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La mostra che si è inaugurata lo scorso 25 marzo presso la Fondazione Ragghianti di Lucca intende valorizzare una parte fondamentale della produzione artistica di Fausto Melotti che é quella che riguarda la ceramica e più propriamente quanto definito “galassia Melotti” dal critico Germano Celant.
Fausto Melotti é tra i più significativi protagonisti del rinnovamento artistico italiano, la sua arte infatti coniuga la tradizione classica con le avanguardie europee, l’abilità poetico-letteraria con quella di disegnatore e pittore, il talento scultoreo con quello di ceramista. In effetti il Melotti ceramista é stato per lungo tempo considerato secondario rispetto al Melotti scultore, pare infatti che questo talento nasca anche dalla necessità di rispondere ad un bisogno economico nel periodo che va dal dopoguerra alla fine degli anni ’50.
Realizzata in collaborazione con la Fondazione Fausto Melotti e il MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e il patrocinio della Regione Toscana e della Provincia e del Comune di Lucca, Fausto Melotti. La ceramica si sviluppa in quattro sezioni. La prima sezione contestualizza le opere di Melotti nell’arco cronologico della sua vita, la seconda é dedicata alle più note tipologie di sculture in ceramica – dalle prime ceramiche a carattere religioso, ai bassorilievi, ai piccoli animali, alle Kore, agli Onu, fino ai Teatrini -, la terza é un video girato nel 1984 da Antonia Mulas, che include l’unica intervista in cui Melotti, analizzando il proprio percorso e la propria concezione dell’arte, parla anche della ceramica. Infine la quarta sezione comprende ceramiche ispirate a oggetti d’uso quotidiano ma plasmate in modo tale da liberarsi della loro originale funzione per divenire oggetti scultorei.
Accanto alle opere di Melotti sono esposte quelle di importanti artisti e designers con cui direttamente o indirettamente questo artista entra in contatto, concesse in prestito dal MIC di Faenza, che conserva la raccolta d’arte ceramica più grande al mondo: da Giacomo Balla a Lucio Fontana, da Leoncillo ad Arturo Martini, da Enzo Mari a Bruno Munari, e ancora Gio Ponti, Emilio Scanavino, Ettore Sottsass e molti altri.
La mostra è accompagnata da un libro-catalogo in italiano e inglese pubblicato dalle Edizioni Fondazione Ragghianti Studi sull’arte, con le riproduzioni di tutte le opere esposte, documenti e materiali d’epoca, i saggi di Ilaria Bernardi e Claudia Casali, direttrice del MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, e i testi introduttivi di Paolo Bolpagni, direttore della Fondazione Ragghianti, e di Edoardo Gnemmi, direttore della Fondazione Fausto Melotti.