MeGa, la Meta Gallery di Popsophia, continua la sua ricerca estetica nella fenomenologia della percezione. In sintonia con i principi di ordine algoritmico e parametrico, la mostra La quadratura del cerchio esplora le nuove forme della creazione artistica consentite dalla computazione. Il visitatore potrà entrare in un ambiente mutevole e metamorfico, plasmato da suoni e immagini, che offrirà un’esperienza armonica e cognitiva senza precedenti.
MeGa propone una sequenza di installazioni sempre in dimensione immersiva visitabile a grandezza naturale. Il titolo La quadratura del cerchio illustra perfettamente la questione delle figure impossibili: figure irrealizzabili come paradossi della percezione, possibili da rappresentare ma impossibili da avverare.
Orientarsi nello spazio è l’abilità geometrica che tutti usiamo per affrontare il mondo. Costruire un quadrato che abbia la stessa area di un cerchio usando la squadra e il compasso rappresenta una sfida intellettuale, rimasta ancora oggi irrisolta. La quadratura del cerchio, allora, si propone come un autentico rompicapo della cultura classica, sinonimo di impresa vana, senza speranza, anche se l’espressione viene usata per indicare la soluzione perfetta di ogni dilemma, con il dubbio però che questa possa anche non esistere. Il quesito risale alle origini della filosofia pitagorica e ha tenuto occupati i matematici per secoli. Ed è entrato anche nel linguaggio comune e nella saggezza popolare: “Chi nasce tondo non può morire quadrato”, secondo un antico detto. Come un cerchio non può farsi quadrato, così noi non possiamo cambiare la nostra natura. Una condanna che perseguita generazioni di filosofi, matematici e letterati.
Nel percorso della mostra, ideata da Lucrezia Ercoli, curata da Evio Hermas Ercoli e realizzata dai designer e sviluppatori Alessandro Nardi, Leonardo Nardi, Mirko Verdecchia e Riccardo Preterossi, sarà possibile compiere un viaggio fra quelle figure solide, che hanno rappresentato grandi interrogativi culturali: semplici prodotti della geometria o l’ossessione della perfezione per gli artisti di ogni tempo?
Una esplorazione virtuale (visitabile coi visori Vr) e modulare nella sua concezione ambientale che offre una prospettiva radicalmente nuova sull’interazione tra arte e tecnologia. Sette gli allestimenti che faranno parte della visita, che, rispetto ai precedenti appuntamenti espositivi, all’interno della galleria virtuale e modulare si arricchisce di un tappeto sonoro che rende l’esperienza percettiva unica e irripetibile.
La mostra sarà visitabile all’interno della palazzina sud del Lido Cluana di Civitanova Marche nelle serate del 26, 27 e 28 luglio dalle 21 alle 23:30. La mostra immersiva è visitabile con il supporto di un tutor, il catalogo è in omaggio alla fine della visita. È obbligatoria la prenotazione sul sito popsophia.com, l’ingresso è gratuito.
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