communication), ossia la stessa tecnologia che permette i pagamenti contactless con la carta di credito, consente così, al fruitore, di accedere alla meta-narrazione della vita dell’opera d’arte, solitamente imperscrutabile come la complessità degli algoritmi che governano le nostre vite online». (Fino al 23 dicembre)
Le parole di Renata Bianconi, gallerista
Come è nata la personale di Jonas Lund nei vostri spazi?
«La mostra “For You” di Jonas Lund alla Galleria Bianconi non è affatto casuale, è frutto di un lungo periodo di discussione e lavoro con l’artista da cui è nata una splendida collaborazione e si inserisce appieno nel percorso identitario della galleria».
Come si colloca questa mostra nella ricerca della Galleria Bianconi?
«La Galleria Bianconi si configura da sempre come una galleria di ricerca e ricognizione dell’arte al di là di qualsiasi schema prestabilito. Uno, anche se non l’unico, degli obbiettivi fondamentali di questa ricerca è quello di indagare e proporre gli artisti e le tematiche più attuali del dibattito contemporaneo: nel 2012, ad esempio, la Galleria Bianconi presentò all’interno dei propri spazi una grande installazione ambientale di Gian Maria Tosatti, artista che rappresenterà l’Italia alla prossima Biennale di Venezia».
Quali sono gli aspetti salienti della ricerca di Jonas Lund che emergono dal percorso espositivo?
«Questa personale di Jonas Lund risponde appieno all’obiettivo di ricerca della Galleria Bianconi: partendo dalla constatazione che oggi sempre di più ciascuno di noi, attraverso social, email, chat… vive in un mondo personale costruito apposta per lui in cui una realtà automatizzata, fatta di algoritmi, traccia gli interessi di ciascuno e in base a questi dati rimanda sui nostri dispositivi immagini e annunci appositamente selezionati, Jonas Lund riproduce con l’installazione For You la stessa dinamica nel mondo dell’arte: i gusti e gli apprezzamenti dei collezionisti saranno tracciati e utilizzati per creare un sistema dell’arte FOR YOU.
In questo modo Jonas Lund provoca delle domande fondamentali su cos’è oggi il sistema dell’arte, quale il suo rapporto con economia e finanza, cosa s’intende per valore dell’opera d’arte.
I dipinti di Jonas Lund sono nella loro stessa struttura una domanda su cosa si intende per opera d’arte di successo: sono infatti realizz
Quali saranno i prossimi progetti espostivi in galleria?
«Fra i prossimi progetti che la Galleria Bianconi ha in serbo per la stagione 2021-2022 ci sono due altre personali, anch’esse dedicate ad artisti che da tempo lavorano sul rapporto fra arte visiva e nuove tecnologie: Ori Gersht e Mishka Henner».
