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Kim SeungHwan allo Studio Museo Francesco Messina. Le parole di Martina Corgnati
Mostre
di Silvia Conta
A Milano, lo Studio Museo Francesco Messina ospita la mostra “Organism & Eternality”, a cura di Martina Corgnati, prima personale dello scultore e designer coreano Kim SeungHwan (1962, Corea del Sud) in un museo milanese.
«L’esposizione – ha spiegato il museo – è concepita come un incontro tra due grandi maestri della scultura: le opere di Kim SeungHwan trovano collocazione all’interno degli spazi dell’ex chiesa di San Sisto in un dialogo ideale tra linguaggi espressivi e matrici differenti, che vede i lavori dell’artista coreano esprimersi accanto ai bronzi, alle cere e alle terrecotte dello scultore siciliano qui custodite».
La mostra, aperta fino all’11 luglio 2021, fa parte de “La Bella Estate”, «il palinsesto culturale estivo promosso dal Comune di Milano che, fino al 21 settembre, proporrà ai milanesi e ai visitatori della città un ricco calendario di iniziative artistiche, culturali, sportive, ricreative e del tempo libero (qui il programma in continuo aggiornamento)».ù
Qui sotto, dopo l’intervista, l’anticipazione della programmazione dello Studio Museo Francesco Messina del fino a ottobre 2021.
Le parole di Martina Corgnati, curatrice della mostra
Come è nata la personale di Kim SeungHwan allo Studio Museo Francesco Messina?
«Due anni fa ho avuto l’opportunità di seguire come critica e curatrice la mostra di Kim SeungHwan da Superstudio. In quell’occasione Chiara Ferella Falda creò il contatto – la sua ricerca sullo spazio e il vuoto nella scultura, articolata attraverso materiali fortemente “contemporanei” nell’impatto mi ha entusiasmata. Abbiamo quindi lavorato di nuovo insieme nell’estate 2020, nella breve parentesi felice fra un’“ondata” e l’altra del COVID, nel giardino Braida Copetti di Udine, dove sono state allestite anche sculture nuovissime e di grandi dimensioni. Quando Maria Fratelli, Direttore dello Studio Museo Francesco Messina, ha visto i lavori si è entusiasmata e circa un anno fa abbiamo fissato la mostra».
Nel percorso espositivo i lavori di Kim SeungHwan sono esposti nelle stesse sale di quelli di Francesco Messina. Che dialogo ne nasce?
«Sì, come sempre. Le mostre nello studio museo sono concepite sempre come dialoghi fra un autore già classico e la ricerca di un artista contemporaneo come Kim SeungHwan. In questo caso il dialogo è specialmente felice. Le teste e i busti in terracotta di Kim SeungHwan, intensamente meditativi, quasi zen, accompagnano i busti e i ritratti molto più caratterizzati e definiti in senso fisiognomico di Messina; mentre le opere astratte, più recenti, propongono un intenso contrasto con i bronzi tradizionali di Messina che le rende ancora più sorprendenti e leggere».
Può ricordarci, in estrema sintesi, i cardini della ricerca di Kim SeungHwan?
«Nato in Corea del Sud nel 1962 Kim SeungHwan si è laureato e specializzato in scultura all’Università Nazionale di Seoul ma subito dopo è venuto in Italia per frequentare l’Accademia di Carrara e le botteghe di Pietrasanta e in qualche modo fondere insieme culture e saperi afferenti a tradizioni diverse a cavallo tra Asia ed Europa, Oriente e Occidente. In Italia ha studiato il marmo ma anche bronzo, creta, resina, ferro, altre pietre come l’arenaria o il granito e soprattutto la terracotta. Gli anni Novanta sono un periodo di grande sperimentazione formale, caratterizzato dall’esplorazione di differenti materiali; nel 2005 un cambiamento radicale nella sua attività artistica lo allontana dalla figurazione e lo avvicina all’acciaio, traslucido, specchiante, versatile e contemporaneo, che diventa il suo veicolo espressivo prediletto.
Questa mostra, “Organism & Eternality”, è incentrata su due vasti gruppi di opere che insieme offrono uno sguardo sull’evoluzione di tutta la ricerca di Kim SeungHwan degli ultimi trent’anni: Organism, una serie di sculture inedite in acciaio traslucido, specchiante, di nuova produzione; ed Eternality, una selezione di busti e teste in terracotta realizzate negli anni Novanta. Le nozioni di vita fisica di eternità e spiritualità si dilatano superando le contrapposizioni. In particolare, trovo straordinariamente affascinanti le recenti sculture in acciaio, in continua metamorfosi rispetto allo spazio e all’osservatore, dalle configurazioni imprevedibili e apparentemente provvisorie, dominate da una fluidità che sfida la fragile relazione tra pieni e vuoti. Sono configurazioni aperte, qualche volta vagamente circolari, o approssimativamente sferiche, oppure ovoidali, pressappoco organiche, oppure verticali, vagamente spiraliformi, apparentemente flessibili ma sempre aperte; e ancora, perché no, orizzontali, distese sulla terra non come corpi inerti alla mercé della gravità ma come onde che si propagano armoniosamente e dinamicamente nello spazio; onde mobili e vive».
Le prossime mostre allo Studio Museo Francesco Messina
«Anche quest’anno – ci ha spiegato Maria Fratelli, Direttrice Studio Museo Francesco Messina -il museo continua il processo di valorizzazione della collezione di Messina presentandola in una serie ininterrotta di mostre temporanee, realizzate da artisti contemporanei invitati a dialogare con le opere del maestro con interventi site specific che trasformano il percorso museale, animandolo di rinnovate suggestioni.
La primigenia vocazione di studio, inteso come atelier dell’artista, si rinnova in questa dimensione laboratoriale che è espressione delle due anime del museo: luogo del Novecento e spazio espositivo attento ai temi e alle istanze della contemporaneità, persuaso della capacità del museo di rinnovarsi e di essere presidio attento alla comprensione del proprio tempo».
• “Andreas Senoner. Transitory Bodies”, a cura di Sabino Maria Frassà
Studio Museo Francesco Messina, dal 16 luglio al 29 agosto 2021
• “Terra Migaki Design”, a cura di Sergio Sabbadini
Salone del Mobile, dal 5 al 12 settembre 2021
• “Claudio Destito. Lo Stretto dei Messina”
Studio Museo Francesco Messina, MiART, dal 16 al 19 settembre 2021
• Topylabrys. Sculture da indossare
Studio Museo Francesco Messina, Settimana della moda, dal 21 al 28 settembre 2021
• Federica Ricotti, Biancaneve e i 62 arcani
Studio Museo Francesco Messina, dal primo al 3 ottobre 2021