Da mercoledì 5 giugno fino a domenica 8 settembre 2024, si terrà presso MEET Digital Culture Center – il Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura Digitale nato a Milano con il supporto di Fondazione Cariplo e, nel 2023, riconosciuto come museo da Regione Lombardia – la prima mostra italiana dell’artista americano John Sanborn, intitolata Out of order, a cura di Maria Grazia Mattei, fondatrice e presidente di MEET.
Il percorso espositivo, progettato da Migliore+Servetto anche nel ruolo di Creative Advisor, si snoda tra installazioni multimediali che abbracciano oltre quattro decenni di esplorazione di suoni, musica, media interattivi, video e opere d’arte che affrontano questioni di identità – anche di genere –, verità culturale, memoria e mitologie.
Gianni Berengo Gardin (1930), forse il più noto fotografo italiano, nel corso della sua lunga e felice carriera ha realizzato 263 libri. L’ultimo risale al 2023 quando, coadiuvato da sua figlia Susanna, ha rivisto tutto il suo archivio selezionando 114 immagini, soltanto cinque delle quali pubblicate in precedenza. Nasce così Cose mai viste. Fotografie inedite, pubblicato dalla casa editrice Contrasto e presentate in mostra per la prima volt al Ma.Co.F di Brescia lo scorso anno. Per le Sale d’Arte di Alessandria Giovanna Calvenzi e Susanna Berengo Gardin propongono una selezione diversa, compatta: una sessantina di “cose mai viste” ma con un’attenzione prevalente dedicata agli uomini e alle donne che Berengo Gardin ha incontrato nel corso del suo lavoro. Immagini non stampate, non pubblicate e che tuttavia testimoniano come di consueto la sua straordinaria maestria. Il viaggio nel suo archivio inizia nel 1954 e termina nel 2023. Attraversa molte città italiane, raggiunge Parigi, la Francia, la Croazia, l’Ungheria, la Spagna, la Norvegia, si ferma a Mosca, in Cina, in Giappone, a Londra e a New York. Dal 6 giugno
Sabato 8 giugno ore 18 inaugura a Capri, nelle sale della Fumeria d’oppio di Villa Lysis, inaugura Jeunesse d’Amour, la personale di Roberto di Alicudi, a cura di Valentina Rippa. In mostra un corpus di oltre cinquanta quadri divisi in due nuclei tematici che evidenziano la coerenza espressiva dell’artista, il suo interesse per l’anima dei luoghi, il mito, e l’amore incondizionato per Capri e la Sicilia. Un racconto visivo che accoglie molteplici storie sul Genius Loci, che hanno arricchito nel tempo l’immaginario dell’artista. La mostra si compone di dipinti di piccole dimensioni, caratterizzati da un particolare uso della luce e del colore ad olio che viene steso su vetri originali d’epoca; anche le cornici utilizzate sono frutto di una attenta ricerca da brocante, pertanto una è diversa dall’altra. In esposizione anche una video installazione in cui è ripresa la performance realizzata dall’artista con la comunità di arcudari ispirandosi al “sentire collettivo” di cui Diefenbach sul finire dell’ottocento fu il fautore nell’isola di Capri.
In mostra a Palazzo Reale 100 fotografie di vario formato, provenienti dall’Archivio Halsman di New York, che ripercorrono la sua intera carriera, spaziando tra il colore ed il bianco e nero. Phippe Halsman è sicuramente tra i più grandi ritrattisti della storia della fotografia, in grado di lavorare sempre tra sguardo e introspezione, intuizione immediata, lampi di genio e tecnica raffinata. La mostra a Palazzo Reale ne celebra il lavoro attraverso immagini straordinarie, realizzate con ironia e profonda leggerezza.
La mostra Paolo Novelli. Il giorno dopo la notte, prevista in Project Room di CAMERA dal 14 giugno al 21 luglio 2024, riunisce e pone in dialogo in un unico spazio due cicli di lavoro del fotografo bresciano, realizzati fra 2011 e 2018, centrali nell’evoluzione del suo linguaggio.
Sempre dal 14 giugno gli spazi del Centro accoglieranno un percorso espositivo, a cura di Monica Poggi, che attraverso circa 150 fotografie, racconterà il lavoro, la vita straordinaria, l’altissima qualità degli scatti di Bourke-White, capaci di raccontare la complessa esperienza umana sulle pagine di riviste a grande diffusione – di cui la mostra presenta una ricca selezione – superando con determinazione barriere e confini di genere.
Al via da mercoledì 26 giugno la mostra ‘Nino Migliori LUMEN Fonte Gaia’, visitabile nei Magazzini della Corticella del Santa Maria della Scala fino al 22 settembre 2024.
La mostra, curata da Lucia Simona Pacchierotti in collaborazione con la Fondazione Nino Migliori di Bologna, espone opere inedite del fotografo Nino Migliori dedicate al capolavoro scultoreo di Jacopo della Quercia, in un percorso espositivo nel quale il visitatore potrà mettere in relazione le fotografie con le sculture, essendo queste collocate nei locali attigui ai Magazzini della Corticella.
Organizzata dal Guggenheim Museum Bilbao in collaborazione con il MAXXI, la mostra prosegue la ricerca avviata dalla sua curatrice Gloria Moure mettendo in luce l’unicità dell’arte di Anselmo e il suo fondamentale impatto nello sviluppo del movimento dell’Arte Povera. Dal 20 giugno al 6 ottobre 2024.
Curata da Luigi Gallo (Direttore della Galleria Nazionale delle Marche) e Anna Maria Ambrosini Massari (Docente di Storia dell’Arte moderna all’Università di Urbino), con Luca Baroni e Giovanni Russo, la mostra porta per la prima volta a Urbino le opere di uno dei suoi figli più illustri: Federico Barocci (1533-1612). Pittore, straordinario disegnatore e innovativo incisore, per quasi un secolo Barocci segna la scena artistica italiana ed europea. Nonostante la scelta, inconsueta all’epoca, di restare nella sua città natale, lontana dai grandi centri culturali e mecenatistici, egli riesce a imporsi con tenace fatica come il più ammirato, richiesto e pagato autore di dipinti sacri della seconda metà del ’500.
Grazie a un insieme di prestiti provenienti da principali musei nazionali e internazionali che arricchiscono la collezione già molto importante della Galleria Nazionale delle Marche, la mostra, di taglio monografico, raccoglie 76 tra dipinti e disegni di Barocci, illustrando tutte le fasi della sua lunga carriera. Dal 20 giugno al 6 ottobre 2024.
Dal 21 giugno al 15 settembre 2024, l’arte contemporanea torna alla Galleria Borghese in una nuova conversazione tra passato e presente con: Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria, la prima mostra a Roma di una delle artiste più influenti del secolo scorso. Questa mostra storica esplora il profondo contributo della Bourgeois alla scultura, ponendo le sue opere in dialogo con la collezione storica e l’architettura unica della Galleria Borghese. La selezione di oltre 20 opere scultoree ruota attorno ai temi della metamorfosi, della memoria e dell’espressione di stati emotivi e psicologici. In questa occasione il rapporto tra arte antica e contemporanea diventa il fulcro di un dialogo ideale tra maestri di epoche e provenienze diverse, incoraggiando nuovi possibili modi di interpretare la storia dell’arte e il museo stesso.
100 borghi in tutta Italia e 100 artisti coinvolti. Una Boccata d’Arte, il progetto d’arte contemporanea promosso da Fondazione Elpis, rilancia con una formula rinnovata: per il prossimo appuntamento, che si svolgerà dal 22 giugno al 29 settembre 2024 e che come da prassi coinvolgerà 20 paesi, uno per ciascuna Regione, sono stati invitati solo artisti under 35, così da restituire uno spaccato ampio ed esauriente della creatività contemporanea, attraverso vari linguaggi artistici. Le inaugurazioni si terranno sabato 22 e domenica 23 giugno in tutti i paesi, in maniera coordinata. Una Boccata d’Arte è un progetto realizzato in collaborazione con Maurizio Rigillo di Galleria Continua e con la partecipazione di Threes, team curatoriale e agenzia creativa con base a Milano.
Dal 28 giugno 2024 al 12 gennaio 2025 i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi presentano la mostra Vis-à-vis, una riflessione inedita sulla ritrattistica settecentesca e contemporanea, a cura di Elsa Barbieri, Massimo Francucci e Giuliana Pascucci, con oltre 60 opere che accostano maestri del passato e artisti del presente, italiani e internazionali. In mostra dialogano opere di autori settecenteschi – Pier Leone Ghezzi, Sebastiano Ceccarini, Carlo Magini -, artisti contemporanei – Evgeny Antufiev, Eduardo Arroyo, Matthew Attard, Luigi Bartolini, Joseph Beuys, Marco Cingolani, Michelangelo Consani, Fabrizio Cotognini, Enzo Cucchi, Thomas De Falco, Antony Gormley, Maggi Hambling, Diango Hernández, Leiko Ikemura, Jiri Kolar, Mark Manders, Annette Messager, Fulvio Morella, Roman Opalka, Laura Paoletti, Vettor Pisani, Carol Rama, David Reimondo, Klaus Rinke, Kiki Smith -, insieme alle prestigiose collezioni del museo, in particolare autori del ‘900 fra cui Nanda Vigo, Osvaldo Licini, Aligi Sassu, attraverso un percorso espositivo che si snoda lungo tutti i piani e le affascinanti sale di Palazzo Buonaccorsi. Un originale incontro artistico dal Settecento, il Secolo d’oro della ritrattistica marchigiana al Contemporaneo, che traccia le traiettorie di studio di quanto la percezione visiva – di un ritratto – sia frutto di un processo di selezione, integrazione e intuizione in cui intervengono, oltre alla facoltà visiva, il dato reale, la coscienza, l’adesione affettiva, la memoria individuale e la messa a fuoco morale.
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