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Le foto d’archivio della Biennale di Venezia e gli scatti di Marina Caneve: due mostre fotografiche al centro dell’estate culturale di Modena
Mostre
Facce da Biennale, curata da Chiara dall’Olio e aperta fino al 15 settembre, vuole raccontare la lunga storia dell’Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia attraverso il punto di vista degli spettatori e il modo in cui essi guardano e vivono l’arte contemporanea. Fin dalla sua prima edizione del 1895, la kermesse veneziana è stata infatti un luogo di incontro non solo di addetti ai lavori come artisti, curatori o critici, conquistando sempre più notorietà fino ai nostri giorni, con la confluenza di personaggi del mondo dello spettacolo, della politica. La mostra, allestita nell’elegante Palazzina barocca dei Giardini Pubblici un tempo centro dei divertimenti dei Duchi d’Este e oggi una delle sedi espositive di FMAV, raccoglie 106 fotografie in bianco e nero che raccontano le principali mostre allestite all’interno dei padiglioni nazionali tra il 1948 e il 1986. La prima fotografia esposta ritrae Palma Bucarelli, storica direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, davanti a un Picasso alla Biennale del 1948 per poi proseguire con gli scatti che immortalano i spettatori delle successive edizioni davanti alle sale di artisti del calibro di Giorgio Morandi, Giorgio de Chirico, Alberto Burri, Jackson Pollock e Franz Kline solo per citarne alcuni.
Un perplesso e indimenticabile Alberto Sordi viene fotografato mentre sbircia attraverso la scultura di Alberto Viani Nudo alla Biennale del 1958 anticipando le celebri scene del film Dove vai in vacanza del 1798 che lo vedranno protagonista nei panni di un inesperto visitatore della Biennale. Così come molti altri turisti che, negli scatti esposti, non nascondono una certa difficoltà nell’interpretare le opere o sono abbandonati su sedie e sedute di fortuna stanchi dopo un’intera giornata di visita. Facce da Biennale è un viaggio attraverso il tempo che non racconta solamente la storia dell’arte contemporanea, ma testimonia anche il passare del tempo: le mode dei vestiti che cambiano, eventi storici che entrano nella Biennale come il Sessantotto, o persone che hanno segnato la storia del nostro Paese come Aldo Moro. In occasione della mostra, mercoledì 19 giugno, alle ore 18.30 presso la Palazzina dei Giardini, è previsto l’incontro Modena alla Biennale: un’intervista a Michele Fuoco dove il giornalista e critico d’arte ripercorrerà gli artisti modenesi che hanno esposto alla Biennale di Venezia.
Aperta alla FMAV Fondazione Modena Arti Visive anche la mostra fotografica Marina Caneve. A terra tra gli animali a cura di Daniele De Luigi e aperta a ingresso gratuito fino al 6 ottobre 2024 a Palazzo Margherita, sempre a Modena. Il progetto è sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura ed è stato presentato nel corso della sua realizzazione presso numerosi enti europei. L’artista Marina Caneve, tra le più talentuose nel panorama italiano, nelle fotografie realizzate in tutto il mondo vuole trasmettere allo spettatore tutte le ambiguità del dominio che l’uomo esercita sulla natura e le tensioni che emergono dalla sua relazione con gli altri animali. In particolar modo approfondisce la rete di “Corridoi ecologici” promossi dall’Unione Europea per preservare la biodiversità. I “Corridoi ecologici” sono dei ponti che oltrepassano le barriere create dall’uomo che permettono continuità e sicurezza alla fauna selvatica e, contemporaneamente, creano una connessione visiva tra le diverse infrastrutture di collegamento.
Marina Caneve esplora modi diversi di relazionarsi con la natura e mette in risalto l’impatto dell’uomo sull’ambiente e le sue implicazioni politiche. In occasione della mostra l’artista ha realizzato un’installazione video che suggerisce una dimensione di orizzontalità tra persone e animali, oltre alla necessità di creare dei ponti sicuri per coloro che migrano verso una condizione di vita migliore. Per i bambini e le bambine che visitano la mostra viene proposto un laboratorio didattico realizzato dalle scuole elementari Rodari e dalle scuole medie Mattarella di Modena su alcune tematiche affrontate dall’artista, come il rapporto uomo-natura, il concetto di ponte e la necessità di promuovere anche sul nostro territorio una maggiore salvaguardia della fauna locale anche grazie all’incontro con il Centro di Fauna Selvatica “il Pettirosso” di Modena impegnato nella tutela, protezione e soccorso di animali in difficoltà.