Lo spazio torinese per l’arte contemporanea Société interludio, curato da Stefania Margiacchi e Paul De Flers, inaugura il secondo anno di vita con una mostra collettiva capace di fare dialogare le eterogenee opere di Calori&Maillard, Valentina Furian e Davide Sgambaro, in un racconto dal sapore malinconico e allo stesso tempo sottilmente ironico.
Il titolo “L’abbaglio”, in questo senso, non si riferisce a un tema specifico ma agli aspetti comuni della dicotomia insita nella pratica di ognuno degli artisti, la cui potenza viene ampliata dall’atmosfera in cui si è immersi: lo spazio bianco della prima sala viene ulteriormente illuminato dai riflessi dorati della superficie di Una cosa divertente che non farò mai più #1 di Davide Sgambaro e dai disegni coreografici di Calori&Maillard che furono destinati a delle gru di un cantiere di Francoforte.
Se da una parte il riferimento alla celebre aria della Tosca di Puccini ‘E lucevan le stelle’ inciso su una lastra di ottone nasconde un’esperienza personale dell’artista, il cui profumo e ricordo sono destinati a scomparire sotto l’inevitabile ossidazione del metallo, dall’altra i vivaci bozzetti ispirati al balletto di Igor Stravinsky L’oiseau de feu, conducono direttamente all’omonima performance ideata dal duo artistico e presentata in mostra sotto forma di video Super 8 riversato in digitale.
Il passaggio dalla prima sala fortemente illuminata all’ambiente buio in cui è possibile vedere l’azione performativa delle gru, che dopo una giornata di lavoro iniziano a danzare eseguendo la coreografia dell’uccello di fuoco, avviene con l’accompagnamento di suoni meccanici, quasi lunari, di una fabbrica del nord-est italiano opera di Valentina Furian. Della stessa artista è presente la fotografia Brilla che rappresenta l’accecante solitudine di una Ape-car ma anche un omaggio a Stella Maris, antico epiteto di Maria e della stella polare come guida. Questa atmosfera notturna evoca anche la sensazione della fine di una festa, incarnata nei festoni di velluto abbandonati a terra della scultura So long, and thank you for the fish di Sgambaro, la quale conclude un percorso in cui il senso di tristezza che nasce dalla fine di qualcosa, viene sdrammatizzata dall’ironia che ci dice che, comunque, qualcosa di bello c’è stato.
Ilaria Zampieri
Dal 25 ottobre al 22 dicembre 2019
L’abbaglio
SOCIETE’ INTERLUDIO
Torino, Piazza Vittorio , 14, (Torino)
Orari: su appuntamento
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